Consiglio Regionale, il Movimento 5 Stelle abbandona l’aula per la presenza di Graziano

Dopo tre mesi torna il consigliere Pd coinvolto in una indagine di camorra. I consiglieri pentastellati: “Non possiamo tollerare queste presenze”

Stefano.GrazianoNapoli, 19 luglio – Stefano Graziano (in foto), ex presidente del Pd campano e consigliere regionale, dopo tre mesi dal suo coinvolgimento in una indagine sulla camorra dei casalesi (vai all’articolo), torna a sedersi nel parlamentino regionale. Lo fa nel giorno del 24esimo anniversario dalla strage di via D’Amelio in cui morirono Paolo Borsellino e la sua scorta, innescando così la polemica del Movimento 5 Stelle. “Per una protesta morale ed etica il Movimento 5 Stelle ad inizio seduta del Consiglio regionale della Campania ha deciso di abbandonare l’aula” è la nota di M5S. “Non si può essere indifferenti al ritorno di Stefano Graziano (Pd), indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Movimento 5 Stelle nel giorno del 24esimo anniversario dalla strage di via D’Amelio dove trovarono la morte il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta non può tollerare queste presenze nell’aula dedicata a Giancarlo Siani, il giornalista ammazzato dai killer della camorra” dice il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle alla Regione Campania.

“Oggi in questo Consiglio assistiamo al ritorno di un consigliere coinvolto in un’indagine di camorra. E ciò che è ancora più grave – continua la nota – è il silenzio colluso in cui tutto questo avviene, come se nulla fosse, anzi tra baci e abbracci di bentornato. Sono trascorsi quasi 3 mesi da quel 26 aprile in cui la gravissima notizia del coinvolgimento di Graziano in un’indagine di camorra rimbalzò su tutti i quotidiani. Fummo i soli in quella circostanza a chiedere le dimissioni sue e di tutti gli indagati per camorra che siedono in quest’assise, e chiediamo oggi come allora, in sintonia col pensiero di Paolo Borsellino, che oggi vogliamo commemorare attualizzando le sue parole: i politici sui quali gravi anche solo il sospetto di camorra devono stare fuori dalle istituzioni, senza se e senza ma”.

Il Partito Democratico ha risposto con una nota firmata dal capogruppo Mario Casillo. “Ricordo – ha scritto Casillo – ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, che hanno abbandonato l’aula in segno di protesta per la presenza del collega Stefano Graziano, al quale rinnovo stima e vicinanza, che esiste la presunzione d’innocenza fino al terzo grado di giudizio. Non basta un avviso di garanzia per dar luogo a giudizi sommari”.

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