Inchiesta Graziano, cade l’accusa per concorso esterno in associazione mafiosa

Gli inquirenti ora indagano per voto di scambio non aggravato dal metodo mafioso

Stefano.GrazianoNapoli, 25 luglio – Stefano Graziano, ex presidente del Pd Campano e consigliere regionale a Palazzo Santa Lucia, non è più indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Al termine della prima fase di indagine sulla vicenda del restauro di palazzo Teti Maffuccini, la Dda di Napoli ha deciso di derubricare l’accusa principale e ha inviato gli atti alla procura di Santa Maria Capua Vetere per la sola ipotesi di voto di scambio (non aggravato dalla finalità camorristica). L’ipotesi di concorso esterno si riferiva a presunti rapporti con un imprenditore ritenuto vicino al clan dei Casalesi.

Graziano, che dopo una perquisizione si era dimesso da presidente regionale del PD (vai all’articolo), aveva chiesto attraverso i suoi avvocati, Michele Cerabona e Antonio Villani, di essere sentito dagli inquirenti. Nel corso dell’interrogatorio aveva escluso qualsiasi rapporto con ambienti malavitosi, affermando di aver sempre agito con correttezza e trasparenza.

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