La formazione di Spalletti crolla al Castellani di Empoli e dice addio al sogno scudetto. Dopo il gol del vantaggio di Mertens nel primo tempo gli Azzurri raddoppiano con Insigne nella ripresa. Nel finale la rimonta dei padroni di casa con Henderson e Pinamonti (doppietta)
EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Luperto, Viti, Parisi (17′ st Cacace); Bandinelli (16′ st Henderson), Asllani (25′ st Stulac), Zurkowski; Verre (22′ st Bajrami); Cutrone (21′ st Di Francesco), Pinamonti. Allenatore: Andreazzoli
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Zanoli (1′ st Malcuit), Rrhamani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Fabian Ruiz; Lozano (23′ st Zielinski), Mertens (33′ st Politano), Insigne (40′ st Ounas); Osimhen. Allenatore: Spalletti
MARCATORI: 44′ pt Mertens (N), 8′ st Insigne (N), 35′ st Henderson (E), 38′ st Pinamonti (E), 42′ st Pinamonti (E)
ARBITRO: Marinelli di Tivoli
L’Empoli batte 3-2 il Napoli al Castellani in gara valida per la 34esima giornata del campionato di Serie A e fa un ulteriore passo verso la salvezza, prendendosi 3 punti che mancavano da ben 16 turni, proprio dalla gara con la formazione di Spalletti disputata al Maradona nel dicembre 2021. Osimhen e compagni invece dicono addio al sogno scudetto e, quando mancano ormai solo 4 gare al termine della stagione, dovranno lottare per difendere il terzo posto in classifica. Dopo 40 minuti iniziali senza particolari emozioni il Napoli trova il vantaggio con Mertens, poi nella ripresa Insigne firma il raddoppio. A 10 minuti dal termine della gara però succede l’incredibile: Malcuit perde palla in uscita e fa partire l’azione del’1-2 di Henderson, tre minuti dopo Meret rinvia su Pinamonti, che ringrazia e firma il pari, poi in piena confusione degli uomini di Spalletti è ancora l’attaccante dell’Empoli a bruciare un pessimo Malcuit per il gol del 3-2. È la storia recente del Napoli, ogni volta che gli Azzurri si avvicinano all’obiettivo scudetto poi non riescono a reggere la pressione. Più che sentire “addosso l’avversario”, citando Spalletti, sarebbe bene imparare a giocare con la mente sgombra. Non è un caso che, Empoli a parte, la maggior parte dei punti il Napoli l’abbia persi al Maradona. Quando la squadra è sotto pressione ecco che fa errori incomprensibili o non riesce a esprimere il proprio gioco al meglio. A diminuire la pressione ora dovrà servire il ritiro imposto dalla società, ma De Laurentiis farà bene a riflettere su questi aspetti, che sono importanti come i nuovi acquisti che la società dovrà fare nel calciomercato estivo.
L’Empoli si schiera con Pinamonti e Cutrone in avanti, nel Napoli invece per la prima volta in stagione Spalletti schiera Mertens vicino a Osimhen. Nei primi 40 minuti di gioco non succede granché perché i padroni di casa sono molto compatti e gli Azzurri non riescono a trovare la profondità. Nel momento migliore dell’Empoli Lozano si inventa un bel cross a rientrare, velo di Osimhen per Mertens, che da due passi non sbaglia l’appuntamento con il gol.
Nella ripresa Spalletti sostituisce Zanoli, non al meglio e ammonito, con Malcuit. Il Napoli trova anche il raddoppio: palla intercettata da Anguissa e lancio per Insigne, con quest’ultimo che torna finalmente al gol su azione. L’Empoli inserisce Bajrami, Di Francesco ed Henderson. Nel finale la disfatta perché il Napoli si fa fare 3 gol nel giro di 10 minuti: Malcuit perde palla e Rrahmani la serve involontariamente a Henderson che accorcia le distanze, Meret cincischia con il pallone tra i piedi e lo regala a Pinamonti per il 2-2, poi è ancora Malcuit a essere in ritardo sull’attaccante dell’Empoli che fa il 3-2. Praticamente una beffa, la decisione di De Laurentiis (condivisa o meno con Spalletti, ndr) di mandare i calciatori in ritiro permanente è la più giusta, ma non servirà per il futuro a risolvere i problemi di un gruppo che ogni volta che vede lo scudetto vicino mentalmente crolla.