Instituto Cervantes di Napoli: Diego Maradona e le sue città, Buenos Aires, Barcellona, Napoli

Lunedì 15 febbraio ore 18 conferenza con Daniel Gamper e Marco Ottaiano introduce Ferran Ferrando Melià

Buenos Aires, Barcellona, Napoli. Tre città per le quali è passato l’indimenticabile Diego Armando Maradona. La sua esperienza nel Barcellona prima e soprattutto nel Napoli poi, ci dice molto su questi luoghi, così come sul distinto ruolo che svolgono queste squadre di calcio nella società contemporanea. Un fenomeno culturale e sociale che va oltre lo sport. Il filosofo spagnolo Daniel Gamper, in dialogo con Marco Ottaiano – docente di Letteratura spagnola e Traduzione dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” – terrà una interessante conferenza dedicata a Maradona e alle sue città, in diretta streaming lunedì 15 febbraio alle ore 18 all’Instituto Cervantes di Napoli.

Professore di filosofia morale e politica dell’Università Autonoma di Barcellona, premio Anagrama per il saggio “Las mejores palabras” oltre che visiting professor del Suor Orsola Benincasa di Napoli, Daniel Gamper è anche pronipote del fondatore del Bacellona. Il suo bisnonno Hans-Max Gamper Haessig, noto anche come Joan Gamper, è stato infatti il fondatore nel 1899 del Futbol Club Barcelona, oltre che giocatore della stessa squadra realizzando più di 100 goal.

Daniel Gamper e Marco Ottaiano, introdotti da Ferran Ferrando Melià direttore dell’Instituto Cervantes di Napoli, racconteranno Maradona attraverso le città che lo hanno acclamato come calciatore e vissuto come mito. Grazie alla lente ironica e distaccata della filosofia accompagnata dalla fede passionale del tifoso.

Il pibe de oro rappresenta la chiave di lettura per capire cos’è il calcio come sport: esperienza individuale, agglutinante sociale, potere economico, arte, circo alienante e tanto altro ancora. Dalla pelota, passando per le regole del gioco e le partite più avvincenti che scandiscono lo scorrere delle stagioni e degli anni, fino ai giocatori e alle squadre le cui fotografie sono appese alle pareti di milioni di bar e nelle camerette dei bambini. Il calcio è tutto per molti individui, soprattutto in certi luoghi del mondo. Il fenomeno calcio risulta essere un elemento centrale della cultura popolare, opportunisticamente manipolato e celebrato dai mezzi di comunicazione, a Napoli quanto a Barcellona e Buenos Aires.

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