Ad Angri una grande opera di street art dedicata al patrono San Giovanni Battista

Marta Lorenzon e Nicholas Perra concludono l’opera promossa dal Comune di Angri e prodotta da Inward Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana

Si è conclusa la grande opera di street art su facciata realizzata nel Comune di Angri, e più precisamente nel Rione Alfano, da Marta Lorenzon con il supporto di Nicholas Perra. L’intervento, dal titolo “Stay Angri, stay foolish”, ha catturato l’attenzione degli angresi, in particolar modo durante la processione dedicata al patrono San Giovanni Battista, svoltasi domenica 30 giugno. Durante la serata, tra riti religiosi e fuochi d’artificio, gli artisti hanno avuto la possibilità di partecipare ad un significativo ed entusiasmante momento di aggregazione non solo religioso ma anche culturale.

La festa patronale di San Giovanni Battista ad Angri affondale sue radici, infatti, in una leggenda di molti secoli fa e vede proprio nella sfilata della statua del Santo il momento saliente dei festeggiamenti: partendo dalla figura ieratica del Santo, Marta Lorenzon ne ha rielaborato, con la sua particolare cifra stilistica, il carattere espressivo con pennellate e rullate leste insieme a tratti materici. Ad armonizzare il tutto, una sintesi floreale che ricade all’altezza del busto, in riferimento al manto color rosso porpora e arricchito da petali dorati inanellati e ai fiori di stagione sistemati per la devozione del Santo e per abbellire la città.

Inward Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana ha gestito la produzione dell’opera per il Comune di Angri: «Non è la prima volta che realizziamo murales in omaggio all’identità locale di tipo religioso con l’interpretazione di Santi. Ricordiamo il famoso “Gennaro” alle porte di Forcella, nel cuore del Centro Antico di Napoli; “La Madre di Arghillà” firmata dal duo Rosk&Loste nell’omonimo quartiere di Reggio Calabria e “Compianto tra spirito e materia” a Padova, una delicatissima reinterpretazione dell’artista Vesod delle storie di San Francesco narrate da Giotto nella Cappella Scrovegni. Crediamo che la street art possa restituire nuova contemporaneità alle antiche icone per avvicinarle ancora di più alle comunità locali, che sono in continuo cambiamento generazionale» ha dichiarato Luca Borriello, direttore ricerca Inward.

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