Rischio dissesto per il Comune di Napoli, la Corte dei Conti dà 60 giorni per un nuovo piano di rientro

I giudici hanno bocciato il piano di rientro dell’Amministrazione comunale. Il sindaco de Magistris: “C’è preoccupazione, ma eviteremo il fallimento”

Napoli, 18 ottobre – La Corte dei Conti ha bocciato il piano di rientro del Comune di Napoli. I giudici hanno ritenuto “inammissibile la riformulazione e rimodulazione del piano di riequilibrio dell’Ente comunale, ai sensi dell’art. 1 comma 714-bis Legge di stabilità 2016” e hanno invitato l’Amministrazione “a rieditare, limitatamente agli aspetti rilevati, il riaccertamento straordinario per assorbire con le pertinenti modalità di ripiano disavanzi latenti e non contabilizzati”. Alla Giunta de Magistris vengono concessi 60 giorni di tempo per evitare il dissesto.

Il sindaco de Magistris, durante un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha affermato: “Molti davano per scontato che la Corte emanasse un provvedimento di dissesto e invece ha emesso un provvedimento che va nella direzione di una leale collaborazione tra istituzioni”. Il primo cittadino ha annunciato ricorso, perché “non condividiamo alcuni punti come quello relativo allo sforamento del Patto di stabilità per l’annualità 2014”. De Magistris ha anche puntato il dito contro i cambiamenti del quadro normativo rispetto al 2013, anno nel quale fu redatto il piano di riequilibrio. “Mentre noi in questi anni abbiamo dovuto rispettare quel patto, Governo e Parlamento hanno cambiato le leggi, hanno ulteriormente tagliato le risorse, hanno modificato le norme in materia di bilancio. Per questo trovo corretta la decisione della Corte dei Conti davanti a un quadro complicato per cui il Comune, davanti a simili norme, più di quanto fatto non può”.

All’attacco le opposizioni in Consiglio comunale. “La Corte dei Conti racconta una Napoli diversa da quella romanzata da de Magistris per 6 anni”, ha affermato la consigliera e deputata forzista Mara Carfagna. “Sono ormai 18 mesi che poniamo l’attenzione sui conti del Comune e ora – ha proseguito – la Corte rileva che i problemi sono sedimentati e incancreniti. È dal 2012, dal primo piano di rientro, che la Corte sta tentando di riportare in sesto i conti di palazzo San Giacomo che, invece, continua a commettere errori. Ormai siamo al bivio: o il Comune si adegua nei prossimi 60 giorni o viene dichiarato il fallimento del Piano di rientro e quindi il dissesto dell’Ente”.

Per Valeria Valente, deputata e consigliera comunale del Partito Democratico, l’ordinanza della Corte dei Conti “è una conferma dello stato gravissimo a cui sono stati ridotti da de Magistris i conti del Comune di Napoli”. “Il documento della magistratura contabile elenca e conteggia, una ad una, tutte le irregolarità contenute nei documenti finanziari varati da Palazzo San Giacomo negli ultimi 4 anni”, ha spiegato Valente. “Viene smentita anche la bufala, raccontata da de Magistris, che le difficoltà finanziarie sono frutto dei tagli del governo centrale – ha proseguito la consigliera –. È vero esattamente il contrario, le responsabilità sono tutte in capo alla gestione finanziaria dell’Amministrazione comunale attuale, che ha sciupato le opportunità e gli aiuti economici offerti a livello nazionale dai governi che si sono succeduti. Siamo in una situazione dalla gravità senza precedenti”.

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