Devianza minorile: “I dieci sogni degli Scugnizzi a Vela”

Premiazione dei ragazzi partecipanti al progetto dell’Associazione Life contro la devianza minorile

Dieci storie, dieci pezzi unici, dieci restauri di vita cui saranno donati dei contributi per permettere ad altrettanti ragazzi di continuare il proprio percorso di rinascita. E’ la storia di “Scugnizzi a Vela”, l’attività di integrazione promossa dall’associazione Life Onlus rivolta ai giovani a rischio di devianza ed emarginazione dell’area penale campana che presenterà venerdì 7 febbraio alle 11 presso la Base Navale della Marina Militare Napoli, il proprio Bilancio Sociale 2019.

Alla Cerimonia di Premiazione ha annunciato la sua presenza il presidente della Camera dei Deputati on. Roberto Fico. L’iniziativa si propone di offrire ai ragazzi, che stanno attualmente scontando un provvedimento di legge, un modello di vita caratterizzato dai principi insiti nelle attività marinare e nel restauro del legno quali la lealtà, l’onestà e il rispetto reciproco. La Marina Militare sostiene l’iniziativa mettendo a disposizione dell’Associazione alcuni locali interni alla Base Navale del Molosiglio dove i ragazzi possono apprendere le varie tecniche per manutenere le imbarcazioni in legno a vela. Fondamentale l’etico sostegno della Fondazione Grimaldi.

La storia degli “Scugnizzi a vela” rappresenta un patrimonio di sinergie, tra persone da accudire e barche in legno a vela da recuperare. Le barche sono impiegate come materiale didattico nelle attività di laboratorio realizzate nell’antico Arsenale Napoletano e rappresentano per i ragazzi una fantastica miscela di storia, cultura ed arte marinaresca, indispensabili elementi di innesco del processo di autostima.

I progetti. E così Vincenzo e Filippo riceveranno buoni per l’acquisto di carburante per raggiungere i luoghi di lavoro di Caserta e del porto di Napoli, assunti rispettivamente dalla MC Donalds di Caserta e dalle Officine navali La Rocca, etici imprenditori sostenitori del progetto; Alessandro, Aniello, Domenico, Vincenzo e Sabino potranno studiare per ottenere la patente B; Christian la patente A; Francesco, che aspira a fare il cantante, il buono per l’acquisto di strumentazione elettronica; Hashraf  quello per contribuire alla retta dell’Istituto privato per il diploma di scuola media superiore. E Giuseppe potrà partecipare al corso di meccatronica, necessario a migliorare la conoscenze di diagnosi delle moto.

Le dieci storie che riceveranno le borse premio messe a disposizione dai sostenitori dell’iniziativa sono il simbolo di una integrazione lenta ma costante il cui percorso non terminerà ma sarà da testimonianza per quanti intraprenderanno a loro volta questa strada.

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