Sabato 30 settembre alle ore 21 Oumou Sangaré in scena a Villa Vannucchi per la XXII edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica
Cantautrice del Mali, stella di prima grandezza della scena internazionale, Oumou Sangaré è ambasciatrice della musica africana nel mondo, insignita nel 2001 dell’International Music Council/Unesco Music Prize per il suo contributo all’arricchimento e allo sviluppo della musica, della pace, della comprensione tra popoli e della cooperazione internazionale. Esponente di spicco nella lotta per i diritti delle donne, è molto più di una semplice cantante. È semmai un fenomeno sociale, per i valori che incarna e per i quali si batte. Una donna africana che dice sempre ciò che pensa senza mai tirarsi indietro. Dal 2003 è ambasciatrice di buona volontà della FAO, oltre che una delle artiste africane più apprezzate in Europa.
Nata a Bamako nel 1968 da genitori emigrati dalla regione a sud del Niger conosciuta come Wassoulou, nel 1986 viene invitata ad unirsi al gruppo di percussioni tradizionali Djoliba per un tour europeo. Dopo questa breve esperienza Oumou Sangaré decide di formare un proprio gruppo e forgiare un proprio sound basato sugli stili della sua terra d’origine, Wassoulou, nata dal connubio tra l’antica tradizione dei rituali di caccia e i canti devozionali, la preghiera e il raccolto, con melodie costruite su scala pentatonica. Quando pubblicò nel 1989 “Moussolou”, il disco vendette oltre 200.000 copie, facendo impazzire il pubblico e i fabbricanti di cassette pirata. All’età di 21 anni, Oumou è già una stella. Ma fu solo grazie all’interessamento del leggendario chitarrista Ali Farka Toure che comincia a varcare con forza i confini africani. Nel 1991 l’etichetta inglese World Circuit acquista i diritti internazionali dell’album e comincia a far conoscere la sua musica in tutto il mondo, pubblicando in seguito dischi di grande successo come “Ko Sira” (1993) e “Worotan” (1996). Tra le sue collaborazioni, ricordiamo la partecipazione alla colonna sonora di “Amatissima” (adattamento cinematografico del libro del Premio Nobel Toni Morrison) e la partecipazione da protagonista all’album di cover “The Imagine Project” diHerbie Hancock, vincitore nel 2011 del Grammy Award.
A maggio di quest’anno ha pubblicato il suo ultimo lavoro discografico “Mogoya”, il primo sull’etichetta francese Nø Format. L’album, registrato a Stoccolma da Andreas Unge e prodotto a Parigi dal team di produzione A.L.B.E.R.T, arriva a otto anni dal precedente “Seya” e si presenta come un disco politico, che rende omaggio al ricchissimo passato del Mali e guarda attentamente al futuro.
Sul palco di Ethnos, nella prima delle due date italiane del suo tour, Oumou Sangaré (Womex Artist Award 2017) è accompagnata da Guimba Kouyatealla chitarra, Elise Blanchard al basso, Mamounata Guira seconda voce,Jonathan Grandcamp alle percussioni, Abou Boubacar Diarra kamele ngoni,Woridio Tounkara seconda voce e Alexandre Millet alle tastiere.