Ferrandino: “L’Isola d’Ischia non è un’isola terremotata una diversa rappresentazione della vicenda sta arrecando più danni del terremoto”
Ischia, 23 agosto – Si tenta di tornare alla normalità ad Ischia dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito solo alcune zone dell’isola verde, come Casamicciola e Lacco Ameno, ma come di consueto, al dramma seguono le polemiche. Dito puntato sull’abusivismo e le tante pratiche di condono edilizio presentate, 27 mila.
Non ci sta a far passare la tesi secondo cui i crolli siano dovuti ad abitazioni costruite illegalmente e senza il rispetto dei criteri antisismici, il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, che in una trasmissione televisiva ha lanciato un appello alla stampa: “Dite come realmente stanno le cose”. “L’Isola d’Ischia non è un’isola terremotata – ha proseguito – una diversa rappresentazione della vicenda sta arrecando più danni del terremoto”. Ed ancora, “La nostra non è una collettività di abusivi. Ora basta”.
L’isola basa la sua economia sul turismo e fare allarmismo non giova di certo all’economia locale. Tanti hanno abbandonato Ischia in queste ore, anche per la cattiva informazione, è l’accusa del sindaco.
All’alba di oggi una nuova scossa di 1.9 gradi è stata avvertita dagli abitanti dei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Tanta paura ma nessun nuovo danno a persone o a cose.
Ma a puntare il dito sull’abusivismo edilizio è il capo della procura di Napoli, Giovanni Melillo che ai microfoni della trasmissione radiofonica “6 su Radio 1”, in relazione al legame tra l’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull’isola, ha dichiarato: “Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio”. La Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. “Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento” ha dichiarato ancora il capo della procura di Napoli.