Al Castellani autogol di Ismajili e raddoppio di Osimhen nel primo tempo. Azzurri in 10 uomini dal minuto 67 per l’espulsione di Mario Rui
EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Ebuhei (23’ st Stojanovic), Ismajli, Luperto, Parisi; Marin, Henderson (12’ st Grassi), Haas (31’ st Pjaca); Baldanzi; Piccoli (12’ st Caputo), Satriano (31’ st Vignato). All. Zanetti.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Zambo Anguissa (47’ st Gaetano), Lobotka, Zielinski (47’ st Ndombele); Lozano (25’ st Elmas), Osimhen (40’ st Simeone), Kvaratskhelia (25’ st Olivera). All. Spalletti.
MARCATORI: 17’ pt aut. Ismajli, 28’ pt Osimhen
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta
Il Napoli batte 2-0 l’Empoli in trasferta allo Stadio Carlo Castellani in gara valida per l’anticipo della 24esima giornata del campionato di Serie A. Gli Azzurri, che passano in vantaggio grazie a un’autogol di Ismajili prima di raddoppiare con il solito Osimhen, si portano momentaneamente a più 18 sull’Inter, consolidando il primato in classifica a quota 65 punti. Se nelle scorse stagioni la formazione toscana aveva creato non pochi grattacapi al Napoli, contribuendo perfino nel 2022 a far sfumare il sogno scudetto, stavolta non è andata così. La formazione di Spalletti infatti è stata padrone del campo sin dai primi minuti di gioco, tenendo un ritmo impressionante per tutta la gara e non ha sbandato neanche quando è rimasta in 10 al 67’ per l’espulsione di Mario Rui (rosso diretto dopo un fallo di reazione su Caputo, ndr). Gara indirizzata già nel primo tempo quando sul 2-0 di Osimhen al 28’ la formazione di Spalletti è andata più volte vicino al tris, nell’occasione più clamorosa Kim ha beccato la traversa. Nella ripresa ancora Napoli padrone del gioco, avremmo assistito alla goleada se solo Osimhen non si fosse fatto trovare più di una volta in fuorigioco. Nelle prossime gare gli Azzurri affronteranno prima la Lazio e poi l’Atalanta al Maradona, poi saranno impegnati in trasferta con il Torino. Nel mezzo la gara, sempre al Maradona, per il ritorno con l’Eintracht Francoforte dove il passaggio ai quarti dopo il 2-0 dell’andata è molto vicino. Esattamente come lo scudetto che la città aspetta da 33 anni.
Nessun turnover nel Napoli rispetto alla gara di Champions. L’unico cambio riguarda la fascia sinistra dove al posto di Olivera c’è Mario Rui. Nell’Empoli Zanetti, viste le assenze a centrocampo, si affida come previsto ad Haas ed Henderson e all’inedita coppia di attacco Piccoli-Satriano, visto che Caputo non è al meglio della condizione e farà il suo ingresso in campo solo nel secondo tempo. La formazione di Spalletti si impone già dai primi minuti e al 17’ passa in vantaggio, pennellata di Kvara per Zielinski che serve al centro Osimhen, nel tentativo di evitare che la palla finisca al nigeriano Ismajili devia in rete beffando i suoi. L’Empoli prova a rispondere con Henderson con un tiro dalla lunga distanza, difficile così impensierire Meret. Al 28’ azione manovrata del Napoli, Kvara impegna dalla distanza Vicario e sulla respinta Osimhen manda palla in rete. L’attaccante nigeriano è ancora pericoloso al 33’, Vicario stavolta non si fa superare e manda in angolo. Cross dalla bandierina di Zielinski, sulla palla si avventa Kim che con la spalla prova a fare il tris ma trova solo la traversa.
Nella ripresa il Napoli continua a fare il bello e il cattivo tempo. Anguissa ci prova dalla distanza così come Lozano, in entrambe le occasioni la palla termina di poco fuori. Al 66’ l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Mario Rui subisce un brutto fallo dal neo entrato Caputo e per reazione gli dà un calcio alle parti basse, l’arbitro va al Var e mostra il rosso al terzino. Spalletti in 10 uomini ridisegna la squadra, dentro Olivera ed Elmas (al posto di Kvara e Lozano) a fare densità. Le scelte del tecnico danno i suoi frutti perché il Napoli non sembra giocare con un uomo in meno, dimostrando per mezz’ora una grande solidità difensiva. A poco servono gli ingressi nell’Empoli di Pjaca e Vignato per Haas e Satriano. Proprio Elmas si dimostra uno dei più propositivi confezionando due palle gol, una per Osimhen e l’altra per il neo entrato Simeone. Nel recupero Spalletti fa entrare Ndombele e Gaetano al posto di Anguissa e Zielinski. Proprio Gaetano impegna Vicario prima del triplice fischio dell’arbitro Ayroldi. Adesso testa alla gara con la Lazio dell’ex Sarri.