Napoli Film Festival, vince “Kalavrìa” di Cristina Mantis

Conclusa la 25a edizione diretta da Mario Violini: “Celebrato un quarto di secolo siamo già al lavoro per la prossima stagione con nuovo format e sorprese”. Menzione speciale per “Desiré” di Mario Vezza, miglior corto è “L’attesa” di Antonello Novellino e Antonio Quintanilla

Napoli, 29 settembre 2024 – “Kalavrìa” di Cristina Mantis vince il Napoli Film Festival come miglior film del concorso Nuovo Cinema Italia, aggiudicandosi il Vesuvio Award della 25a edizione diretta da Mario Violini e organizzata da WooW e l’Istituto Francese. “Per l’argomento e i luoghi poco conosciuti nel panorama cinematografico italiano, per la forma evocativa adottata, per il valore culturale e antropologico che esprime riguardo una terra antica e troppo spesso semplicisticamente denigrata, per i personaggi sempre rivelatori e per una fotografia suggestiva e mai invadente. Un film poetico ed evocativo che attraverso il mito riesce a raccontare la complessità e il dolore della nostra contemporaneità. Mostrando in maniera inedita una regione bellissima, il cuore della Magna Grecia, umiliata prima dalla criminalità e dalla cecità della politica, poi anche dal pregiudizio e dall’abbandono”.

Questa la motivazione della giuria composta dal regista Romano Montesarchio, dall’attore Nando Paone e dalla giornalista Ilaria Urbani, che ha assegnato una menzione speciale a “Desiré” di Mario Vezza “per aver contribuito ad accendere i riflettori sul disagio giovanile e sulla questione dell’integrazione, in vista dell’atteso referendum sulla cittadinanza dei migranti, racconto di formazione in grado di raccontare le difficoltà di crescere immergendosi nella disgregazione sociale causata dalla miseria e dall’incapacità di integrare gli ultimi”.

Nella sezione SchermoNapoli Corti, giudicata dal regista Enrico Iannaccone, dall’attrice Antonella Stefanucci e il critico cinematografico Ignazio Senatore, è risultata come miglior opera “L’attesa” di Antonello Novellino e Antonio Quintanilla: “Forte di una capacità di sintesi così lucida da racchiudere in pochi minuti il senso beckettiano dell’attesa vana quanto un imprevedibile plot twist da manuale”. Menzione speciale a “Z. O. (Zona Orientale)” di Loris G. Nese “per l’innovativo linguaggio registico a supporto di una sceneggiatura tanto solida da render tangibili le immagini proposte”.

Le migliori interpretazioni sono quella di Giacomo Rizzo per il cortometraggio “Era ora!” di Valerio Manisi (“Indomabile ma misurato, riottoso eppur lucido, per l’interpretazione di un’anima che fa del transito in un personalissimo Purgatorio il suo ultimo palcoscenico/tribunale”) e a Anna De Dominicis per “A piedi nudi” di Luca Esposito (“Con un’interpretazione capace di incarnare fedelmente il turbine di paura e desiderio proprio della giovinezza e dimostrando un consapevole utilizzo attoriale della spontaneità”).

Questi i verdetti delle giurie composte dal regista Romano Montesarchio, dall’attore Nando Paone e dalla giornalista Ilaria Urbani per Nuovo Cinema Italia e dal regista Enrico Iannaccone, dall’attrice Antonella Stefanucci e il critico cinematografico Ignazio Senatore per SchermoNapoli Corti. Ai vincitori delle sezioni Nuovo Cinema Italia e SchermoNapoli Corti anche un premio in denaro rispettivamente 2.000 e 1.000 euro per il noleggio di macchine da presa, ottiche e accessori ARRI, grazie allo sponsor tecnico del festival CIAK.rent, azienda campana di service audiovisivo.

“In 25 anni abbiamo celebrato il meglio del cinema internazionale ospitando star del calibro di Cate Blanchett, Sigourney Weaver e personalità nostrane famose in tutto il mondo a partire da Ennio Morricone a Francesco Rosi, passando per Giancarlo Giannini, Paolo Sorrentino, Pupi Avati, solo per citarne alcuni. Obiettivo del festival è da sempre mettere in risalto le eccellenze della nostra città, accendendo un faro sulle nuove proposte. Archiviato un quarto di secolo, siamo già a lavoro per la prossima edizione che vedrà una evoluzione del format con numerose sorprese”, ha dichiarato Mario Violini durante la serata di premiazione nella Sala Dumas del Grenoble.

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