Al Maradona a segno Kvara e Rrahmani. La formazione di Spalletti sempre più verso lo scudetto
NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (31′ s.t. Juan Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (21′ s.t. Ndombele); Politano (21′ s.t. Elmas), Osimhen (40′ s.t. Simeone), Kvaratskhelia (40′ s.t. Zerbin). All. Spalletti.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (44′ s.t. Lookman), Djimsiti (44′ p.t. Demiral), Scalvini; Maehle (23′ s.t. Zappacosta), de Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic (23′ s.t. Boga), Hojlund (1′ s.t. Muriel), Zapata. All. Gasperini.
MARCATORI: 15′ s.t. Kvaratskhelia (N), 32′ s.t. Rrahmani (N).
ARBITRO: Colombo della sezione di Como
Il Napoli batte 2-0 l’Atalanta al Maradona in gara valida per uno degli anticipi della 26esima giornata del campionato di Serie A. Tre punti d’oro dopo la sconfitta con la Lazio, conquistati grazie ai gol di Kvara e Rrahmani nel corso del secondo tempo, che proiettano sempre più il Napoli verso il terzo scudetto della sua storia, quando ormai mancano solo 12 gare al termine della stagione. Gli Azzurri infatti sono primi a quota 68 punti, nuovamente a più 18 sull’Inter seconda che l’altro ieri ha perso per 2 gol a 1 con lo Spezia. L’Atalanta resta invece sesta a quota 42 punti e ad oggi sarebbe qualificata per i preliminari di Conference League, lontana dai posti che valgono la qualificazione in Europa League e ancora più lontana dalla zona Champions. Buona la gara degli orobici ma il Napoli ha mostrato molta più fame e dettato legge per tutti i 90 minuti, riuscendo perfino ad aumentare ancora di più la pressione dopo essere passato in vantaggio al 60’ con Kvara. La formazione di Spalletti è riuscita a mettere in campo una straordinaria precisione e una furia tesa subito al raddoppio (arrivato al 77’ con Rrahmani) e soprattutto a evitare che gli avversari potessero manovrare con lucidità. Missione riuscita e ora la formazione di Spalletti potrà affrontare martedì il ritorno degli ottavi di Champions (dove la qualificazione è a un passo) sulle ali dell’entusiasmo e senza particolari pensieri.
Sorpresa di formazione nel Napoli con Meret che si ferma durante il riscaldamento per un problema al polso, al suo posto esordisce Gollini. Gli Azzurri partono subito forte e dopo appena cinque minuti si rendono pericolosi con un sinistro al limite di Politano. L’Atalanta concede poco perché brava a schermare le principali fonte di gioco Azzurre. La Dea prova infatti a replicare quanto riuscito alla Lazio appena una settimana prima. Al 27’ ci prova Kvara con un tiro sul primo palo, ma l’attaccante è troppo defilato e Musso si rifugia senza problemi in angolo. Più ghiotta l’occasione creata dal Napoli al 40’ con Osimhen che scappa sulla fascia e prova a sorprendere il portiere dell’Atalanta, la palla entra per un attimo nella disponibilità di Kvara e subito dopo finisce sui piedi di Politano, che va al tiro trovando ancora la respinta dell’estremo difensore orobico.
Nella ripresa il Napoli aumenta i giri. Al 47’ sterzata e cross di Politano per Osimhen, che va di rovesciata ma la conclusione è centrale e Musso para senza problemi. Al 59’ magia di Kvara, con le sue finte semina diversi avversari e fa partire un tiro che termina sotto la traversa: è 1-0 per gli Azzurri. I ragazzi di Spalletti sono una furia e tentano di avventarsi su ogni pallone, esercitando un pressing asfissiante sugli orobici. L’Atalanta riesce a rendersi pericolosa solo al 72’ con un tiro di Muriel, parato facilmente da Gollini. Al 76’ su azione d’angolo Rrahmani va di testa e segna il raddoppio. Nel finale l’Atalanta prova a rientrare in partita, rendendosi ancora pericolosa stavolta con Ruggeri. Finisce 2-0 per il Napoli ed è una vittoria importantissima.