Astradoc, la lotta degli operai ex Whirlpool di Napoli in un film: Via Argine 310

Venerdi 3 febbraio al cinema Astra di Napoli con Pannone, Maurizio de Giovanni, Daniele Sepe e gli operai dell’ex stabilimento

Napoli, 31 gennaio 2023 – Via Argine 310, per la regia di Gianfranco Pannone, arriva a Napoli venerdì 3 febbraio 2023 nell’ambito di “Astradoc – Viaggio nel cinema del reale”. Appuntamento al Cinema Academy Astra, in via Mezzocannone 109, alle 20.30. Introdurrà la serata Roberto D’Avascio, presidente di Arci Movie che cura Astradoc, rassegna che animerà la storica sala nel cuore di Napoli fino a maggio con proiezioni e ospiti. Presentano il film il regista Gianfranco Pannone, il musicista Daniele Sepe, lo scrittore Maurizio de Giovanni e gli operai del presidio “Whirpool Napoli non molla”.

Già presentato con successo alla Festa del Cinema di Roma, il tour di Via Argine 310 prosegue il suo percorso di proiezioni in giro per l’Italia. Il film segue, lungo dodici mesi, la vicenda degli ex lavoratori Whirlpool di Napoli Est che ha visto il licenziamento di 316 operai dopo la brusca chiusura del sito. Tre anni prima quegli stessi operai avevano tenacemente dato vita al presidio “Whirlpool – Napoli non molla” tuttora esistente, nell’ex dopolavoro, in quella Via Argine, indirizzo storico, che per decenni ha ospitato lo stabilimento della multinazionale americana della lavatrice. Speranze, paure, desideri e tanta rabbia si distribuiscono lungo il film grazie alle testimonianze di alcuni degli operai mobilitati da ben tre anni. Le loro sono storie in bilico tra la legittima paura di perdere il posto fisso e le preoccupazioni per i propri figli nella città dove più che altrove la precarietà è un dato reale. Il film racconta la crisi della centralità operaia nell’immaginario della società italiana e nell’orizzonte strategico delle forze politiche. A storicizzare questa grave incertezza lavorativa alcuni brani tratti dal romanzo La dismissione di Ermanno Rea letti da Alessandro Siani che era appena un ragazzo quando suo padre, operaio specializzato all’Alfasud di Pomigliano, subì per lungo tempo la cassa integrazione.

“Ho realizzato ‘Via Argine 310 – dice Gianfranco Pannone – anche perché non mi piace l’idea che a Napoli si pensi esista solo l’aspirazione al posto fisso. È un falso mito, perché perdere uno stipendio a Napoli è ben più grave che a Milano è a Roma; è come tornare al punto di partenza del Gioco dell’oca, con l’aggravante di poter incontrare sulla propria strada la malavita organizzata. In questo stato di precarietà fisica e psicologica, gli operai del Presidio ‘Whirlpool Napoli non molla’ hanno avuto il coraggio di resistere alla tracotanza della multinazionale americana ed io sono molto lusingato di aver condiviso questo film documentario con loro.” “Sento inoltre vicino l’orgoglio operaio grazie al nonno paterno, anche lui ex operaio all’Italsider di Bagnoli, che mi raccontava storie di passione e di riscatto sociale in una città del Sud dalle mille contraddizioni”.

Napoli è sempre stata una città operaia ma in trent’anni alla storia industriale della città è stato imposto un deciso stop. Anche la prospettiva di un nuovo Consorzio industriale che prenda il posto della Whirlpool, restituendo ai suoi ex operai la dignità di un lavoro, è ancora lontana.

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