Così come con il Cagliari in campionato continua la “saga degli errori” sottoporta da parte dei giocatori del Napoli anche in Champions. La formazione di Ancelotti, apparsa senza idee, colleziona traverse e manca diverse occasioni per portare a casa i tre punti. Il Genk, mai domo, ha invece il merito di provare a rispondere colpo su colpo e dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che in Champions non esistono “squadrette”. Per il Napoli, che nonostante il pari è ancora al comando del girone E, la qualificazione ora si fa in salita
GENK (4-3-3): Coucke; Maele, Lucumì, Cuesta, Uronen; Berge, Hagi (47′ st Heynen), Hrsovvsky; Bongonda (44′ st Paintsil), Samatta, Ito. All: Mazzù
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (33′ pt Malcuit), Callejon, Allan, Elmas (13′ st Mertens), Fabian, Lozano, Milik (27′ st Llorente). All: Ancelotti
ARBITRO: Kovacs (Romania)
Dopo il successo in casa con i campioni in carica del Liverpool il Napoli rallenta alla Luminus Arena, pareggiando 0-0 con il Racing Genk. Nella seconda giornata del girone E di Champions League la formazione di Ancelotti è apparsa senza idee e con poca verve, nonostante questo ha avuto più di un’occasione per portare a casa i tre punti e ha beccato solo nel primo tempo ben tre pali. Possibile che sia solo sfortuna? Quello della mancata precisione sottoporta è un problema che il Napoli ha da tanto tempo e più che di sfortuna si potrebbe parlare di poca concentrazione in alcune gare. Un problema questo che Ancelotti dovrà risolvere lavorando sugli aspetti mentali e cercando di ritrovare il suo Milik migliore: dall’attaccante polacco, oltre che collezionare legni, ci si aspetta molto di più. Il Genk ha avuto il merito di rispondere colpo su colpo al Napoli e ha sfiorato il gol in più di un’occasione, quindi per gli Azzurri sarebbe potuta finire pure peggio. I giocatori di Felice Mazzù hanno dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che in Champions non esistono squadrette e che ogni avversario va affrontato con la stessa forza e concentrazione. Ora per il Napoli, ancora primo nel gruppo E nonostante il pari, la qualificazione si fa in salita anche alla luce di quanto mostrato dal Salisburgo sul campo del Liverpool, dove gli austriaci sono andati vicino all’impresa (la gara dell’Anfield è finita 4-3 per gli inglesi, ndr).
Il Napoli scende in campo senza Insigne, finito in tribuna per scelta tecnica (così come Ghoulam), e senza Mertens, Llorente e Malcuit tutti e tre relegati in panchina. Scelte forse azzardate da parte di Ancelotti, che in manda in campo l’inedita coppia d’attacco formata da Lozano e Milik, con l’intento di rilanciare i due, soprattutto il polacco. Ma la coppia d’attacco non funziona, i due infatti si cercano poco e Milik, che pure qualche buona occasione l’ha avuta, riesce a sprecare l’impossibile. I ritmi della gara sono subito alti e grazie a un’incertezza del portiere Coucke la formazione di Ancelotti va vicino al gol: palo di Callejon e sulla ribattuta traversa di Milik, risultato occasione sprecata. Il Genk risponde con una conclusione di Hrosovsky da fuori area deviata da Cuesta in maniera fortuita, Meret è spiazzato ma fortunatamente la palla termina fuori. Al 26′ cross perfetto di Callejon per Milk, il polacco becca la seconda traversa della serata. Altra occasione sprecata nel finale del primo tempo sugli sviluppi di un’azione che vede il salvataggio sulla linea di Hrosovsky su un tiro di Koulibaly: il difensore del Napoli mette in mezzo di testa un cross di Ruiz, Milik è solo ma alza troppo la mira e non trova la porta. I padroni di casa subito dopo si fanno vedere in attacco con Berge, l’intervento di Meret salva il Napoli.
Nella ripresa la musica non cambia, anzi forse per il Napoli va pure peggio. Ancelotti è costretto a cambiare l’infortunato Mario Rui per Malcuit (fuori ruolo perché Ghoulam è in tribuna, ndr). Dopo Ancelotti continuerà a cambiare inserendo Mertens per Elmas e a metà del secondo tempo Llorente per Milik. La frittata ormai però è fatta e nel finale la squadra belga va vicino al gol vittoria con Hagi, anche stavolta con la complicità di un errore macroscopico di Allan. Alla Luminus Arena termina 0-0 e ora per il Napoli la qualificazione si fa in salita.