Terza vittoria in campionato per il Napoli. Allo stadio Ettore Giardiniero – Via del Mare di Lecce la formazione di Ancelotti passa in vantaggio con un gol di Llorente e raddoppia nel finale di primo tempo su rigore con Insigne. Nel secondo tempo tris firmato Fabian Ruiz, ma i salentini poco dopo accorciano le distanze con un penalty calciato da Mancosu. A circa 10 minuti dalla fine della gara il Napoli fa poker con un altro gol di Llorente
LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Rispoli (70′ Benzar), Lucioni, Rossettini, Calderoni; Tabanelli, Tachtsidis (46′ Petriccione), Majer; Mancosu, Falco (65′ Lapadula); Farias. All: Liverani
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Fabian Ruiz, Elmas (74′ Callejon), Zielinski, Insigne; Milik (73′ Lozano), Llorente (87′ Luperto). All: Ancelotti
RETI: nel pt 28′ Llorente, 40′ Insigne su rig; nel st 7′ Fabian Ruiz, 16′ st Mancosu su rig., 37′ st Llorente
ARBITRO: Piccinini della sezione di Forlì
Il Napoli batte 4-1 il Lecce in trasferta grazie ai gol di Llorente (doppietta), di Insigne (su rigore) e a un eurogol di Fabian Ruiz. La vittoria (è la terza in questo campionato, ndr) permette agli Azzurri di restare in scia della Juve seconda e dell’Inter primo in classifica. Tutto facile per la formazione di Ancelotti, nonostante il maxi turnover operato dal tecnico, che ha deciso di mandare in campo ben 8 giocatori diversi rispetto alla gara con il Liverpool. Ma il Napoli di seconde linee non ne ha più e questa cosa si è vista in parte già lo scorso anno, il mercato estivo ha poi portato altra qualità. Ormai nel Napoli sono un po’ tutti titolari, la differenza tra prime e seconde linee non c’è più e il tecnico può sbizzarrirsi con le tante opzioni a disposizione. Questo è quello che ha dimostrato la partita col Lecce, un avversario non altezza si dirà, ma era lo stesso Lecce che pochi giorni fa è andato a vincere in casa del Torino, non certo una squadretta. La verità è che questo Napoli ha forse il migliore attacco del campionato e il migliore centrocampo, nonché una difesa solida nonostante le 7 reti prese nelle prime due giornate (una sola subita nelle ultime due). Ancelotti pare stia trovando la quadra e se il Napoli continua così potrà regalare grosse soddisfazioni ai suoi tifosi, giocandosela fino alla fine con Inter e Juve per il tricolore.
Dalla Champions al campionato. Ancelotti presenta a Lecce una squadra rivoluzionata e inedita, mandando in campo otto giocatori diversi rispetto alla formazione che ha battuto i campioni in carica del Liverpool nella massima competizione europea. Resta immutato il modulo (4-4-2), nonostante la rinuncia a Callejon, Mertens e Lozano. Nell’attacco rivoluzionato ci sono due uomini d’area come Llorente e Milik. A fare la partita è il Napoli per tutto il primo tempo, la formazione di Liverani invece punta a difendersi e cerca le ripartenze, che però non riescono a differenza della gara col Torino. Il risultato si sblocca al 28′, conclusione di Milik che carambola addosso a un giocatore del Lecce e diventa buona per Llorente, che a pochi passi dalla porta non sbaglia. La reazione del Lecce non c’è e il Napoli continua a fare il bello e il cattivo tempo, costringendo al 40′ Tachtsidis a un tocco di mano in area di rigore. L’arbitro non ha dubbi e il rigore viene convalidato dal Var, sul dischetto va Insigne che calcia in maniera orrenda e si fa parare il tiro. L’arbitro però fa ripetere, perché Gabriel secondo il direttore di gara si è mosso in anticipo, non restando sulla linea di porta in occasione del tiro: Insigne ci riprova e stavolta il tiro è buono, 2-0 per il Napoli.
Nella ripresa il Napoli mette a sicuro il risultato nel giro di soli 7 minuti grazie a un eurogol di Fabian Ruiz. Gli Azzurri continuano a concedere poco al Lecce. I salentini riescono ad accorciare le distanze grazie a una brutta uscita di Ospina sulle gambe di Farias. Anche in questo caso la decisione dell’arbitro di concedere il rigore è confermata dal Var, alla battuta Mancosu non sbaglia e fa 1-3. Il poker del Napoli lo firma Llorente all’82’, l’ex Tottenham è infatti bravo a ribattere in rete la conclusione di Insigne respinta da Gabriel.