Si conclude anche all’ASL di Salerno l’esperienza della Regione Campania della distribuzione porta a porta dei kit salvavita per diabetici, che aveva creato in quest’anno un duro braccio di ferro tra istituzioni e la Federfarma (federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani).
A comunicarlo tramite comunicato stampa è il Direttore generale dell’ASL di Salerno, il Dottor Antonio Squillante, venerdì 26 ottobre scorso: “L’erogazione dei dispositivi medici per diabetici torna alle farmacie; nell’ambito territoriale delle ex ASL Salerno 3, la distribuzione è già iniziata l’1 ottobre, mentre per le ex ASL Salerno 1 e Salerno 2 la medesima erogazione partirà l’1 novembre prossimo”.
Ma facciamo un passo in dietro per ripercorrere i passaggi che hanno portato alla conclusione della distribuzione domiciliare dei presidi per diabetici, che oltre a creare mille polemiche, vista la sua breve durata di appena un anno, alla luce dei fatti è risultata fallimentare.
La Regione Campania in un comunicato per la stampa del 4 luglio 2011 informa: “La regione Campania, perseguendo l’obiettivo di limitare gli sprechi nella spesa sanitaria, realizza attraverso SoReSa (Società Regionale per la Sanità) procedure di acquisto centralizzato dei beni sanitari; per quanto attiene ai presidi per diabetici, la procedura realizzata da SoReSa per un miglior servizio ai cittadini campani, è la consegna a domicilio dei prodotti senza ulteriori oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale campano”. Nella stessa nota s’invitava Federfarma Napoli a non dare seguito all’annunciata astensione dell’erogazione dei kit salvavita.
Infatti, dal primo luglio 2011 la Federfarma Napoli aveva sospeso la distribuzione presso le farmacie a seguito di una gara di appalto indetto da SoReSa, che vedeva vincitrice la ditta SESAT De Rosa Srl per un importo complessivo di circa cinquanta milioni di euro e tagliava fuori la Federfarma che da sempre aveva assolto a quel ruolo, nonostante un particolare di non poco conto spiegato in conferenza stampa da Di Iorio: “Abbiamo fatto un’offerta reale al presidente della Regione Campania, Caldoro e ai commissari delle ASL, spiegando che siamo in grado di fornire lo stesso servizio agli stessi costi se non ridotti”.
La gara di appalto era stata aggiudicata a dicembre 2010 per un contratto di fornitura a partire dal 14 gennaio 2011, per una durata di un anno decorrente dalla progressiva adesione delle singole ASL partendo appunto con quella di Napoli per concludersi con quella di Salerno.
Ma nel distretto di Napoli a luglio ancora non si era dato il via all’impresa, ed in una nota del primo luglio 2011 è proprio il Presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio a spiegare la decisione della sospensione affermando: “Abbiamo supplito oltre ogni disponibilità alle lungaggini burocratiche dell’ASL” e ancora “non siamo noi a sospendere il servizio ma è l’ASL che ci diffida a distribuire i prodotti”.
Dopo pochi giorni, il 14 luglio, Michele Di Iorio torna sui suoi passi predisponendo il ripristino del servizio nelle farmacie ma precisando: “ciò non in accoglimento della Regione, bensì per venire incontro ai cittadini”.
Tra mille difficoltà e controversie il 30 marzo 2012 si giunge ad un accordo sperimentale sottoscritto dal rappresentante di Assofarm Giovanni Di Foggia, il presidente di Federfarma Campania Nicola Stabile e Federfarma Napoli Michele Di Iorio e il commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro Stefano Caldoro; in questo documento si esplicita la più vantaggiosa proposta di Federfarma rispetto alla distribuzione domiciliare con nuova gara d’appalto vista l’imminente scadenza di contratto con la ditta De Rosa.
Con una nota è la stessa Regione Campania che informa: “Il servizio di distribuzione dei presidi per diabetici (aghi, striscette, siringhe ecc.) sarà erogato dalle farmacie, termina il servizio di distribuzione domiciliare”.