All’Olympiastadion di Berlino gli Azzurri vincono di misura (gol di Raspadori nella ripresa) e avvicinano la qualificazione agli ottavi di Champions
UNION BERLINO (3-5-2): Ronnow; Diogo Leite, Knoche, Doekhi (79′ Tousart); Trimmel, Aaronson (70′ Laidouni), Khedira (70′ Kral), Haberer (79′ Volland), Gosens; Becker, Fofana (70′ Behrens). All. Fischer
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui (71′ Olivera); Cajuste (46′ Elmas), Lobotka, Zielinski; Politano (81′ Lindstrom), Raspadori (71′ Simeone), Kvaratskhelia (88′ Ostigard). All. Garcia
MARCATORI: 65′ Raspadori
ARBITRO: Irfan Peljto (Bosnia)
Il Napoli batte 1-0 l’Union Berlino con gol di Raspadori al 65’ in gara valida per la terza giornata della fase a gironi di Champions League. Gara per nulla facile per gli Azzurri, al di là di ogni previsione, vista la voglia dei padroni di casa di tornare alla vittoria dopo un lungo digiuno che dura dal 26 agosto. I tedeschi hanno sfiorato l’impresa mettendo grande impegno ed energia nei confronti di un Napoli superiore tecnicamente. Ma questo non è bastato perché a spuntarla è stata la formazione di Garcia, nonostante la grande sofferenza nel finale di gara. Vittoria pesante per gli Azzurri, che consolidano il secondo posto in classifica (6 i punti) alle spalle del Real Madrid (a quota 9) e davanti al Braga con 3 punti e all’Union Berlino ancora a secco. Ora la qualificazione agli ottavi è più vicina, basterà battere i tedeschi anche al ritorno e conquistare almeno un pari nella gara di ritorno con il Braga del 12 dicembre. Per la formazione di Fischer invece le cose si fanno sempre più complicate. Nonostante la buona prestazione, che non è servita a evitare la nona sconfitta, il tecnico è alle prese con i malumori di diversi giocatori, tra cui quelli dell’ex Juve Bonucci e dell’ivoriano Fofana. Nonostante i numerosi insuccessi per ora la panchina del tecnico svizzero non sembra a rischio.
Garcia ancora senza Osimhen, Anguissa e Juan Jesus si affida a Natan in difesa e piazza al centro dell’attacco Raspadori, preferendolo a Simeone. I padroni di casa invece sacrificano inizialmente i calciatori di maggior tecnica per spedire sul campo giocatori di maggior gamba e velocità. Pressing a tutto campo da parte dell’Union Berlino nella speranza di contenere il Napoli, strategia che dura ma solo per un tempo di gioco. Nella prima parte della gara infatti la squadra di Fischer fa vedere le cose migliori, trovando anche il gol al 24’ con Haberer su assist di Fofana, poi annullato dall’arbitro per fuorigioco proprio dell’ivoriano autore dell’assist. Poco dopo la mezz’ora altri grattacapi per la difesa del Napoli su una ripartenza dei Biancorossi, passaggio in area di Becker per Fofana che trova la decisiva deviazione di Meret sull’esterno della rete. Così il primo tempo si chiude a porte inviolate.
A inizio ripresa Garcia sostituisce Cajuste, autore di una gara sottotono, con Elmas. Con il passare dei minuti cala di intensità il pressing dei padroni di casa e inizia a vedersi la maggiore qualità degli Azzurri. Al 65’ Kvara crea il panico nella difesa avversaria e serve al centro Raspadori, che si gira in un fazzoletto fulminando il portiere sul primo palo. La formazione di Garcia ha però il demerito di non riuscire a chiudere la gara, così il Berlino ci crede e al 79’ sfiora il pari con un colpo di testa di Knoche su assist di Trimmel: palla fuori di un soffio. Gli Azzurri stringono i denti fino al triplice fischio e pur non brillando sul piano del gioco conquistano una vittoria molto importante.