All’Olimpico il Napoli ribalta il vantaggio della Lazio con Zaccagni. Protestano i padroni di casa per qualche episodio in area, valutati dal direttore di gara non punibili. Ma la formazione di Spalletti avrebbe potuto dilagare se Kvaratskhelia e Osimhen non avessero beccato entrambi il palo
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (39′ st Hysaj), Patric, Romagnoli, Marusic; Milinkovic Savic, Cataldi (30′ st Basic), Luis Alberto (9′ st Vecino); Felipe Anderson (39′ st Cancellieri), Immobile, Zaccagni (9′ st Pedro). All. Sarri.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (47′ Olivera); Anguissa, Lobotka (47′ st Ndombele), Zielinski (23′ st Elmas); Lozano (48′ pt Politano), Osimhen, Kvaratskhelia (23′ st Raspadori). All. Spalletti.
MARCATORI: 4′ pt Zaccagni (L), 38′ pt Kim (N), 16′ st Kvaratskhelia (N)
ARBITRO: Sozza di Seregno
Il Napoli batte 2-1 la Lazio all’Olimpico di Roma in uno degli anticipi della quinta giornata del campionato di Serie A, portandosi momentaneamente (in attesa delle sfide tra Udinese e Roma e tra Monza e Atalanta, ndr) al primo posto in classifica con 11 punti, gli stessi del Milan che poco prima aveva battuto l’Inter nel derby 3-2 (mentre la Juve è stata fermata al Franchi dalla Fiorentina sul pari, ndr). A passare in vantaggio sono i Biancocelesti al 4’ di gioco con Zaccagni, bravo a girarsi in un fazzoletto al limite dell’area e a far partire un tiro nell’angolino imparabile per Meret. La formazione di Spalletti ha il pallino del gioco ma fa davvero fatica a trovare spazi perché quella dell’ex Sarri controlla molto bene il campo, è corta e quando è in possesso palla gioca quasi sempre di prima. La sensazione è che serva un episodio al Napoli, episodio che arriva al 38’: corner di Zielinski direttamente sulla testa di Kim, che spizza di testa in porta e infila Provedel, che l’aveva quasi tenuta. Con il passare del tempo gli Azzurri crescono soprattutto a centrocampo, Anguissa e Lobotka oltre a Kvaratskhelia e Osimhen trascinano la squadra mentre la Lazio si disunisce un po’. Evidente questo soprattutto nel secondo tempo, quando la formazione di Spalletti inizia a creare occasioni da rete a ripetizione e trova il gol vittoria al 61’, con una grande palla servita da Anguissa a Kvaratskhelia. Nel finale il Napoli controlla, la Lazio recrimina per qualche episodio non giudicato da rigore dal direttore di gara e al triplice fischio i 3mila tifosi Azzurri presenti allo stadio possono festeggiare il ritorno alla vittoria della loro squadra dopo i due pari con Fiorentina e Lecce. Risultato importantissimo che permette alla formazione di Spalletti di rimanere incollata alle prime della classe o a quelle che il tecnico direbbe far parte del “condominio delle pretendenti allo scudetto”.
Formazione tipo per la Lazio così come per il Napoli, dopo il turnover mal riuscito con il Lecce. I Biancocelesti passano in vantaggio alla prima azione pericolosa, percussione di Felipe Anderson e assist di Zaccagni, che si gira in un fazzoletto e fa partire un rasoterra imparabile per Meret. La Lazio gestisce senza problemi per una buona mezz’ora, grazie a un ottimo possesso palla mentre il Napoli non riesce a velocizzare le proprie giocate. Il più pericoloso dimostra di essere Kvaratskhelia, prima con un pallone preso dai piedi di Milinkovic e poi con una staffilata ai 20 metri fermata dal palo. Per fortuna la Lazio con il passare dei minuti inizia a disunirsi mentre il Napoli cresce e trova il pari al 38’ con Kim di testa, goal convalidato dall’arbitro grazie alla Goal line Technology. Nel finale gli Azzurri perdono Lozano (al suo posto Politano), costretto a uscire dal campo in barella dopo uno scontro con Marusic.
Nel secondo tempo la formazione di Spalletti continua a crescere e crea più di un’occasione da rete, almeno due nitide con Kvara e altrettante con Osimhen, che in una prende pure il palo. Il gol arriva al 61’, assist al limite dell’area di Anguissa per Kvara, sulla staffilata del georgiano Provedel non può nulla. La Lazio prova a pareggiare con Felipe Anderson di testa ma Meret si oppone. I Biancocelesti protestano per un contatto tra Mario Rui e Lazzari, l’arbitro non valuta il contatto punibile con il rigore e il Var non interviene. Nel finale per i padroni di casa dentro Basic, l’ex Hysaj e Cancellieri (fuori Cataldi, Lazzari e Felipe) mentre negli Azzurri dentro Elmas, Raspadori, Ndombele e Olivera per Zielinski, Kvara, Lobotka e Mario Rui. Nel recupero la Lazio va vicino al gol con Pedro, tiro di poco fuori ma Meret dà la sensazione di poterci arrivare. Il Napoli torna a punteggio pieno dopo due gare (con Fiorentina e Lecce) nelle quali si è dovuto accontentare di un solo punto.