Al Maradona passa in vantaggio il Milan con Giroud al 43’. Non serve a passare il turno il pari firmato nei minuti di recupero da Osimhen. Un rigore sbagliato per parte: il primo da parte dello stesso Giroud, prima della rete del vantaggio, il secondo da Kvara all’80’. Nel primo tempo manca un rigore per fallo di Leao su Lozano
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (29′ st Ostigard), Juan Jesus, Mario Rui (34′ Olivera); Ndombele (18′ st Elmas), Lobotka, Zielinski (29′ st Raspadori); Politano (34′ Lozano), Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Brahim Diaz (14′ st Messias), Bennacer, Leao (39′ st Saelemaekers); Giroud (23′ st Origi). All. Pioli
MARCATORI: 43′ Giroud (M), 48′ st Osimhen (N)
ARBITRO: Marciniak (Polonia)
Tra Napoli e Milan termina 1-1 la gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League e gli Azzurri salutano la Champions visto l’1-0 dell’andata da parte della formazione di Pioli. Gara a senso unico al Maradona con i ragazzi di Spalletti a fare la partita per tentare di recuperare lo svantaggio maturato al Meazza e i Rossoneri pronti a partire in ripartenza. Proprio su una palla rubata a centrocampo da Leao a Ndombele il Milan passa in vantaggio con Giroud. L’accesso in semifinale si mette ancora più in salita ma gli Azzurri, che nel primo tempo perdono in contemporanea sia Politano che Mario Rui (sostituiti da Lozano e Olivera), hanno il merito di crederci fino alla fine, pur senza riuscire a trovare il gol dopo innumerevoli tentativi, per poi riuscirci allo scadere dei minuti di recupero con Osimhen. Da registrare anche un rigore sbagliato per parte, prima da parte del Milan proprio con Giroud e poi dal Napoli nella ripresa con Kvara. Se il georgiano non avesse sbagliato, forse gli Azzurri avrebbero avuto il tempo di segnare anche il raddoppio e quindi si sarebbe andati ai supplementari e ai rigori. Così non è stato, il Napoli è riuscito solo a pareggiare la gara nel finale, quando ormai mancava meno di un minuto al triplice fischio dell’arbitro Marciniak. Questo anche per merito del portiere Maignan, tra i migliori in campo dei Rossoneri. Ora testa al campionato, dove agli Azzurri mancano poche vittorie per conquistare il terzo scudetto della propria storia.
Partita a senso unico quella del Maradona. Il Napoli, al quale mancano gli squalificati Kim e Anguissa (sostituiti da Juan Jesus e Ndombele), attacca a testa bassa fin da subito. Così i primi venti minuti di gara sono un monologo, anche se la difesa del Milan regge molto bene l’impatto. Dopo una conclusione di Politano che termina di poco a lato al 19, il Milan ha l’occasione di portarsi in vantaggio al 21’, con un calcio di rigore fischiato dall’arbitro per fallo di Mario Rui su Leao. Dal dischetto va Giroud a botta sicura, Meret intuisce e para. Al 27’ è ancora Giroud ad avere l’occasione per l’1-0 ma arriva al tiro scivolando e Meret devia in tuffo con un piede. Poco dopo Spalletti viene costretto a sostituire sia Mario Rui che Politano per infortunio, al loro posto Olivera e Lozano. Al 35’ grandi proteste del Napoli, Leao entra proprio sulla caviglia del neo entrato Lozano ma per l’arbitro e il Var è tutto regolare. Errore della terna arbitrale perché il giocatore del Milan colpisce prima la caviglia del Chucky e solo dopo il pallone. Al 43’ ripartenza del Milan fantastica con Leao che semina tre avversari, passa al centro per Giroud, che stavolta non sbaglia. 1-0 per il Milan ma il Napoli non demorde e continua ad attaccare a testa bassa, pur senza trovare il gol.
Nel secondo tempo lo spartito della gara non cambia. Kvara continua a sprintare così come nel primo tempo ma manca di precisione sotto porta. I Rossoneri continuano a difendersi con lucidità e ordine. All’80’ altro episodio che potrebbe cambiare la partita: Di Lorenzo va sul fondo, Tomori intercetta con un braccio. L’arbitro stavolta non sbaglia e assegna il rigore. Dal dischetto va Kvara, tiro facilmente intuibile e Maignan ci arriva infatti senza problemi. Al 93’ azione avvolgente del Napoli, cross del neo entrato Raspadori per la testa di Osimhen ed è gol. Con meno di un minuto alla fine del tempo di recupero tuttavia non c’è più tempo per gli Azzurri di provare a trovare il raddoppio. Il Milan fa festa per l’accesso in semifinale, il Napoli invece rimane sconsolato per la mancata qualificazione, sulla quale hanno pesato non poco le scelte arbitrali nel corso dei 180 minuti e la mancanza di falli tattici da parte di alcuni giocatori del Napoli. Nella gara di andata il mancato fallo tattico di Lobotka (o Mario Rui) che ha lasciato libero Brahim Diaz di innescare Bennacer e in questa di ritorno il mancato fallo tattico di Ndombele (o di Di Lorenzo) su Leao: gli interventi sarebbero costati un giallo ma probabilmente avrebbero reso estremamente difficile la vita al Milan, una squadra che ha fatto poco oltre a difendersi.