Abusi nelle scuole, alunni maltrattati e insegnanti sull’orlo di crisi di nervi: uno psicologo potrebbe aiutare tutti ad evitare violenze
L’articolo 33 c.1 della Costituzione recita: “La libertà di insegnamento nella scuola merita una considerazione particolare rispetto alle altre libertà costituzionali, perché il rapporto di insegnamento/apprendimento presuppone una differenza di cognizioni e di preparazione tra chi insegna e chi impara che rende necessarie la tutela morale nei confronti di questa seconda categoria di soggetti e la garanzia dell’esigenza di protezione dell’infanzia e della gioventù”. Ecco perchè in seguito agli ultimi casi di abusi da parte di docenti colti in crisi di nervi che riversavano il loro malessere sugli alunni, il Garante per l’Infanzia della Regione Campania, Cesare Romano, ritiene utile e ormai necessario istituire la figura dello psicologo in ogni scuola, per prevenire, e laddove si può, curare ogni male.
L’ultimo caso di violenza, citato dallo stesso Romano, ha avuto luogo a Palma Campania, dove in seguito alle denunce da parte dei genitori, sono state poste delle videocamere di sorveglianza dalle quali sono emersi i motivi dei lividi che i bambini riportavano a casa una volta usciti da scuola, di turbamenti e malumore: 66 fatti incriminanti sono infatti emersi dalle registrazioni, e tutto ciò che accadeva agli alunni in classe portava le sue conseguenze psicologiche anche a casa.
Non solo richieste negate per i servizi igienici, ma pene da scontare nella solitudine di un angolo o esclusione degli alunni disabili dalle attività scolastiche erano eventi usuali tra le aule dell’IC. V. Russo, che ha visto in questi ultimi giorni l’arresto delle tre insegnanti denunciate.
Questi episodi di soprusi nell’ambiente scolastico non restano isolati e purtroppo è stato rilevato che si verificano sempre con maggiore frequenza. Il Garante Romano si è mostrato fermo davanti a questa situazione delicata, laddove viene compromesso non solo il rapporto di rispetto e scambio reciproco che si dovrebbe instaurare in un sereno contesto scolastico tra docenti e alunni, ma viene tradita la fiducia dei genitori negli insegnanti, sole figure esterne alle quali affidano l’educazione dei loro figli.
Romano, consapevole della necessità di evitare futuri crolli da parte di insegnanti affette da malessere e stress che vanno a incidere con tanta violenza sulla loro professionalità, ha pensato ad un reale supporto esterno. Tale aiuto si concretizzerebbe nella figura di uno psicologo, che sarebbe utile “non soltanto per l’individuazione di fattori di rischio e di sostegno ai bambini e ragazzi, ma anche agli insegnanti, cosi’ da tutelare il benessere comune”. Un professionista in un contesto come quello scolastico potrebbe così segnalare in modo più tempestivo situazioni a rischio e favorire la realizzazione dell’armonia collettiva.