Divieto di acquisto e utilizzo vaccini antinfluenzali. Intervento tardivo del Ministero della Salute o un tentativo per tranquillizzare gli italiani?

Il comunicato del Ministero della Salute n. 216 ha carattere d’urgenza. Il Ministero e l’AIFA hanno disposto il divieto immediato, a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini, dell’acquisto e utilizzo dei seguenti vaccini antinfluenzali, tutti prodotti dalla casa farmaceutica Novartis: Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato; Fluad.

La motivazione? “Possono causare effetti collaterali e reazioni indesiderate”.

Sono anni che il Comilva, il Condav, associazioni e familiari di bambini danneggiati da vaccini lottano affinché sia fatta luce sulla reale utilità dei vaccini e i loro catastrofici, a volte mortali effetti collaterali. E solo ora il Ministero si rende conto che “possono causare effetti e reazioni indesiderati”?

Il Ministero della Salute sembra in verità più preoccupato del vuoto della copertura vaccinale nazionale (mancherebbero circa 6 milioni di dosi per il fabbisogno italiano) che per gli effetti collaterali: “Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sta seguendo da vicino la situazione e il ministero fornirà ulteriori informazioni sulla situazione nel corso della giornata”.

Non è che, con questa tardiva iniziativa, il Ministero della Salute voglia convincere gli italiani di essere in buona fede e di avere tutto sotto controllo? Nel frattempo il Ministero della Salute non risponde alle nostre domande: sono giorni che attendiamo le risposte. Ma non solo il Ministero della Salute, infatti al momento non concedono interviste, né rilasciano dichiarazioni, anche le seguenti persone da noi contattate: il Presidente del PD, Rosy Bindi (attraverso la sua portavoce); la Senatrice Patrizia Bugnano, di IDV (attraverso una sua collaboratrice); la GlaxoSmithKline (ufficio stampa); la Novartis (ufficio stampa irreperibile).

 

Continuate a seguirci e a porci domande, noi continueremo a porre ai nostri interlocutori, le 10 domande di NapoliTime:

1) Perchè il vaccino esavalente contiene 4 vaccini obbligatori e 2 non obbligatori, e non sono disponibili nei centri vaccinali i dosaggi singoli?

2) Perchè la scoperta di particelle non biodegradabili e non biocompatibili, in alcuni casi anche metalli pesanti, nei vaccini (vedi ricerca Montanari/Gatti), riconosciute dall’intero mondo scientifico come dannose, non ha portato all’immediata sospensione precauzionale dell’attività vaccinale pediatrica e non?

3) Perché quelle particelle sfuggono ai controlli che, secondo la dottoressa Stefania Salmaso, direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia, vengono eseguiti su tutti i lotti (Il Salvagente n. 38, pag. 41).

4) Perchè, visto che un bambino in vita sua non si ammalerà mai di 6 virus contemporaneamente, gli viene inoculato l’esavalente in un’unica seduta e in un momento in cui il suo sistema immunitario è immaturo?

5) E’ vero che in determinate regioni il pediatra guadagna soldi per ogni bambino vaccinato?

6) Perchè indicare un limite di prescrizione alla richiesta di danno da vaccino ed emotrasfusione, quando invece i danni sono permanenti e in molti casi mortali?

7) Quale sarà la reazione del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità all’ondata di ritiri di vaccini in vari paesi del mondo?

8) L’art. 32 della Costituzione recita che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. L’art. 3 stabilisce che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge. Eppure le vaccinazioni sono obbligatorie in certe regioni e non in altre. Perché i cittadini della Repubblica italiana sono trattati in maniera disuguale e, dunque, anticostituzionale?

9) Perché i genitori non vengono messi in condizione di scegliere davvero, informandoli in sede di vaccinazione, per iscritto, con dati e statistiche, circa i rischi di danni neurologici e altro in seguito a reazione da vaccino?

10) E’ vero che i dipendenti della Sanità non possono rilasciare dichiarazioni circa i vaccini, pena il licenziamento?

Diffondete, informate. Facciamolo noi per i nostri figli.

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