Napoli-Milan 2-2. Gli Azzurri regalano un tempo, poi salgono in cattedra grazie ai cambi

Al Maradona dopo i primi 45 minuti il Milan è in vantaggio di due gol grazie alla doppietta di Giroud. Nella ripresa Politano accorcia le distanze e Raspadori firma il pari con una magia su calcio di punizione. Espulso nel finale Natan

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (1′ s.t. Ostigard), Natan, Mario Rui (1′ s.t. Olivera); Elmas (1′ s.t. Simeone), Lobotka, Zielinski (32′ s.t. Anguissa); Politano (38′ s.t. Zanoli), Raspadori, Kvaratskhelia. All. Garcia.

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Kalulu (19′ p.t. Pellegrino, 42′ s.t. Florenzi), Tomori, Theo Hernandez; Musah, Krunic, Reijnders; Pulisic (1′ s.t. Romero), Giroud (35′ s.t. Jovic), Leao (35′ s.t. Okafor). All. Pioli.

MARCATORI: 22′ p.t., 30′ p.t. Giroud (M), 5′ s.t. Politano (N), 18′ s.t. Raspadori (N)

Finisce 2-2 la partita tra Napoli e Milan valida per la decima giornata del campionato di Serie A. I Rossoneri si rendono pericolosi già nei primi minuti di gioco ma la gara risulta equilibrata con continui capovolgimenti di fronte a testimonianza del grande agonismo messo in campo dalle due squadre e della voglia di portare a casa il risultato di entrambe le formazioni. A passare in vantaggio è il Milan con un colpo di testa di Giroud, bravo a fuggire dalla marcatura di Rrahmani e a piazzarla alle spalle di Meret. Il Napoli non sta a guardare ma il gol non arriva e il francese del Milan va di nuovo in rete di testa, stavolta su cross di Calabria. Nella ripresa Garcia sistema i suoi con gli ingressi di Simeone, Olivera e Ostigard. Si vede finalmente un altro Napoli e nel giro di qualche minuto gli Azzurri la ribaltano, prima accorciando le distanze con Politano al 50’ e poi andando in rete con un calcio di punizione di Raspadori. Finale incandescente, il Napoli ha l’ultima palla gol del match con Kvara ma Maignan fa buona guardia e la partita termina con un pari. Risultato che scontenta entrambe le formazioni, perché l’Inter dopo la vittoria con la Roma è a 25 punti, a più 7 dal Napoli e più 3 dalla formazione di Pioli.

Rudi Garcia si affida alla formazione che ha ben figurato con il Verona prima e con l’Union Berlino poi, eccetto per Elmas spedito nel terzetto di centrocampo al posto di Cajuste, viste la non brillante forma fisica di Anguissa al rientro dall’infortunio. Pioli, anche lui alle prese con diverse assenze, schiera la migliore formazione possibile. Dopo neanche due minuti di gioco i Rossoneri sfiorano il vantaggio con Giroud, che prova a concludere a rete dopo un tiro di Musah. Il Napoli non sta a guardare e ha le sue occasioni gol ma pecca troppo di precisione negli ultimi metri. Al 19’ tegola per Pioli, costretto a rinunciare a Kalulu per infortunio: al suo posto entra il giovane Pellegrino. Tre minuti dopo però a trovare il gol sono i Rossoneri: Pulisic crossa per Giroud, che di testa supera Meret e firma l’1-0. Al 27’ Napoli vicino al pari con Politano, colpo a botta sicura e conclusione che finisce sull’esterno della rete. Appena 4 minuti raddoppio del Milan con un’azione fotocopia di quella del vantaggio: stavolta il cross per la testa di Giroud è di Calabria, il 37enne francese anticipa Rrahmani e porta i suoi sul 2-0. Gli Azzurri accusano il colpo e nel finale di primo tempo appaiono completamente in bambola, rischiando di incassare il tris del Milan con Reijenders.

Negli spogliatoi Garcia risistema la sua squadra. Fuori Rrahmani, Mario Rui ed Elmas. Sul terreno di gioco entrano Ostigard, Olivera e Simeone. Si vede da subito un altro Napoli e nel giro di qualche minuto i padroni di casa prima accorciano le distanze al 50’ con Politano e poi firmano il pari al 63’ con una grande punizione di Raspadori, difficilmente parabile per Maignan. Nel finale gli Azzurri restano in inferiorità numerica per l’espulsione di Natan (doppio giallo da parte di Orsato). Il Milan va vicino al vantaggio con Calabria, conclusione di testa che termina sull’esterno della rete mentre il Napoli ha l’ultima palla gol del match con Kvara, murato da Maignan. Finisce 2-2, un risultato che scontenta entrambe le formazioni ma appare quello più corretto per quanto si è visto in campo.

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