Napoli-Sassuolo 6-1. Gli Azzurri tornano alla vittoria e blindano la qualificazione Champions

Al Maradona Napoli in gol con Koulibaly, Osimhen, Lozano, Mertens (doppietta) e Rrahmani. Gol della bandiera dei Neroverdi con Maxime Lopez

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo (37’st Zanoli), Koulibaly, Rrahmani, Mario Rui (37’st Ghoulam); Anguissa, Fabian Ruiz (32’st Demme); Lozano (32’st Politano), Mertens, Insigne; Osimhen (32’st Elmas). Allenatore: Spalletti.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches (1’st Ayhan), Ferrari, Rogerio; Frattesi (27’st Magnanelli), Lopez; Berardi, Djuricic (25’pt Henrique), Raspadori; Scamacca (1’st Defrel). Allenatore: Dionisi.

MARCATORI: 7’pt Koulibaly (N), 15’pt Osimhen (N), 19’pt Lozano (N), 21’pt e 9’st Mertens (N), 35’st Rrahmani (N), 42’st Lopez (S).

ARBITRO: Rapuano di Rimini

Il Napoli batte 6-1 il Sassuolo al Maradona in gara valida per la 35esima giornata del campionato di Serie A e blinda la qualificazione alla prossima Champions League, portandosi momentaneamente a quattro lunghezze dalla Juventus quarta in classifica. Vittoria che arriva dopo un periodo non certo facile per gli Azzurri per le sconfitte con Fiorentina, Empoli e il pari con la Roma, tre passi falsi che hanno fatto sfumare il sogno scudetto. Tutto facile con i Neroverdi per la formazione di Spalletti, che alla mezz’ora è già avanti di 4-0 grazie alle reti di Koulibaly, Osimhen, Lozano e Mertens. La formazione di Dionisi non dà praticamente mai la sensazione di poter tornare in gara e nella ripresa gli Azzurri chiudono i giochi ancora con Mertens e poi con Rrahmani, lasciando agli ospiti solo il gol della bandiera che viene segnato all’87’ da Maxime Lopez. Il ritorno al successo del Napoli fa felici i tifosi ma lascia negli stessi l’amaro in bocca, se si pensa a quanto avvenuto nell’ultima gara con l’Empoli quando in vantaggio di 2 gol a 10 dalla fine gli Azzurri si sono fatti fare 3 reti, buttando alle ortiche tre punti che adesso avrebbero permesso di essere ancora in lotta per lo scudetto. E la partita di quest’oggi con il Sassuolo dimostra però come il problema del Napoli nelle ultime settimane non sia stato fisico ma mentale: ogni volta infatti che gli Azzurri vedono il tricolore più vicino sembrano dimenticarsi di come si giochi a calcio. Un problema questo a cui mister Spalletti e la società dovranno cercare di porre rimedio per la prossima stagione e sarà meglio iniziarci a lavorare fin da subito.

Spalletti schiera un Napoli super-offensivo con Mertens nella linea dei trequartisti alle spalle di Osimhen e ritrova Di Lorenzo sulla fascia destra. Assetto offensivo anche per Dionisi con Berardi, Raspadori e Scamacca insieme dal primo minuto. Gli Azzurri vanno vicino al vantaggio quasi subito: l’ex Chiriches passa palla all’indietro ma Osimhen intercetta e, dopo aver anticipato il portiere Consigli, va al tiro beccando il palo. Il gol è tuttavia nell’aria, a segnarlo è Koulibaly svettando più in alto di tutti su un calcio d’angolo calciato da Insigne. Gol fotocopia qualche minuto dopo, ancora calcio d’angolo di Insigne ma questa volta a metterla dentro di testa è Osimhen. Il terzo gol nasce da una palla rubata da Mertens a centrocampo, servizio sulla corsa a Osimhen che crossa rasottera al centro per Lozano, da pochi passi il messicano non ha problemi a fare tris. Il poker dopo appena 3 minuti, Mertens al limite dell’area sposta palla sul destro e calcia con precisione sul primo palo. Nel Sassuolo Dionisi cambia modulo passando al 4-3-3 con l’inserimento di Henrique mezzala al posto di Djuricic ma i suoi continuano a essere non pervenuti.

Nella ripresa il Napoli non fa altro che controllare perché il Sassuolo continua a non impensierire minimamente. Mertens si toglie anche la soddisfazione della doppietta dopo un triangolo con Fabian e sale a 148 gol in maglia azzurra. All’80’ arriva anche il sesto gol degli Azzurri, questa volta ad andare in rete è Rrahmani dopo aver ricevuto palla in maniera involontaria da Di Lorenzo. Ancora una volta troppo molle la difesa del Sassuolo, che tuttavia all’87’ trova gol della bandiera con Maxime Lopez su una delle poche disattenzioni della retroguardia Azzurra. Al triplice fischio la vittoria da una parte fa felici i tifosi ma dall’altra lascia negli stessi l’amaro in bocca, se si pensa che questo poteva essere l’anno buono per vincere lo scudetto.

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