Al Marassi a segno Osimhen ed Elmas: un gol per tempo, il secondo su rigore. Sampdoria in 10 uomini dal 38’ del primo tempo per il rosso diretto a Rincon
SAMPDORIA (3-4-1-2): Audero; Murillo (1′ st Zanoli), Nuytinck, Murru; Leris, Vieira (38′ Paoletti), Rincon, Augello; Verre (9′ st Villar); Gabbiadini (1′ st Djuricic), Lammers (38′ st Montevago). Allenatore: Stankovic
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim (1′ st Rrahmani), Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa (21′ st Ndombele), Lobotka, Elmas (42′ st Raspadori); Politano (18′ st Lozano), Osimhen, Kvaratskhelia (18′ st Zielinski). Allenatore: Spalletti
MARCATORI: 19′ Osimhen (N), 36′ st rig. Elmas (N)
ARBITRO: Abisso di Palermo
Il Napoli batte 2-0 la Sampdoria al Marassi in gara valida per la 17esima giornata del campionato di Serie A, sale a quota 44 punti e diventa campione d’inverno con due turni d’anticipo. A seguire in classifica la Juve e il Milan appaiate a 37 punti e l’Inter che è quarta con 34 punti. Quella conquistata al Marassi dai ragazzi di Spalletti è una vittoria che serviva dopo la sconfitta di San Siro, sia per la classifica ma soprattutto per il morale. Il Napoli non ha brillato ma si è limitato al controllo del gioco per larghi tratti della gara, anche grazie al fatto che la Samp è rimasta in 10 uomini dal 38’ del primo tempo per il rosso diretto a Rincon (fallaccio da dietro su Osimhen, ndr). Alcuni giocatori come Kvara, Kim, Lobotka sono apparsi ancora fuori forma e per questo il Napoli sta facendo fatica a trovare la fluidità di gioco che aveva prima della pausa Mondiali e delle festività natalizie. L’obiettivo ora è quello di riuscire a ritrovare quello smalto gara dopo gara, anche se la prossima partita appare difficilissima. Venerdì sera infatti gli Azzurri ospiteranno la Juve (reduce da 8 vittorie consecutive, ndr) al Maradona in un match che, guardando la classifica, dirà molto sulle ambizioni scudetto di entrambe.
Prima dell’inizio della gara il ricordo a due giocatori della storia Sampdoria, Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, entrambi scomparsi recentemente. Spalletti cambia alcuni interpreti rispetto al match di San Siro. In difesa si rivede dal primo minuto Juan Jesus mentre Rrahmani fa il suo ingresso in campo solo nella ripresa al posto di un acciaccato Kim. A sinistra spazio a Mario Rui al posto di Olivera. Inizia forte il Napoli, al quale dopo 2 minuti dall’inizio della gara viene concesso calcio di rigore per un contatto tra Anguissa e Murru, assegnato dall’arbitro Abisso dopo una lunga verifica al Var. Dal dischetto va Politano ma il tiro viene neutralizzato da Audero con l’aiuto del palo. La Sampdoria si fa vedere in attacco prima con Lammers e l’ex Gabbiadini, prima di provarci con una bordata dalla distanza di Verre. A passare in vantaggio è però il Napoli pochi minuti dopo, assist rasoterra di Mario Rui per Osimhen, che allunga la palla e anticipa Audero. Gli Azzurri hanno l’occasione per il raddoppio prima con Kvara e poi con Anguissa, la conclusione di quest’ultimo termina fuori di pochi centrimetri. Al 38’ uno degli episodi chiave della gara: Rincon stende da dietro Osimhen e si becca il rosso diretto (chiara occasione da rete negata, ndr), lasciando i blucerchiati in 10 uomini.
Nella ripresa Stankovic inserisce forze fresche con gli ingressi di Djuricic e l’ex Zanoli mentre Spalletti manda a riposo un acciaccato Kim e fa entrare Rrahmani. Poi fanno il loro ingresso sul terreno di gioco anche Lozano, Zielinski e Ndombele. Proprio Lobotka al 65’ prova a impensierire Audero con un tiro dalla distanza, palla fuori di poco. Il raddoppio arriva solo all’81’, quando l’arbitro concede un altro penalty per un tocco di mano di Vieira, anche questo assegnato con l’ausilio del Var: Elmas dal dischetto non sbaglia. Nel finale il Napoli si limita a gestire mentre la Samp non riesce a impensierire. Azzurri a quota 44 punti, a più 7 su Milan e Juve. I blucerchiati invece rimangono in diciottesima posizione con soli 9 punti.