21 vaccini esaminati, 21 vaccini contaminati da polveri inorganiche. In altri paesi del mondo, questa notizia, avrebbe fatto saltare teste e poltrone di dirigenti sanitari, tecnici e politici, probabilmente sarebbe intervenuta anche la magistratura, ma in Italia no, questo non avviene. In questo paese una notizia del genere non viene diffusa e se si diffondesse verrebbe immediatamente ridimensionata attraverso la macchina del fango.
Il dottor Montanari e la dottoressa Gatti, quando a fine ottobre vennero ritirati dal mercato i vaccini della Novartis, riuscirono ad acquistare in extremis il vaccino antinfluenzale Agrippal S1, per analizzarlo. La dottoressa Gatti fece sette ore di viaggio per raggiungere il microscopio elettronico confinato a Pesaro, vai all’articolo). Il risultato? Sempre lo stesso: vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevano controllato in precedenza.
NapoliTime ha contattato l’ufficio stampa della Novartis per ottenere una dichiarazione in merito. Abbiamo lasciato i recapiti, ma invano. Il Dottor Montanari della Nanodiagnostics di Modena invece ci ha risposto, ecco le sue parole:
Dottor Montanari, i vaccini. Le case farmaceutiche ci sono cascate di nuovo?
“Io stesso non riesco a spiegarmelo: 21 bersagli centrati su 21 cominciano ad essere un bel punteggio. Mi chiedo anch’io come sia possibile che su 21 vaccini analizzati nel nostro laboratorio – in ogni caso, va detto, sempre su una sola confezione e non su lotti interi – ogni volta si sia rilevato un inquinamento da polveri inorganiche. Escludo subito, magari come atto di fede, che le case farmaceutiche introducano quella roba di proposito i loro prodotti. Non sono un tifoso delle dietrologie, e poi non ne vedrei lo scopo. Il fatto è che queste particelle ci sono e una spiegazione va trovata. Nascondere la testa sotto la sabbia come fanno troppi medici, soprattutto pediatri, o come fa con ingenua arroganza l’Istituto superiore di sanità affermando che le nostre sono indagini “estemporanee e non riproducibili” non solo non fa onore all’Istituto ma è senz’altro motivo di preoccupazione per la gente che si ritrova abbandonata da chi, invece, dovrebbe operare per la salvaguardia della salute.
Impossibile non chiedersi come si possa liquidare un’indagine, pur con tutti i limiti sulle quantità di campioni controllati, che, al di fuori di ogni possibile discussione, non può non far rizzare le antenne a chi è istituzionalmente chiamato a proteggere la salute pubblica. Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa. Insomma, piaccia o no, pur tra mille difficoltà e ristrettezze, noi sappiamo lavorare. A questo punto, sarebbe di estremo interesse poter analizzare tutti i vaccini disponibili almeno sul territorio nazionale, cosa che, purtroppo, non ci è possibile per varie ragioni, la sottrazione del nostro microscopio elettronico da parte di Beppe Grillo in primis, una situazione che ci costringe a veri e propri salti mortali per poter continuare le ricerche restando indipendenti.”
Le sue scoperte, presenza di particelle non biocompatibili nei vaccini, sono pubbliche da tempo. Perché secondo lei le case farmaceutiche non correggono questi errori di produzione?
“Bisogna essere realisti. Le case farmaceutiche sono imprese industriali e commerciali il cui unico scopo è quello di ottenere risultati economici che siano i più ricchi possibili. Io non le critico per questo: benché le nostre rispettive visioni etiche del mondo siano agli antipodi, io accetto la situazione. Sono gli organi di controllo che mi lasciano perplesso: dovrebbero fare il loro dovere e, invece, questo non accade. Se il fatto sia dovuto a denaro che circola sottobanco, a incapacità tecnica, a ignoranza, a chiusura mentale, a pigrizia o ad altro non potrei dire e, tutto sommato, m’interessa poco. A ottobre dell’anno scorso io fui chiamato dai NAS di Roma per raccontare di ciò che avevamo trovato fino ad allora in laboratorio. Andai, illustrai il tutto, lasciai la documentazione e non seppi più nulla. Il fatto è che troppo spesso ci troviamo di fronte a situazioni che – e lo dico da cittadino comune – avremmo tutto il diritto che non esistessero, non fosse altro che perché noi quella gente, i controllori, la paghiamo e abbiamo non il dovere ma il diritto di godere della loro affidabilità. Per venire più puntualmente alla sua domanda, fatta la premessa iniziale, le case farmaceutiche non intervengono per i motivi illustrati molto onestamente dal dottor Roberto Biasio, direttore medico della Sanofi Pasteur MSD, la distributrice del vaccino anti-papilloma virus che noi analizzammo nel 2011. Le sue parole a proposito delle nostre analisi furono: “Sono condotte con metodologia seria, ma non sono pertinenti agli standard di qualità richiesti dalle procedure di produzione e rilascio di lotti di vaccini” (Il Salvagente n. 38 pag 39). Tradotto, “nulla da dire sulle analisi del laboratorio Nanodiagnostics, ma nessuno ci chiede di fare quei controlli.” Devo dire di avere apprezzato la franchezza e, in un certo senso, la correttezza del dottor Biasio, un atteggiamento molto diverso da quello dell’Istituto superiore di sanità, e un atteggiamento direi quasi sportivo tenuto da qualcuno che proprio una nostra analisi aveva colpito. Insomma, per concludere, nessuno chiede ai produttori di far sì che le polveri non siano nei vaccini e nessuno, poi, controlla il prodotto finito sotto quell’aspetto.”
Ciò che ha trovato nei vaccini, che danni potrebbe provocare una volta inoculato?
“Ci sono differenze importanti tra vaccino e vaccino di cui va tenuto conto. L’ultimo prodotto che siamo riusciti ad analizzare è un antinfluenzale, l’Agrippal S1 della Novartis, uno dei quattro che hanno circolato per un po’ e poi sono stati ritirati. Nella stragrande maggioranza dei casi, somministrando il farmaco a un adulto, ritengo che non succeda assolutamente nulla. La piccola dose di liquido non può altro che contenere una quantità in assoluto molto modesta di polveri inorganiche, e sappiamo per esperienza che, in genere, perché s’inneschi una reazione patologica da particelle occorre che queste raggiungano una concentrazione critica, concentrazione critica impossibile da prevedere caso per caso, in un determinato organo o tessuto e in un determinato punto o in più punti. Un’eventualità teorica che meriterebbe approfondimento è quella che una o più particelle entrino nel nucleo di una o più cellule, fenomeno che noi dimostrammo possibile già una decina di anni fa e che fu poi al centro di una ricerca europea diretta da mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti. In quel caso, se avvenisse, si potrebbe avere un’interferenza con il DNA con tutto quanto ne può conseguire se una cellula si riproduce in modo patologico. Una cosa che io trovo buffa è l’avvertenza riportata in tutti i foglietti illustrativi che accompagnano i vaccini. Lì si scrive, del tutto giustamente, che il farmaco non va somministrato se il ricevente è allergico ad un componente o a più di uno. Impossibile non chiedersi come si faccia a sapere quali sono i componenti dei vaccini se, come avviene di norma, ne viene denunciata solo una parte. Quanto agli inquinanti, poi. Per esempio, quando nel prodotto c’è Nichel in polvere e il soggetto è allergico al Nichel, cosa tutt’altro che rara, ecco che né chi somministra il vaccino né chi subisce l’iniezione può essere al corrente di che cosa andrà ad accadere, non essendo messo al corrente della situazione reale. Comunque sia, la reazione avversa, quando c’è, si manifesta immediatamente o, al massimo, entro un giorno, rarissimamente due. Altro caso è quello tipico dei militari. A loro viene somministrato contemporaneamente un insieme di vaccini diversi, con questo costringendo l’organismo ad uno stress molto lontano dal normale.
Gli inquinanti particolati, poi, sempre che sino presenti, non possono certo avere un’azione benefica. Da qui ad ipotizzare che i vaccini somministrati in quella maniera, una maniera che pure è fuori da ogni ragionevolezza, possa indurre forme di cancro il passo è troppo lungo e non esiste la minima prova scientifica in proposito. Molto diverso è lo scenario nei bambini. Senza entrare nell’assurdità biologica di pretendere d’indurre immunità in un soggetto il cui sistema immunitario è ancora immaturo, c’è, molto semplicemente, la questione della massa corporea. Ammettendo di avere un vaccino inquinato, s’iniettano vaccino e particelle in un organismo piccolo per volume e, per questo, la loro densità sarà ben maggiore di quella che sarebbe in un adulto. Per di più, la fisiologia del bambino, spesso appena un lattante, è vivacissima.
Nessuna meraviglia se queste particelle arrivano al sistema nervoso centrale e, d’improvviso, il bambino manifesta irrequietezza, turbe del sonno, difficoltà di relazione, ecc. Malauguratamente, inutile illudersi: quelle forme patologiche sono croniche. Autismo? Narcolessia? Non c’è nessun fondamento scientifico per escluderli. Il mio parere, ma qui si tratta solo di un parere, è che anche quelle patologie siano a buon diritto inseribili nell’elenco degli effetti collaterali delle vaccinazioni. Voglio che il mio punto di vista sia chiaro: non è tanto il vaccino in quanto tale ad essere deleterio, ma tutte le aggiunte che vengono fatte, dai conservanti agli stabilizzanti, dagli antibiotici agli adiuvanti fino, ahimè, agli inquinanti.
A questo si aggiunge la stravaganza delle vaccinazioni multiple che sono quanto di più innaturale esista e le vaccinazioni praticate a soggetti troppo giovani o troppo vecchi per avere un sistema immunitario competente. Uno degli aspetti del dramma è il fatto incontestabile che oggi la quasi totalità della ricerca medica è finanziata dall’industria farmaceutica e i risultati ne escono inevitabilmente inficiati. Purtroppo i medici, specie i più giovani, non si rendono conto di questa distorsione e non sanno che il loro sapere contiene una parte distorta e una parte censurata. E la “capacità di convinzione” della grande industria arriva capillarmente dovunque, media compresi. Basta dare un’occhiata a Wikipedia e ci si accorgerà delle enormità che riporta in una goffa difesa dei vaccini anche laddove difesa non ci può essere.”
Abbiamo contattato il Ministero della Salute, ma non ha risposto. Invitiamo anche la Novartis a contattare la nostra redazione, per un confronto scientifico sereno e al fine della tutela della salute generale.
A proposito di statistiche, invece di andarle a cercarle in altre parti del mondo, soffermiamoci a guardare in casa nostra, dove, la “sola” Regione Veneto, una su tutte le altre regioni italiane, ha raccolto dati “ufficiali” delle REAZIONI AVVERAE AI VACCINI, verificatesi dal 1992 a tutto il 2005. Questi dati furono già l’oggetto di una mia denuncia presentata in data 11 novembre 2006 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona che, purtroppo, nonostante descrittive memorie presentate in allegato, venne d’ufficio “ARCHIVIATA”. In seguito, anche in sede ministeriale, dove ero stato nominato nel 2007 dal dottor Filippo Palumbo, allora Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, come Responsabile dei Danneggiati da Vaccino, tentai di far pressione perché questa importante ricerca fosse in seguito estesa a “tutte” le regioni italiane. Lo scopo era che potesse essere fatta una valutazione del numero complessivo degli eventuali danni da vaccino effettivamente verificatesi sull’intero territorio nazionale. Purtroppo nulla di questa mia richiesta fu verbalizzato, non risulta perciò agli atti di quella riunione che si svolgeva nella sede istituzionale, alla presenza di quella persona che è mia convinzione, cercasse già da allora la possibilità di nascondere quel documento da me presentato, per non dare motivo di sospetto all’ignara popolazione dei pericoli insiti nelle vaccinazioni. Di questi fatti esistono però dei testimoni che potranno confermare ciò che è avvenuto. Era troppo importante per Palumbo, nella veste di funzionario del Ministero e per la sua carriera, nascondere quei dati mostrati durante quel discusso e contestato tavolo di concertazione, poiché, se fossero stati costretti in un modo o nell’altro, a fare quella ricerca da noi sostenuta in tutte le regioni italiane, si sarebbe potuta verificare la spaccatura del coperchio di quel vaso di ”Pandora” che purtroppo, ancora oggi, lo stesso comparto Sanitario del Ministero tende pervicacemente a tener tappato. In quei “dati ufficiali” rilevati dalla Regione Veneto, nell’arco di circa 10/12 anni, sono descritti 3.662 (tremilaseicentosessantadue) casi, in parte gravi, di reazioni avverse ai vaccini. Da quei dati era sicuramente necessario fosse partita un’indagine sull’intero territorio nazionale che invece fu interrotta. Purtroppo però, questa “indispensabile ricerca” atta a quantificare il numero delle reazioni avverse ai vaccini, che avrebbe certamente potuto evitare, già allora, alle famiglie italiane immani tragedie non avvenne mai, poiché l’intenzione di nascondere quei dati era palese nell’azione di Palumbo, sorretto e forse anche ormai succube, di qualche multinazionale produttrice di vaccini. E’ ormai giunto il tempo che la “Magistratura” indaghi su questi sconcertanti fatti. Quest’indagine sarà certamente utile a evitare all’ignara popolazione italiana ulteriori innumerevoli tragici eventi causati soprattutto dall’uso indiscriminato che ancora oggi è fatto delle VACCINAZIONI, che sono, in alcune regioni italiane falsamente imposte ed in altre invece solo proposte, ma comunque sempre eseguite con insufficiente cautela o precauzione.
http://www.tremante.it/index_file/Page1602.html
A proposito di statistiche, invece di andarle a cercarle in altre parti del mondo, soffermiamoci a guardare in casa nostra, dove, la “sola” Regione Veneto, una su tutte le altre regioni italiane, ha raccolto dati “ufficiali” delle REAZIONI AVVERAE AI VACCINI, verificatesi dal 1992 a tutto il 2005. Questi dati furono già l’oggetto di una mia denuncia presentata in data 11 novembre 2006 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona che, purtroppo, nonostante descrittive memorie presentate in allegato, venne d’ufficio “ARCHIVIATA”. In seguito, anche in sede ministeriale, dove ero stato nominato nel 2007 dal dottor Filippo Palumbo, allora Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, come Responsabile dei Danneggiati da Vaccino, tentai di far pressione perché questa importante ricerca fosse in seguito estesa a “tutte” le regioni italiane. Lo scopo era che potesse essere fatta una valutazione del numero complessivo degli eventuali danni da vaccino effettivamente verificatesi sull’intero territorio nazionale. Purtroppo nulla di questa mia richiesta fu verbalizzato, non risulta perciò agli atti di quella riunione che si svolgeva nella sede istituzionale, alla presenza di quella persona che è mia convinzione, cercasse già da allora la possibilità di nascondere quel documento da me presentato, per non dare motivo di sospetto all’ignara popolazione dei pericoli insiti nelle vaccinazioni. Di questi fatti esistono però dei testimoni che potranno confermare ciò che è avvenuto. Era troppo importante per Palumbo, nella veste di funzionario del Ministero e per la sua carriera, nascondere quei dati mostrati durante quel discusso e contestato tavolo di concertazione, poiché, se fossero stati costretti in un modo o nell’altro, a fare quella ricerca da noi sostenuta in tutte le regioni italiane, si sarebbe potuta verificare la spaccatura del coperchio di quel vaso di ”Pandora” che purtroppo, ancora oggi, lo stesso comparto Sanitario del Ministero tende pervicacemente a tener tappato. In quei “dati ufficiali” rilevati dalla Regione Veneto, nell’arco di circa 10/12 anni, sono descritti 3.662 (tremilaseicentosessantadue) casi, in parte gravi, di reazioni avverse ai vaccini. Da quei dati era sicuramente necessario fosse partita un’indagine sull’intero territorio nazionale che invece fu interrotta. Purtroppo però, questa “indispensabile ricerca” atta a quantificare il numero delle reazioni avverse ai vaccini, che avrebbe certamente potuto evitare, già allora, alle famiglie italiane immani tragedie non avvenne mai, poiché l’intenzione di nascondere quei dati era palese nell’azione di Palumbo, sorretto e forse anche ormai succube, di qualche multinazionale produttrice di vaccini. E’ ormai giunto il tempo che la “Magistratura” indaghi su questi sconcertanti fatti. Quest’indagine sarà certamente utile a evitare all’ignara popolazione italiana ulteriori innumerevoli tragici eventi causati soprattutto dall’uso indiscriminato che ancora oggi è fatto delle VACCINAZIONI, che sono, in alcune regioni italiane falsamente imposte ed in altre invece solo proposte, ma comunque sempre eseguite con insufficiente cautela o precauzione.
http://www.tremante.it/index_file/Page1602.html
A proposito di statistiche, invece di andarle a cercarle in altre parti del mondo, soffermiamoci a guardare in casa nostra, dove, la “sola” Regione Veneto, una su tutte le altre regioni italiane, ha raccolto dati “ufficiali” delle REAZIONI AVVERAE AI VACCINI, verificatesi dal 1992 a tutto il 2005. Questi dati furono già l’oggetto di una mia denuncia presentata in data 11 novembre 2006 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona che, purtroppo, nonostante descrittive memorie presentate in allegato, venne d’ufficio “ARCHIVIATA”. In seguito, anche in sede ministeriale, dove ero stato nominato nel 2007 dal dottor Filippo Palumbo, allora Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, come Responsabile dei Danneggiati da Vaccino, tentai di far pressione perché questa importante ricerca fosse in seguito estesa a “tutte” le regioni italiane. Lo scopo era che potesse essere fatta una valutazione del numero complessivo degli eventuali danni da vaccino effettivamente verificatesi sull’intero territorio nazionale. Purtroppo nulla di questa mia richiesta fu verbalizzato, non risulta perciò agli atti di quella riunione che si svolgeva nella sede istituzionale, alla presenza di quella persona che è mia convinzione, cercasse già da allora la possibilità di nascondere quel documento da me presentato, per non dare motivo di sospetto all’ignara popolazione dei pericoli insiti nelle vaccinazioni. Di questi fatti esistono però dei testimoni che potranno confermare ciò che è avvenuto. Era troppo importante per Palumbo, nella veste di funzionario del Ministero e per la sua carriera, nascondere quei dati mostrati durante quel discusso e contestato tavolo di concertazione, poiché, se fossero stati costretti in un modo o nell’altro, a fare quella ricerca da noi sostenuta in tutte le regioni italiane, si sarebbe potuta verificare la spaccatura del coperchio di quel vaso di ”Pandora” che purtroppo, ancora oggi, lo stesso comparto Sanitario del Ministero tende pervicacemente a tener tappato. In quei “dati ufficiali” rilevati dalla Regione Veneto, nell’arco di circa 10/12 anni, sono descritti 3.662 (tremilaseicentosessantadue) casi, in parte gravi, di reazioni avverse ai vaccini. Da quei dati era sicuramente necessario fosse partita un’indagine sull’intero territorio nazionale che invece fu interrotta. Purtroppo però, questa “indispensabile ricerca” atta a quantificare il numero delle reazioni avverse ai vaccini, che avrebbe certamente potuto evitare, già allora, alle famiglie italiane immani tragedie non avvenne mai, poiché l’intenzione di nascondere quei dati era palese nell’azione di Palumbo, sorretto e forse anche ormai succube, di qualche multinazionale produttrice di vaccini. E’ ormai giunto il tempo che la “Magistratura” indaghi su questi sconcertanti fatti. Quest’indagine sarà certamente utile a evitare all’ignara popolazione italiana ulteriori innumerevoli tragici eventi causati soprattutto dall’uso indiscriminato che ancora oggi è fatto delle VACCINAZIONI, che sono, in alcune regioni italiane falsamente imposte ed in altre invece solo proposte, ma comunque sempre eseguite con insufficiente cautela o precauzione.
http://www.tremante.it/index_file/Page1602.html
Salve sig. Tremante, le racconto una storia: c’era una volta un consigliere regionale del Veneto che aveva bisogno di raccattare voti per la sua elezione a sindaco della città scaligera. Riuscì a farcela grazie anche all’aiuto delle associazioni e dei genitori delle persone danneggiate da vaccino. Riuscì da consigliere a ottenere per il Veneto (unica regione in Italia) la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale. Ma ora è sindaco, per la Lega, di Verona. Non sembra più interessato ai problemi dei danneggiati da vaccino. L’ufficio stampa era felicissmo di aiutarmi nella mia inchiesta, ma a quanto pare il Sindaco, attraverso il suo portavoce ha detto no. Strano? No, affatto, a Verona c’è la sede italiana di una delle più importanti case farmaceutiche del mondo, la GlaxoSmithKline che lei conosce bene. Lui evidentemente vuole dimostrare di essere il sindaco di tutti, a discapito della credibilità e della coerenza! ma che ci vuole fare, certa politica funziona così.
Per quanto riguarda Palumbo, sappia che ho tentato in tutti i modi di contattarlo, lui è ormai l’omnipotente direttore generale capocomparto del Ministero della Salute. Ma con i giornali non parla, con i danneggiati nemmeno, e l’ufficio stampa del Ministero probabilmente non funziona bene. Forse la Fornero dovrebbe verificare eventuali casi di assenteismo… Scusi lo sfogo. Saluti da Napoli.
Salve sig. Tremante, le racconto una storia: c’era una volta un consigliere regionale del Veneto che aveva bisogno di raccattare voti per la sua elezione a sindaco della città scaligera. Riuscì a farcela grazie anche all’aiuto delle associazioni e dei genitori delle persone danneggiate da vaccino. Riuscì da consigliere a ottenere per il Veneto (unica regione in Italia) la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale. Ma ora è sindaco, per la Lega, di Verona. Non sembra più interessato ai problemi dei danneggiati da vaccino. L’ufficio stampa era felicissmo di aiutarmi nella mia inchiesta, ma a quanto pare il Sindaco, attraverso il suo portavoce ha detto no. Strano? No, affatto, a Verona c’è la sede italiana di una delle più importanti case farmaceutiche del mondo, la GlaxoSmithKline che lei conosce bene. Lui evidentemente vuole dimostrare di essere il sindaco di tutti, a discapito della credibilità e della coerenza! ma che ci vuole fare, certa politica funziona così.
Per quanto riguarda Palumbo, sappia che ho tentato in tutti i modi di contattarlo, lui è ormai l’omnipotente direttore generale capocomparto del Ministero della Salute. Ma con i giornali non parla, con i danneggiati nemmeno, e l’ufficio stampa del Ministero probabilmente non funziona bene. Forse la Fornero dovrebbe verificare eventuali casi di assenteismo… Scusi lo sfogo. Saluti da Napoli.
Salve sig. Tremante, le racconto una storia: c’era una volta un consigliere regionale del Veneto che aveva bisogno di raccattare voti per la sua elezione a sindaco della città scaligera. Riuscì a farcela grazie anche all’aiuto delle associazioni e dei genitori delle persone danneggiate da vaccino. Riuscì da consigliere a ottenere per il Veneto (unica regione in Italia) la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale. Ma ora è sindaco, per la Lega, di Verona. Non sembra più interessato ai problemi dei danneggiati da vaccino. L’ufficio stampa era felicissmo di aiutarmi nella mia inchiesta, ma a quanto pare il Sindaco, attraverso il suo portavoce ha detto no. Strano? No, affatto, a Verona c’è la sede italiana di una delle più importanti case farmaceutiche del mondo, la GlaxoSmithKline che lei conosce bene. Lui evidentemente vuole dimostrare di essere il sindaco di tutti, a discapito della credibilità e della coerenza! ma che ci vuole fare, certa politica funziona così.
Per quanto riguarda Palumbo, sappia che ho tentato in tutti i modi di contattarlo, lui è ormai l’omnipotente direttore generale capocomparto del Ministero della Salute. Ma con i giornali non parla, con i danneggiati nemmeno, e l’ufficio stampa del Ministero probabilmente non funziona bene. Forse la Fornero dovrebbe verificare eventuali casi di assenteismo… Scusi lo sfogo. Saluti da Napoli.
“Il risultato? Sempre lo stesso: vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevano controllato in precedenza.”
Avete visto le analisi? Le avete mostrate ad un esperto di microscopia elettronica?
Le sue scoperte, presenza di particelle non biocompatibili nei vaccini, sono pubbliche da tempo.
E’ possibile avere i riferimenti bibliografici ad articoli scientifici o anche divulgativi, ma dettagliati, di tali scoperte?
“Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa.”
Puo’ cortesemente citare una fonte non autoreferenziale? Trovo insolito che sul sito (http://www.nanodiagnostics.it) di un laboratorio cosi’ prestigioso non appaia alcun cenno a certificazione (ISO9001:2000) e/o accreditamento (ISO9001:2000).
“Il risultato? Sempre lo stesso: vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevano controllato in precedenza.”
Avete visto le analisi? Le avete mostrate ad un esperto di microscopia elettronica?
Le sue scoperte, presenza di particelle non biocompatibili nei vaccini, sono pubbliche da tempo.
E’ possibile avere i riferimenti bibliografici ad articoli scientifici o anche divulgativi, ma dettagliati, di tali scoperte?
“Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa.”
Puo’ cortesemente citare una fonte non autoreferenziale? Trovo insolito che sul sito (http://www.nanodiagnostics.it) di un laboratorio cosi’ prestigioso non appaia alcun cenno a certificazione (ISO9001:2000) e/o accreditamento (ISO9001:2000).
“Il risultato? Sempre lo stesso: vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevano controllato in precedenza.”
Avete visto le analisi? Le avete mostrate ad un esperto di microscopia elettronica?
Le sue scoperte, presenza di particelle non biocompatibili nei vaccini, sono pubbliche da tempo.
E’ possibile avere i riferimenti bibliografici ad articoli scientifici o anche divulgativi, ma dettagliati, di tali scoperte?
“Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa.”
Puo’ cortesemente citare una fonte non autoreferenziale? Trovo insolito che sul sito (http://www.nanodiagnostics.it) di un laboratorio cosi’ prestigioso non appaia alcun cenno a certificazione (ISO9001:2000) e/o accreditamento (ISO9001:2000).
“…se si diffondesse verrebbe immediatamente ridimensionata attraverso la macchina del fango.”
Il PM Guariniello di Torino ha ricevuto una denuncia circa la pericolosità dei vaccini, nella denuncia sono allegate tutte le ricerche e le scoperte scientifiche al riguardo. Se lei dubita di qualcosa, non alimenti la macchina del fango, ma si rivolga alla magistratura. Noi attendiamo la risposta scientifica della Novartis e della Farmacovigilanza di Stato. La Novartis ha ricevuto personalmente da me l’articolo di cui sopra, ad oggi ha preferito non commentare. Perchè? Questa è la domanda corretta!
“…se si diffondesse verrebbe immediatamente ridimensionata attraverso la macchina del fango.”
Il PM Guariniello di Torino ha ricevuto una denuncia circa la pericolosità dei vaccini, nella denuncia sono allegate tutte le ricerche e le scoperte scientifiche al riguardo. Se lei dubita di qualcosa, non alimenti la macchina del fango, ma si rivolga alla magistratura. Noi attendiamo la risposta scientifica della Novartis e della Farmacovigilanza di Stato. La Novartis ha ricevuto personalmente da me l’articolo di cui sopra, ad oggi ha preferito non commentare. Perchè? Questa è la domanda corretta!
“…se si diffondesse verrebbe immediatamente ridimensionata attraverso la macchina del fango.”
Il PM Guariniello di Torino ha ricevuto una denuncia circa la pericolosità dei vaccini, nella denuncia sono allegate tutte le ricerche e le scoperte scientifiche al riguardo. Se lei dubita di qualcosa, non alimenti la macchina del fango, ma si rivolga alla magistratura. Noi attendiamo la risposta scientifica della Novartis e della Farmacovigilanza di Stato. La Novartis ha ricevuto personalmente da me l’articolo di cui sopra, ad oggi ha preferito non commentare. Perchè? Questa è la domanda corretta!
Non capisco se la frase
“Se lei dubita di qualcosa, non alimenti la macchina del fango”
e’ riferita al mio commento. Come ho gia’ scritto in un vostro precedente articolo sull’argomento, non ho alcun motivo o prova scientifica per dubitare degli effetti collaterali negativi dei vaccini; al contrario sono indiscutibili sia tenendo conto che si tratta di farmaci e tutti i farmaci hanno effetti collaterali sia perche’ esistono delle statistiche che mi sembra non siano discutibili.
Quello che non mi risulta scientificamente provato e’ “gli effetti negativi dei vaccini dipendono dalla presenza di nanoparticelle” in quanto chi afferma questo ha dato prova di scarsa trasparenza in molte occasioni e non risulta scientificamente accreditato.
Faccio il solito facile esempio di mezza verita’ raccontata dal dr Montanari.
Alla sua affermazione “Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa.”
io chiedo un riferimento non autoreferenziale e Lui risponde sul suo blog http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2420-intervista-sui-vaccini.html#comments
“Basta leggere il volume “100 Technology Offers stemming from EU Biotechnology RTD Results” pubblicato dalla Commissione Europea.”
E’ gia’ evidente dal titolo che non si tratta di un elenco di laboratori considerati di punta ma solo di un elenco di tecnologie messe a punto nell’ambito di progetti europei.
E’ comunque indiscutibile che la frase scritta a pag. 4 del documento ftp://ftp.cordis.europa.eu/pub/lifescihealth/docs/booklet_100_off.pdf
“The views expressed in this publication are the sole responsibility of the author and do not necessarily reflect the views of the European Commission.”
escluda categoricamente che la comunita’ europea testimoni che la nanodiagnostics sia uno dei suoi laboratori di punta
Inoltre a pagina 315 si legge
“Current stage of development of the technology: Available for testing or assessment”
e
“Intellectual Property Rights: Patents applied for but not yet granted”
Si tratta quindi di una tecnologia che nel 2005 non era stata ancora valutata e per la quale era stato richiesto il brevetto ma non ancora concesso.
Il progetto Europeo a cui si dovrebbe riferire la tecnologia offerta e’ Nanopatholgy (periodo di svolgimento da 1-1-2002 a 30-6-2005, grazie a proroga di 6 mesi); mi sembra inoppugnabile affermare che la d.ssa Gatti era coordinatrice in qualita’ di responsabile del Laboratorio dei Biomateriali dell’Universita ’ di Modena e che il dr Montanari non facesse parte dello staff (vedi in tendina “staff” su http://nanopathology.it/). Probabilmente hanno presentato, mischiando come al solito le carte, il brevetto ParticleFree n. IT 1361674 il 25-1-2005, ossia all’inizio dei 6 mesi di proroga richiesti per completare il progetto Nanopathology, escludendo i componenti dello staff realmente impegnati nella ricerca ed aggiungendo il dr Montanari che risulta autore insieme alla consorte del su detto brevetto. Ove il dottore volesse contestare che il progetto e’ stato portato avanti alla nanodiagnostics, si puo’ ribadire che risulta insolito in quanto il laboratorio e’ stato fondato, se non sbaglio, a marzo 2004 ossia 9 mesi prima della conclusione; cosa hanno fatto all’universita’ di Modena in 2 anni e 3 mesi?
La risposta a proposito della eventuale certificazione della nanodiagnostic, sempre dal blog del dottore e’
“Certificazioni? Non ci servono.”
Cio’ significa che la sua scienza e’ al di sopra di tutti? Mi sembra abbastanza presuntuoso e se non sbaglio esiste un proverbio che dice che la presunzione e’ ignoranza! Tutti i laboratori certificati e tutti i marchi apposti sui prodotti commerciali sono quindi inutili?
Che la Novartis non risponda non e’ certo lodevole ma questo non significa che il dr Montanari abbia ragione; avra’ ragione quando i suoi studi saranno pubblicati su riviste scientifiche serie, riprodotti e certificati.
Perchè si continua a cadere nella trappola della polemica sterile? Le risposte dovrebbero arrivare dall’Istituto di Farmacovigilanza e dalla Novartis, lei dubita della Nanodiagnostics? Ok è chiaro. Ma vogliamo stimolare la risposta dei diretti interessati o no? Io penso che lo Stato non possa non rispondere, e che anche la Novartis debba fare uno sforzo di comunicazione.
anche voi siete arrivati alla censura; complimenti!!!
Ovviamente lo ritengo un messaggio ad personam in quanto suppongo verra’ cancellato
Censurarla? Ma cosa dice? Ha inviato un altro commento dopo quello Inviato il 14/11/2012 alle 13:28? Non ci risulta. E comunque ci dovrebbe spiegare per quale motivo dovremmo censurarla. Se Lei commenta si apre un contraddittorio, i nostri Lettori troveranno altre info e approfondimenti e torneranno più spesso a farci visita. Sarebbe sciocco da parte nostra censurarla. Noi non abbiamo sposato una tesi, diamo solo voce a chi voce non ha o non ha tante occasioni per dire la sua. Quindi prima di gridare al lupo al lupo, magari avrebbe potuto postare di nuovo il suo commento, che ribadisco, non ci risulta sia pervenuto.
Cordialità
Non capisco se la frase
“Se lei dubita di qualcosa, non alimenti la macchina del fango”
e’ riferita al mio commento. Come ho gia’ scritto in un vostro precedente articolo sull’argomento, non ho alcun motivo o prova scientifica per dubitare degli effetti collaterali negativi dei vaccini; al contrario sono indiscutibili sia tenendo conto che si tratta di farmaci e tutti i farmaci hanno effetti collaterali sia perche’ esistono delle statistiche che mi sembra non siano discutibili.
Quello che non mi risulta scientificamente provato e’ “gli effetti negativi dei vaccini dipendono dalla presenza di nanoparticelle” in quanto chi afferma questo ha dato prova di scarsa trasparenza in molte occasioni e non risulta scientificamente accreditato.
Faccio il solito facile esempio di mezza verita’ raccontata dal dr Montanari.
Alla sua affermazione “Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa.”
io chiedo un riferimento non autoreferenziale e Lui risponde sul suo blog http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2420-intervista-sui-vaccini.html#comments
“Basta leggere il volume “100 Technology Offers stemming from EU Biotechnology RTD Results” pubblicato dalla Commissione Europea.”
E’ gia’ evidente dal titolo che non si tratta di un elenco di laboratori considerati di punta ma solo di un elenco di tecnologie messe a punto nell’ambito di progetti europei.
E’ comunque indiscutibile che la frase scritta a pag. 4 del documento ftp://ftp.cordis.europa.eu/pub/lifescihealth/docs/booklet_100_off.pdf
“The views expressed in this publication are the sole responsibility of the author and do not necessarily reflect the views of the European Commission.”
escluda categoricamente che la comunita’ europea testimoni che la nanodiagnostics sia uno dei suoi laboratori di punta
Inoltre a pagina 315 si legge
“Current stage of development of the technology: Available for testing or assessment”
e
“Intellectual Property Rights: Patents applied for but not yet granted”
Si tratta quindi di una tecnologia che nel 2005 non era stata ancora valutata e per la quale era stato richiesto il brevetto ma non ancora concesso.
Il progetto Europeo a cui si dovrebbe riferire la tecnologia offerta e’ Nanopatholgy (periodo di svolgimento da 1-1-2002 a 30-6-2005, grazie a proroga di 6 mesi); mi sembra inoppugnabile affermare che la d.ssa Gatti era coordinatrice in qualita’ di responsabile del Laboratorio dei Biomateriali dell’Universita ’ di Modena e che il dr Montanari non facesse parte dello staff (vedi in tendina “staff” su http://nanopathology.it/). Probabilmente hanno presentato, mischiando come al solito le carte, il brevetto ParticleFree n. IT 1361674 il 25-1-2005, ossia all’inizio dei 6 mesi di proroga richiesti per completare il progetto Nanopathology, escludendo i componenti dello staff realmente impegnati nella ricerca ed aggiungendo il dr Montanari che risulta autore insieme alla consorte del su detto brevetto. Ove il dottore volesse contestare che il progetto e’ stato portato avanti alla nanodiagnostics, si puo’ ribadire che risulta insolito in quanto il laboratorio e’ stato fondato, se non sbaglio, a marzo 2004 ossia 9 mesi prima della conclusione; cosa hanno fatto all’universita’ di Modena in 2 anni e 3 mesi?
La risposta a proposito della eventuale certificazione della nanodiagnostic, sempre dal blog del dottore e’
“Certificazioni? Non ci servono.”
Cio’ significa che la sua scienza e’ al di sopra di tutti? Mi sembra abbastanza presuntuoso e se non sbaglio esiste un proverbio che dice che la presunzione e’ ignoranza! Tutti i laboratori certificati e tutti i marchi apposti sui prodotti commerciali sono quindi inutili?
Che la Novartis non risponda non e’ certo lodevole ma questo non significa che il dr Montanari abbia ragione; avra’ ragione quando i suoi studi saranno pubblicati su riviste scientifiche serie, riprodotti e certificati.
Perchè si continua a cadere nella trappola della polemica sterile? Le risposte dovrebbero arrivare dall’Istituto di Farmacovigilanza e dalla Novartis, lei dubita della Nanodiagnostics? Ok è chiaro. Ma vogliamo stimolare la risposta dei diretti interessati o no? Io penso che lo Stato non possa non rispondere, e che anche la Novartis debba fare uno sforzo di comunicazione.
anche voi siete arrivati alla censura; complimenti!!!
Ovviamente lo ritengo un messaggio ad personam in quanto suppongo verra’ cancellato
Censurarla? Ma cosa dice? Ha inviato un altro commento dopo quello Inviato il 14/11/2012 alle 13:28? Non ci risulta. E comunque ci dovrebbe spiegare per quale motivo dovremmo censurarla. Se Lei commenta si apre un contraddittorio, i nostri Lettori troveranno altre info e approfondimenti e torneranno più spesso a farci visita. Sarebbe sciocco da parte nostra censurarla. Noi non abbiamo sposato una tesi, diamo solo voce a chi voce non ha o non ha tante occasioni per dire la sua. Quindi prima di gridare al lupo al lupo, magari avrebbe potuto postare di nuovo il suo commento, che ribadisco, non ci risulta sia pervenuto.
Cordialità
Non capisco se la frase
“Se lei dubita di qualcosa, non alimenti la macchina del fango”
e’ riferita al mio commento. Come ho gia’ scritto in un vostro precedente articolo sull’argomento, non ho alcun motivo o prova scientifica per dubitare degli effetti collaterali negativi dei vaccini; al contrario sono indiscutibili sia tenendo conto che si tratta di farmaci e tutti i farmaci hanno effetti collaterali sia perche’ esistono delle statistiche che mi sembra non siano discutibili.
Quello che non mi risulta scientificamente provato e’ “gli effetti negativi dei vaccini dipendono dalla presenza di nanoparticelle” in quanto chi afferma questo ha dato prova di scarsa trasparenza in molte occasioni e non risulta scientificamente accreditato.
Faccio il solito facile esempio di mezza verita’ raccontata dal dr Montanari.
Alla sua affermazione “Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa.”
io chiedo un riferimento non autoreferenziale e Lui risponde sul suo blog http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2420-intervista-sui-vaccini.html#comments
“Basta leggere il volume “100 Technology Offers stemming from EU Biotechnology RTD Results” pubblicato dalla Commissione Europea.”
E’ gia’ evidente dal titolo che non si tratta di un elenco di laboratori considerati di punta ma solo di un elenco di tecnologie messe a punto nell’ambito di progetti europei.
E’ comunque indiscutibile che la frase scritta a pag. 4 del documento ftp://ftp.cordis.europa.eu/pub/lifescihealth/docs/booklet_100_off.pdf
“The views expressed in this publication are the sole responsibility of the author and do not necessarily reflect the views of the European Commission.”
escluda categoricamente che la comunita’ europea testimoni che la nanodiagnostics sia uno dei suoi laboratori di punta
Inoltre a pagina 315 si legge
“Current stage of development of the technology: Available for testing or assessment”
e
“Intellectual Property Rights: Patents applied for but not yet granted”
Si tratta quindi di una tecnologia che nel 2005 non era stata ancora valutata e per la quale era stato richiesto il brevetto ma non ancora concesso.
Il progetto Europeo a cui si dovrebbe riferire la tecnologia offerta e’ Nanopatholgy (periodo di svolgimento da 1-1-2002 a 30-6-2005, grazie a proroga di 6 mesi); mi sembra inoppugnabile affermare che la d.ssa Gatti era coordinatrice in qualita’ di responsabile del Laboratorio dei Biomateriali dell’Universita ’ di Modena e che il dr Montanari non facesse parte dello staff (vedi in tendina “staff” su http://nanopathology.it/). Probabilmente hanno presentato, mischiando come al solito le carte, il brevetto ParticleFree n. IT 1361674 il 25-1-2005, ossia all’inizio dei 6 mesi di proroga richiesti per completare il progetto Nanopathology, escludendo i componenti dello staff realmente impegnati nella ricerca ed aggiungendo il dr Montanari che risulta autore insieme alla consorte del su detto brevetto. Ove il dottore volesse contestare che il progetto e’ stato portato avanti alla nanodiagnostics, si puo’ ribadire che risulta insolito in quanto il laboratorio e’ stato fondato, se non sbaglio, a marzo 2004 ossia 9 mesi prima della conclusione; cosa hanno fatto all’universita’ di Modena in 2 anni e 3 mesi?
La risposta a proposito della eventuale certificazione della nanodiagnostic, sempre dal blog del dottore e’
“Certificazioni? Non ci servono.”
Cio’ significa che la sua scienza e’ al di sopra di tutti? Mi sembra abbastanza presuntuoso e se non sbaglio esiste un proverbio che dice che la presunzione e’ ignoranza! Tutti i laboratori certificati e tutti i marchi apposti sui prodotti commerciali sono quindi inutili?
Che la Novartis non risponda non e’ certo lodevole ma questo non significa che il dr Montanari abbia ragione; avra’ ragione quando i suoi studi saranno pubblicati su riviste scientifiche serie, riprodotti e certificati.
Perchè si continua a cadere nella trappola della polemica sterile? Le risposte dovrebbero arrivare dall’Istituto di Farmacovigilanza e dalla Novartis, lei dubita della Nanodiagnostics? Ok è chiaro. Ma vogliamo stimolare la risposta dei diretti interessati o no? Io penso che lo Stato non possa non rispondere, e che anche la Novartis debba fare uno sforzo di comunicazione.
anche voi siete arrivati alla censura; complimenti!!!
Ovviamente lo ritengo un messaggio ad personam in quanto suppongo verra’ cancellato
Censurarla? Ma cosa dice? Ha inviato un altro commento dopo quello Inviato il 14/11/2012 alle 13:28? Non ci risulta. E comunque ci dovrebbe spiegare per quale motivo dovremmo censurarla. Se Lei commenta si apre un contraddittorio, i nostri Lettori troveranno altre info e approfondimenti e torneranno più spesso a farci visita. Sarebbe sciocco da parte nostra censurarla. Noi non abbiamo sposato una tesi, diamo solo voce a chi voce non ha o non ha tante occasioni per dire la sua. Quindi prima di gridare al lupo al lupo, magari avrebbe potuto postare di nuovo il suo commento, che ribadisco, non ci risulta sia pervenuto.
Cordialità
di seguito il commento inviato e comparso ieri, oggi o non so quando scomparso; probabile problema software.
Comunque per cercare di capire l’eventuale censura ho riletto l’articolo ed ho pensato che il mio commento potesse essere considerato off topics perche’ la risposta che voi aspettate riguarda le affermazioni del dr Montanari circa la presenza di ?nano?particelle nei vaccini.
Se quanto avete inviato non era corredato di analisi dettagliate e scientificamente valide non credo che possa essere stato preso in considerazione. Sempre per aprire un contradditorio che a quanto pare e’ a senso unico o meglio tra lei e me ma non con il diretto interessato(il dott. non risponde ad una persona incompetente come me ma riesce a convincere persone che non credo abbiano maggior competenza di me sull’argomento nanopatologie), non capisco perche’ il dottore non pubblichi i suoi dati sui vaccini su riviste scientifiche. Non capisco perche’ tra i documenti pdf presenti sul suo sito non possa aggiungere la tesi di laurea citata come riferimento indiscutibilmente valido; non so se lei e’ in grado, ma a me risulta difficile reperire tale tesi sebbene il dott dichiari correttamente che e’ pubblica. In quale anno e’ stata discussa, in quale universita’, il nome della candidata e del relatore (lui o la moglie?) potrebbero aiutare ma come sempre non e’ chiaro il motivo per cui metta tanti chiavistelli su argomenti che divulga in modo a dir poco approssimato senza dare la possibilita’ di verificarne la correttezza.
messaggio precedente
scimmiottando un famoso scienziato mi sento di rispondere
La Novartis e l’AIFA dovrebbero passare porta a porta a rispondere?
http://www.novartis.com/newsroom/product-related-info-center/influenza-vaccines-information-center/information-for-patients.shtml
http://www.novartis.it/media/comunicati-stampa/2012/20121109.shtml
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2012-11-09/aifa-revoca-divieto-vaccini-145857.php?uuid=AbAjjU1G
http://www.federfarma.it/Edicola/Sole-24Ore-News/VisualizzaNews.aspx?type=Sole24Ore&key=AbAjjU1G
in sintesi
“Il blocco era stato disposto a scopo cautelativo in seguito a una segnalazione da parte di Novartis, che aveva osservato livelli di aggregati proteici più elevati del normale in un lotto di vaccino influenzale stagionale, mai distribuito.La decisione di rimuovere il divieto, spiega Aifa in una nota, “fa seguito all’analisi di ulteriori dati forniti da Novartis su richiesta dell’Aifa e alle ulteriori valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e di Aifa, che riconfermano la sicurezza e l’efficacia dei vaccini Novartis. Nella stagione in corso, il vaccino è stato ampiamente somministrato in Europa senza che, ad oggi, siano stati segnalati eventi avversi inattesi”. A precedere l’Italia nella revoca del disco rosso, Canada e Svizzera, il 31 ottobre scorso, e Singapore il 2 novembre.”
[aggiunta: se non ci sono stati eventi avversi significa che le eventuali ?nano?particelle trovate dal dott non hanno causato effetti avversi]
Se poi vogliamo sfruttare la giustificabile sfiducia dei cittadini nelle istituzioni non credo ci siano soluzioni possibili, anche con informazione porta a porta la sfiducia resta; al contrario osare mettere in dubbio affermazioni da parte di chi ha dimostrato in piu’ occasioni scarsa trasparenza diventa “polemica sterile”.
Altri esempi di alta moralita’ del personaggio verso il quale secondo lei faccio “polemica sterile”.
Secondo lei e’ corretto aver spinto un povero padre che ha tutte le ragioni per divulgare le sue esperienze a manipolare un mio commento sul suo sito?
Secondo lei e’ corretto scoraggiare, anche indirettamente, la gente a mangiare vegetali quali i cavoli, con proprieta’ antiossidanti scientificamente provate, perche’ le nanoparticelle che ci si depositano non potranno essere eliminate neanche con il piu’ accurato dei lavaggi con conseguente rischio di ogni genere di malattie?
Lo scienziato strepita che Grillo ha provocato dolore e morte in non so quante persone che lui avrebbe potuto salvare; quante ne ha salvate mentre aveva a disposizione il microscopio e come? Dicendo di cambiare casa se abitavano vicino ad un inceneritore o di far analizzare (ovviamente da lui) tutti gli alimenti, farmaci, vaccini … prima di utilizzarli?
Con tutto il rispetto, Sig.ra Sammartino, sulla pericolosità dei vaccini si è mossa la Magistratura. A breve tenteremo di pubblicare un resoconto. Ma se per lei nel frattempo va tutto bene, non c’è alcun problema.
In ogni caso la risposta è sì, la Novartis, la Farmacovigilanza, il Ministero della Salute devono rispondere porta a porta, perchè è porta a porta che i loro vaccini vengono venduti. Perchè sulla pelle dei bambini non si scherza e non si tace!
il nostro mi sembra un discorso tra sordi!!!!
1) Non ho mai messo in dubbio la pericolosita’ dei vaccini
2) il porta a porta mi sembra eccessivo ma e’ sicuramente da pretendere che in sede di vaccinazione si diano tutte le informazioni utili e si facciano indagini preliminari per capire se sussiste qualche pericolo evidenziabile per diminuire il rischio (che in ogni caso come per qualunque farmaco esiste), di effetti collaterali
3) non capisco cosa cambi per lei che la pericolosita’ dei vaccini sia dovuta a batteri, al composto xx o yy o alle nanoparticelle del dr Montanari.
4) Non capisco su quali basi ponga fiducia illimitata nelle affermazioni del dr Montanari
5) Non capisco perche’ le mie affermazioni documentate non vengano considerate affidabili
6) non capisco perche’ le mie domande, che potrebbero fugare i miei dubbi sulla credibilita’ scientifica del dr Montanari, non meritano risposta
7) Non capisco se lei giudica peccati veniali o addirittura non peccati le bugiette del dr Montanari
Ovviamente la risposta puo’ essere che non capisco perche’ sono deficiente come affermava un sedicente ing. Fieramosca, accanito sostenitore del dr Montanari e del Luft
Sono certa che se io affermassi di aver trovato sostanze cancerogene nei vaccini e di averne analizzati 21 di cui 20 per una tesi di laurea lei mi riderebbe in faccia; eppure potrei mandarle centinaia di immagini al microscopio elettronico con tante belle macchie bianche!!!
Ci fidiamo illimitatamente del lavoro della Magistratura.
Se ha dubbi e domande sulla moralità o la sincerità del Dott. Montanari, non utilizzi questo forum per screditare, ma si rivolga direttamente a lui, se non le risponderà se ne faccia una ragione o segua le vie che meglio crede.
Per quanto riguarda le sostanze cancerogene riscontrate nei vaccini, è già noto da tempo. Una ricercatrice americana ha pubblicato recentemente una “confessione”. Il link in Italia è attualmente disponibile solo su internet, tradotta, negli altri paesi è stata diffusa e pubblicata.
di seguito il commento inviato e comparso ieri, oggi o non so quando scomparso; probabile problema software.
Comunque per cercare di capire l’eventuale censura ho riletto l’articolo ed ho pensato che il mio commento potesse essere considerato off topics perche’ la risposta che voi aspettate riguarda le affermazioni del dr Montanari circa la presenza di ?nano?particelle nei vaccini.
Se quanto avete inviato non era corredato di analisi dettagliate e scientificamente valide non credo che possa essere stato preso in considerazione. Sempre per aprire un contradditorio che a quanto pare e’ a senso unico o meglio tra lei e me ma non con il diretto interessato(il dott. non risponde ad una persona incompetente come me ma riesce a convincere persone che non credo abbiano maggior competenza di me sull’argomento nanopatologie), non capisco perche’ il dottore non pubblichi i suoi dati sui vaccini su riviste scientifiche. Non capisco perche’ tra i documenti pdf presenti sul suo sito non possa aggiungere la tesi di laurea citata come riferimento indiscutibilmente valido; non so se lei e’ in grado, ma a me risulta difficile reperire tale tesi sebbene il dott dichiari correttamente che e’ pubblica. In quale anno e’ stata discussa, in quale universita’, il nome della candidata e del relatore (lui o la moglie?) potrebbero aiutare ma come sempre non e’ chiaro il motivo per cui metta tanti chiavistelli su argomenti che divulga in modo a dir poco approssimato senza dare la possibilita’ di verificarne la correttezza.
messaggio precedente
scimmiottando un famoso scienziato mi sento di rispondere
La Novartis e l’AIFA dovrebbero passare porta a porta a rispondere?
http://www.novartis.com/newsroom/product-related-info-center/influenza-vaccines-information-center/information-for-patients.shtml
http://www.novartis.it/media/comunicati-stampa/2012/20121109.shtml
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2012-11-09/aifa-revoca-divieto-vaccini-145857.php?uuid=AbAjjU1G
http://www.federfarma.it/Edicola/Sole-24Ore-News/VisualizzaNews.aspx?type=Sole24Ore&key=AbAjjU1G
in sintesi
“Il blocco era stato disposto a scopo cautelativo in seguito a una segnalazione da parte di Novartis, che aveva osservato livelli di aggregati proteici più elevati del normale in un lotto di vaccino influenzale stagionale, mai distribuito.La decisione di rimuovere il divieto, spiega Aifa in una nota, “fa seguito all’analisi di ulteriori dati forniti da Novartis su richiesta dell’Aifa e alle ulteriori valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e di Aifa, che riconfermano la sicurezza e l’efficacia dei vaccini Novartis. Nella stagione in corso, il vaccino è stato ampiamente somministrato in Europa senza che, ad oggi, siano stati segnalati eventi avversi inattesi”. A precedere l’Italia nella revoca del disco rosso, Canada e Svizzera, il 31 ottobre scorso, e Singapore il 2 novembre.”
[aggiunta: se non ci sono stati eventi avversi significa che le eventuali ?nano?particelle trovate dal dott non hanno causato effetti avversi]
Se poi vogliamo sfruttare la giustificabile sfiducia dei cittadini nelle istituzioni non credo ci siano soluzioni possibili, anche con informazione porta a porta la sfiducia resta; al contrario osare mettere in dubbio affermazioni da parte di chi ha dimostrato in piu’ occasioni scarsa trasparenza diventa “polemica sterile”.
Altri esempi di alta moralita’ del personaggio verso il quale secondo lei faccio “polemica sterile”.
Secondo lei e’ corretto aver spinto un povero padre che ha tutte le ragioni per divulgare le sue esperienze a manipolare un mio commento sul suo sito?
Secondo lei e’ corretto scoraggiare, anche indirettamente, la gente a mangiare vegetali quali i cavoli, con proprieta’ antiossidanti scientificamente provate, perche’ le nanoparticelle che ci si depositano non potranno essere eliminate neanche con il piu’ accurato dei lavaggi con conseguente rischio di ogni genere di malattie?
Lo scienziato strepita che Grillo ha provocato dolore e morte in non so quante persone che lui avrebbe potuto salvare; quante ne ha salvate mentre aveva a disposizione il microscopio e come? Dicendo di cambiare casa se abitavano vicino ad un inceneritore o di far analizzare (ovviamente da lui) tutti gli alimenti, farmaci, vaccini … prima di utilizzarli?
Con tutto il rispetto, Sig.ra Sammartino, sulla pericolosità dei vaccini si è mossa la Magistratura. A breve tenteremo di pubblicare un resoconto. Ma se per lei nel frattempo va tutto bene, non c’è alcun problema.
In ogni caso la risposta è sì, la Novartis, la Farmacovigilanza, il Ministero della Salute devono rispondere porta a porta, perchè è porta a porta che i loro vaccini vengono venduti. Perchè sulla pelle dei bambini non si scherza e non si tace!
il nostro mi sembra un discorso tra sordi!!!!
1) Non ho mai messo in dubbio la pericolosita’ dei vaccini
2) il porta a porta mi sembra eccessivo ma e’ sicuramente da pretendere che in sede di vaccinazione si diano tutte le informazioni utili e si facciano indagini preliminari per capire se sussiste qualche pericolo evidenziabile per diminuire il rischio (che in ogni caso come per qualunque farmaco esiste), di effetti collaterali
3) non capisco cosa cambi per lei che la pericolosita’ dei vaccini sia dovuta a batteri, al composto xx o yy o alle nanoparticelle del dr Montanari.
4) Non capisco su quali basi ponga fiducia illimitata nelle affermazioni del dr Montanari
5) Non capisco perche’ le mie affermazioni documentate non vengano considerate affidabili
6) non capisco perche’ le mie domande, che potrebbero fugare i miei dubbi sulla credibilita’ scientifica del dr Montanari, non meritano risposta
7) Non capisco se lei giudica peccati veniali o addirittura non peccati le bugiette del dr Montanari
Ovviamente la risposta puo’ essere che non capisco perche’ sono deficiente come affermava un sedicente ing. Fieramosca, accanito sostenitore del dr Montanari e del Luft
Sono certa che se io affermassi di aver trovato sostanze cancerogene nei vaccini e di averne analizzati 21 di cui 20 per una tesi di laurea lei mi riderebbe in faccia; eppure potrei mandarle centinaia di immagini al microscopio elettronico con tante belle macchie bianche!!!
Ci fidiamo illimitatamente del lavoro della Magistratura.
Se ha dubbi e domande sulla moralità o la sincerità del Dott. Montanari, non utilizzi questo forum per screditare, ma si rivolga direttamente a lui, se non le risponderà se ne faccia una ragione o segua le vie che meglio crede.
Per quanto riguarda le sostanze cancerogene riscontrate nei vaccini, è già noto da tempo. Una ricercatrice americana ha pubblicato recentemente una “confessione”. Il link in Italia è attualmente disponibile solo su internet, tradotta, negli altri paesi è stata diffusa e pubblicata.
di seguito il commento inviato e comparso ieri, oggi o non so quando scomparso; probabile problema software.
Comunque per cercare di capire l’eventuale censura ho riletto l’articolo ed ho pensato che il mio commento potesse essere considerato off topics perche’ la risposta che voi aspettate riguarda le affermazioni del dr Montanari circa la presenza di ?nano?particelle nei vaccini.
Se quanto avete inviato non era corredato di analisi dettagliate e scientificamente valide non credo che possa essere stato preso in considerazione. Sempre per aprire un contradditorio che a quanto pare e’ a senso unico o meglio tra lei e me ma non con il diretto interessato(il dott. non risponde ad una persona incompetente come me ma riesce a convincere persone che non credo abbiano maggior competenza di me sull’argomento nanopatologie), non capisco perche’ il dottore non pubblichi i suoi dati sui vaccini su riviste scientifiche. Non capisco perche’ tra i documenti pdf presenti sul suo sito non possa aggiungere la tesi di laurea citata come riferimento indiscutibilmente valido; non so se lei e’ in grado, ma a me risulta difficile reperire tale tesi sebbene il dott dichiari correttamente che e’ pubblica. In quale anno e’ stata discussa, in quale universita’, il nome della candidata e del relatore (lui o la moglie?) potrebbero aiutare ma come sempre non e’ chiaro il motivo per cui metta tanti chiavistelli su argomenti che divulga in modo a dir poco approssimato senza dare la possibilita’ di verificarne la correttezza.
messaggio precedente
scimmiottando un famoso scienziato mi sento di rispondere
La Novartis e l’AIFA dovrebbero passare porta a porta a rispondere?
http://www.novartis.com/newsroom/product-related-info-center/influenza-vaccines-information-center/information-for-patients.shtml
http://www.novartis.it/media/comunicati-stampa/2012/20121109.shtml
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2012-11-09/aifa-revoca-divieto-vaccini-145857.php?uuid=AbAjjU1G
http://www.federfarma.it/Edicola/Sole-24Ore-News/VisualizzaNews.aspx?type=Sole24Ore&key=AbAjjU1G
in sintesi
“Il blocco era stato disposto a scopo cautelativo in seguito a una segnalazione da parte di Novartis, che aveva osservato livelli di aggregati proteici più elevati del normale in un lotto di vaccino influenzale stagionale, mai distribuito.La decisione di rimuovere il divieto, spiega Aifa in una nota, “fa seguito all’analisi di ulteriori dati forniti da Novartis su richiesta dell’Aifa e alle ulteriori valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e di Aifa, che riconfermano la sicurezza e l’efficacia dei vaccini Novartis. Nella stagione in corso, il vaccino è stato ampiamente somministrato in Europa senza che, ad oggi, siano stati segnalati eventi avversi inattesi”. A precedere l’Italia nella revoca del disco rosso, Canada e Svizzera, il 31 ottobre scorso, e Singapore il 2 novembre.”
[aggiunta: se non ci sono stati eventi avversi significa che le eventuali ?nano?particelle trovate dal dott non hanno causato effetti avversi]
Se poi vogliamo sfruttare la giustificabile sfiducia dei cittadini nelle istituzioni non credo ci siano soluzioni possibili, anche con informazione porta a porta la sfiducia resta; al contrario osare mettere in dubbio affermazioni da parte di chi ha dimostrato in piu’ occasioni scarsa trasparenza diventa “polemica sterile”.
Altri esempi di alta moralita’ del personaggio verso il quale secondo lei faccio “polemica sterile”.
Secondo lei e’ corretto aver spinto un povero padre che ha tutte le ragioni per divulgare le sue esperienze a manipolare un mio commento sul suo sito?
Secondo lei e’ corretto scoraggiare, anche indirettamente, la gente a mangiare vegetali quali i cavoli, con proprieta’ antiossidanti scientificamente provate, perche’ le nanoparticelle che ci si depositano non potranno essere eliminate neanche con il piu’ accurato dei lavaggi con conseguente rischio di ogni genere di malattie?
Lo scienziato strepita che Grillo ha provocato dolore e morte in non so quante persone che lui avrebbe potuto salvare; quante ne ha salvate mentre aveva a disposizione il microscopio e come? Dicendo di cambiare casa se abitavano vicino ad un inceneritore o di far analizzare (ovviamente da lui) tutti gli alimenti, farmaci, vaccini … prima di utilizzarli?
Con tutto il rispetto, Sig.ra Sammartino, sulla pericolosità dei vaccini si è mossa la Magistratura. A breve tenteremo di pubblicare un resoconto. Ma se per lei nel frattempo va tutto bene, non c’è alcun problema.
In ogni caso la risposta è sì, la Novartis, la Farmacovigilanza, il Ministero della Salute devono rispondere porta a porta, perchè è porta a porta che i loro vaccini vengono venduti. Perchè sulla pelle dei bambini non si scherza e non si tace!
il nostro mi sembra un discorso tra sordi!!!!
1) Non ho mai messo in dubbio la pericolosita’ dei vaccini
2) il porta a porta mi sembra eccessivo ma e’ sicuramente da pretendere che in sede di vaccinazione si diano tutte le informazioni utili e si facciano indagini preliminari per capire se sussiste qualche pericolo evidenziabile per diminuire il rischio (che in ogni caso come per qualunque farmaco esiste), di effetti collaterali
3) non capisco cosa cambi per lei che la pericolosita’ dei vaccini sia dovuta a batteri, al composto xx o yy o alle nanoparticelle del dr Montanari.
4) Non capisco su quali basi ponga fiducia illimitata nelle affermazioni del dr Montanari
5) Non capisco perche’ le mie affermazioni documentate non vengano considerate affidabili
6) non capisco perche’ le mie domande, che potrebbero fugare i miei dubbi sulla credibilita’ scientifica del dr Montanari, non meritano risposta
7) Non capisco se lei giudica peccati veniali o addirittura non peccati le bugiette del dr Montanari
Ovviamente la risposta puo’ essere che non capisco perche’ sono deficiente come affermava un sedicente ing. Fieramosca, accanito sostenitore del dr Montanari e del Luft
Sono certa che se io affermassi di aver trovato sostanze cancerogene nei vaccini e di averne analizzati 21 di cui 20 per una tesi di laurea lei mi riderebbe in faccia; eppure potrei mandarle centinaia di immagini al microscopio elettronico con tante belle macchie bianche!!!
Ci fidiamo illimitatamente del lavoro della Magistratura.
Se ha dubbi e domande sulla moralità o la sincerità del Dott. Montanari, non utilizzi questo forum per screditare, ma si rivolga direttamente a lui, se non le risponderà se ne faccia una ragione o segua le vie che meglio crede.
Per quanto riguarda le sostanze cancerogene riscontrate nei vaccini, è già noto da tempo. Una ricercatrice americana ha pubblicato recentemente una “confessione”. Il link in Italia è attualmente disponibile solo su internet, tradotta, negli altri paesi è stata diffusa e pubblicata.
“Ci fidiamo illimitatamente del lavoro della Magistratura.”
Sono contenta che esista qualcosa di pubblico nel quale ha fiducia illimitata; sulla base di tale fiducia dovrebbe quindi considerare giusta l’archiviazione del processo contro l’ENEL (N.1338/2005 R.G.N.R.) ottenuta per inconsistenza scientifica delle analisi effettuate dalla dr.ssa Gatti che ovviamente ha lavorato insieme al marito.
“Se ha dubbi e domande sulla moralità o la sincerità del Dott. Montanari, non utilizzi questo forum per screditare, ma si rivolga direttamente a lui, se non le risponderà se ne faccia una ragione o segua le vie che meglio crede.”
Trovo insolito che il gestore di un sito dove si fa informazione non abbia interesse a capire se le fonti di informazione siano corrette o meno. Si sbraita contro Grillo, contro la Novartis, l’AIFA … che non rispondono ma al dr Montanari e’ concesso non rispondere anzi le domande vengono considerate come “mezzo per screditare”. Ma lei ha controllato le fonti che io cito e le ha per caso trovate fasulle? E’ necessario credere per “atti di fede”?
“Per quanto riguarda le sostanze cancerogene riscontrate nei vaccini, è già noto da tempo. Una ricercatrice americana ha pubblicato recentemente una “confessione”. Il link in Italia è attualmente disponibile solo su internet, tradotta, negli altri paesi è stata diffusa e pubblicata.”
Ovviamente il mio era un esempio di quanto su detto circa gli “atti di fede” verso XX e completa sfiducia verso YY. Io non ho analizzato alcun vaccino ma se lo dovessi fare seriamente non userei il SEM/EDS o ESEM/EDS in quanto la tecnica e’ del tutto inadeguata.
Tanto per continuare il mio tentativo di screditare, le pongo ancora una domanda (anche lei a quanto pare si puo’ avvalere del diritto di non rispondere e lo fa)
Lei e’ sicuro che in questa guerra alle nanoparticelle del dr Montanari non ci sia un conflitto di interessi?
Il dott insieme dichiara che solo lui e la consorte sono in grado trovare nanoparticelle in qualsiasi cosa, prova ne e’ il citato brevetto ParticleFree n. IT 1361674; ove si imponesse per legge di cercarle ovunque (alimenti, vaccini, acqua, aria …) quanto costerebbe lo scherzetto? L’ultima quotazione per l’analisi di un campione di farina (dichiarata dal dr non significativa), ottenuta qualche anno fa da una poveraccia preoccupata per la nipotina era di 1500 Euro + IVA scontata a 1200 +IVA (ovviamente ho le prove, notizia importante per il dottore che cerca di sfilarmi notizie in modo subdolo quando le puo’ avere direttamente). Ho ben capito che il dott non e’ tenuto a rispondere ma tempo fa gli posi la stessa domanda ottenendo la solita non risposta. La quotazione per l’analisi di biopsie per i reduci dai Balcani, in data precedente, era molto piu’ bassa (600 Euro) sempre scontata ma solo per chi veniva mandato dall’Osservatorio Militare che dal nome sembra un Ente Pubblico ma non lo e’.
Mi spiace continuare ad infastidirla ma finche’ mi dara’ spazio, e di questo continuo a ringraziare, io continuero’ nella mia azione che lei considera denigratoria perche’ anche questa e’ informazione; chi legge puo’ controllare se quanto dico corrisponde al vero o no mentre non mi pare che ci siano le stesse condizioni per le affermazioni del dottore che ribadisco, con la sua approvazione, puo’ pretendere “atti di fede”
Carissima dottoressa, saremo sempre lieti di ospitare i suoi commenti. Come già le ho detto, noi non censuriamo ed amiamo il contraddittorio. Le informazioni raccolte dalla testimonianza del dottor Montanari sono state da noi pubblicate, la sua versione dei fatti è chiara e messa nero su bianco sulle pagine di NapoliTime. Altra cosa è pensare che attraverso noi ci possa essere un confronto tra lei e il dottor Montanari. A dire il vero ci piacerebbe e ci interesserebbe, dal punto di vista giornalistico, ovviamente. Per ora noi ci limitiamo a registrare e rendere pubbliche le sue osservazioni. Il nostro obiettivo, non è sposare una tesi ma di sollevare una questione o tante domande: siamo tutti correttamente informati sulla questione Vaccini? è disponibile all’utenza una informazione completa? come può un cittadino decidere volontariamente, se può, di non vaccinarsi? Si informa l’utenza del rischio connesso all’uso dei vaccini? e tante altre domande che nascono spontanee da una lettura della nostra inchiesta. Questo perchè non facciamo alcun atto di fede. Nemmeno nei confronti di quanto il Ministero della Salute comunica ai cittadini.
Cordialità
Grazie, lei mi sembra un bel po’ piu’ neutrale (come e’ giusto che sia per un giornalista) del suo collega.
A prescindere dalla valenza scientifica dell’intervistato, trovo comunque non proprio corretto affrontare la tematica
“siamo tutti correttamente informati sulla questione Vaccini? è disponibile all’utenza una informazione completa? come può un cittadino decidere volontariamente, se può, di non vaccinarsi? Si informa l’utenza del rischio connesso all’uso dei vaccini?”
con 2 articoli in cui si afferma che le nanoparticelle sono responsabili dei danni da vaccino. Ribadisco che non ho alcuna esperienza sui vaccini ma non credo che possa essere cosi’; ad esempio il suo collega parla di una “confessione” da parte di una ricercatrice americana circa la presenza di sostanze cancerogene nei vaccini, sarebbe opportuno mettere il link citato; sicuramente ci sono tanti esperti di vaccini che hanno teorie sia pro che contro, perche’ non consultarli?
Sposando la tesi del dottor Montanari ossia che tutte le malattie dipendono dalle nanoparticelle vogliamo sostituire a “piove governo ladro” “piove nanoparticelle assassine”?
Grazie ancora
Quello che si scrive nei commenti agli articoli non lo possiamo considerare informazione, ma scambio di idee e contraddittorio che segue uno sviluppo dettato dal botta e risposta. Bene. A non avere esperienza sui vaccini siamo in due, e i due articoli cui lei fa riferimento non affermano nulla, bensì sono le persone intervistate da NT ad affermare qualcosa. Se avessimo voluto fornire ai nostri lettori la visione del mondo che i vaccini sono sempre efficaci e soprattutto sicuri, quale sarebbe stata la novità nella informazione data? Abbiamo, e lo ribadisco, dato voce a chi ha dati scientifici, fino a prova contraria -ma non spetta ad un giornale verificare tecnicamente l’affidabilità della ricerca ne dare bollini blu- e l’intervistato afferma che i vaccini non sono sicuri visto che risultano contaminati in 21 casi su 2. Ed ecco, è qui che si inserisce il commento del mio collega. Non saremo noi a verificare se i dati sono corretti, si è aperta un’indagine della magistratura. Non possiamo far altro che confidare nell’azione di chi è preposto a verificare che non vi siano state “leggerezze” nella produzione dei vaccini. Quindi mi ripeto, non abbiamo “sposato” nessuno, ne idee ne persone.
Cordialità
“Se avessimo voluto fornire ai nostri lettori la visione del mondo che i vaccini sono sempre efficaci e soprattutto sicuri, quale sarebbe stata la novità nella informazione data?”
non corrisponde a quello che ho scritto; se controlla, nel commento precedente proponevo un confronto tra esperti “pro e contro” e un link alla confessione della ricercatrice americana (… il suo collega parla di una “confessione” da parte di una ricercatrice americana circa la presenza di sostanze cancerogene nei vaccini, sarebbe opportuno mettere il link citato; sicuramente ci sono tanti esperti di vaccini che hanno teorie sia pro che contro, perche’ non consultarli? …)
A proposito di articoli secondo me ben strutturati, ho letto il vostro http://www.napolitime.it/2012/11/inchiesta-vaccini-ed-obiezione-di-coscienza-una-guida-sicura-offerta-dal-comilva/
che risulta chiaro e ben documentato in quanto seguendo il link COMILVA si possono leggere dati statistici che mi sembrano ben fondati e dettagliati sia per i farmaci in generale che per i vaccini.
Riguardo i farmaci in generale andrebbe anche detto che non costituiscono solo un problema per chi li assume ma per tutti in quanto, forse non e’ cosi’ divulgato, i principi attivi ed i loro metaboliti sono “inquinanti ambientali” rilasciati non solo dalle industrie che li producono ma anche da chi li assume e poi li rilascia nelle fogne (e di conseguenza in acque superficiali e falde acquifere) attraverso feci e urine http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0026265X07001476. Non credo che le analisi di routine prevedano la ricerca di tutti i principi attivi farmacologici e dei relativi metaboliti! Quindi c’e’ la probabilita’ che noi tutti assumiamo nanoquantita’ di farmaci pur non avendone bisogno, vogliamo alzare un polverone anche su questo o l’unica analisi importante non prevista riguarda la ricerca di ?nano?particelle?
Altro caso quello dei coloranti; siete sicuri che le analisi che si effettuano garantiscano la non tossicita’ dei reflui industriali (per non parlare del colore perso durante il lavaggio degli indumenti); una volta decolorato il refluo e’ scaricabile?
Come vede di problemi ambientali ce ne sono tanti, tutte le industrie producono inquinamento diretto e indiretto; ci fidiamo? Chiudiamo tutto e torniamo alla vita pastorale? Chiedere piu’ controlli e’ non solo lecito ma indispensabile; bisogna comunque e purtroppo scendere a compromessi (anche il dr Montanari dice che non si puo’ chiudere tutto) e perlomeno assicurarsi che le richieste abbiano basi scientifiche serie.
“Ci fidiamo illimitatamente del lavoro della Magistratura.”
Sono contenta che esista qualcosa di pubblico nel quale ha fiducia illimitata; sulla base di tale fiducia dovrebbe quindi considerare giusta l’archiviazione del processo contro l’ENEL (N.1338/2005 R.G.N.R.) ottenuta per inconsistenza scientifica delle analisi effettuate dalla dr.ssa Gatti che ovviamente ha lavorato insieme al marito.
“Se ha dubbi e domande sulla moralità o la sincerità del Dott. Montanari, non utilizzi questo forum per screditare, ma si rivolga direttamente a lui, se non le risponderà se ne faccia una ragione o segua le vie che meglio crede.”
Trovo insolito che il gestore di un sito dove si fa informazione non abbia interesse a capire se le fonti di informazione siano corrette o meno. Si sbraita contro Grillo, contro la Novartis, l’AIFA … che non rispondono ma al dr Montanari e’ concesso non rispondere anzi le domande vengono considerate come “mezzo per screditare”. Ma lei ha controllato le fonti che io cito e le ha per caso trovate fasulle? E’ necessario credere per “atti di fede”?
“Per quanto riguarda le sostanze cancerogene riscontrate nei vaccini, è già noto da tempo. Una ricercatrice americana ha pubblicato recentemente una “confessione”. Il link in Italia è attualmente disponibile solo su internet, tradotta, negli altri paesi è stata diffusa e pubblicata.”
Ovviamente il mio era un esempio di quanto su detto circa gli “atti di fede” verso XX e completa sfiducia verso YY. Io non ho analizzato alcun vaccino ma se lo dovessi fare seriamente non userei il SEM/EDS o ESEM/EDS in quanto la tecnica e’ del tutto inadeguata.
Tanto per continuare il mio tentativo di screditare, le pongo ancora una domanda (anche lei a quanto pare si puo’ avvalere del diritto di non rispondere e lo fa)
Lei e’ sicuro che in questa guerra alle nanoparticelle del dr Montanari non ci sia un conflitto di interessi?
Il dott insieme dichiara che solo lui e la consorte sono in grado trovare nanoparticelle in qualsiasi cosa, prova ne e’ il citato brevetto ParticleFree n. IT 1361674; ove si imponesse per legge di cercarle ovunque (alimenti, vaccini, acqua, aria …) quanto costerebbe lo scherzetto? L’ultima quotazione per l’analisi di un campione di farina (dichiarata dal dr non significativa), ottenuta qualche anno fa da una poveraccia preoccupata per la nipotina era di 1500 Euro + IVA scontata a 1200 +IVA (ovviamente ho le prove, notizia importante per il dottore che cerca di sfilarmi notizie in modo subdolo quando le puo’ avere direttamente). Ho ben capito che il dott non e’ tenuto a rispondere ma tempo fa gli posi la stessa domanda ottenendo la solita non risposta. La quotazione per l’analisi di biopsie per i reduci dai Balcani, in data precedente, era molto piu’ bassa (600 Euro) sempre scontata ma solo per chi veniva mandato dall’Osservatorio Militare che dal nome sembra un Ente Pubblico ma non lo e’.
Mi spiace continuare ad infastidirla ma finche’ mi dara’ spazio, e di questo continuo a ringraziare, io continuero’ nella mia azione che lei considera denigratoria perche’ anche questa e’ informazione; chi legge puo’ controllare se quanto dico corrisponde al vero o no mentre non mi pare che ci siano le stesse condizioni per le affermazioni del dottore che ribadisco, con la sua approvazione, puo’ pretendere “atti di fede”
Carissima dottoressa, saremo sempre lieti di ospitare i suoi commenti. Come già le ho detto, noi non censuriamo ed amiamo il contraddittorio. Le informazioni raccolte dalla testimonianza del dottor Montanari sono state da noi pubblicate, la sua versione dei fatti è chiara e messa nero su bianco sulle pagine di NapoliTime. Altra cosa è pensare che attraverso noi ci possa essere un confronto tra lei e il dottor Montanari. A dire il vero ci piacerebbe e ci interesserebbe, dal punto di vista giornalistico, ovviamente. Per ora noi ci limitiamo a registrare e rendere pubbliche le sue osservazioni. Il nostro obiettivo, non è sposare una tesi ma di sollevare una questione o tante domande: siamo tutti correttamente informati sulla questione Vaccini? è disponibile all’utenza una informazione completa? come può un cittadino decidere volontariamente, se può, di non vaccinarsi? Si informa l’utenza del rischio connesso all’uso dei vaccini? e tante altre domande che nascono spontanee da una lettura della nostra inchiesta. Questo perchè non facciamo alcun atto di fede. Nemmeno nei confronti di quanto il Ministero della Salute comunica ai cittadini.
Cordialità
Grazie, lei mi sembra un bel po’ piu’ neutrale (come e’ giusto che sia per un giornalista) del suo collega.
A prescindere dalla valenza scientifica dell’intervistato, trovo comunque non proprio corretto affrontare la tematica
“siamo tutti correttamente informati sulla questione Vaccini? è disponibile all’utenza una informazione completa? come può un cittadino decidere volontariamente, se può, di non vaccinarsi? Si informa l’utenza del rischio connesso all’uso dei vaccini?”
con 2 articoli in cui si afferma che le nanoparticelle sono responsabili dei danni da vaccino. Ribadisco che non ho alcuna esperienza sui vaccini ma non credo che possa essere cosi’; ad esempio il suo collega parla di una “confessione” da parte di una ricercatrice americana circa la presenza di sostanze cancerogene nei vaccini, sarebbe opportuno mettere il link citato; sicuramente ci sono tanti esperti di vaccini che hanno teorie sia pro che contro, perche’ non consultarli?
Sposando la tesi del dottor Montanari ossia che tutte le malattie dipendono dalle nanoparticelle vogliamo sostituire a “piove governo ladro” “piove nanoparticelle assassine”?
Grazie ancora
Quello che si scrive nei commenti agli articoli non lo possiamo considerare informazione, ma scambio di idee e contraddittorio che segue uno sviluppo dettato dal botta e risposta. Bene. A non avere esperienza sui vaccini siamo in due, e i due articoli cui lei fa riferimento non affermano nulla, bensì sono le persone intervistate da NT ad affermare qualcosa. Se avessimo voluto fornire ai nostri lettori la visione del mondo che i vaccini sono sempre efficaci e soprattutto sicuri, quale sarebbe stata la novità nella informazione data? Abbiamo, e lo ribadisco, dato voce a chi ha dati scientifici, fino a prova contraria -ma non spetta ad un giornale verificare tecnicamente l’affidabilità della ricerca ne dare bollini blu- e l’intervistato afferma che i vaccini non sono sicuri visto che risultano contaminati in 21 casi su 2. Ed ecco, è qui che si inserisce il commento del mio collega. Non saremo noi a verificare se i dati sono corretti, si è aperta un’indagine della magistratura. Non possiamo far altro che confidare nell’azione di chi è preposto a verificare che non vi siano state “leggerezze” nella produzione dei vaccini. Quindi mi ripeto, non abbiamo “sposato” nessuno, ne idee ne persone.
Cordialità
“Se avessimo voluto fornire ai nostri lettori la visione del mondo che i vaccini sono sempre efficaci e soprattutto sicuri, quale sarebbe stata la novità nella informazione data?”
non corrisponde a quello che ho scritto; se controlla, nel commento precedente proponevo un confronto tra esperti “pro e contro” e un link alla confessione della ricercatrice americana (… il suo collega parla di una “confessione” da parte di una ricercatrice americana circa la presenza di sostanze cancerogene nei vaccini, sarebbe opportuno mettere il link citato; sicuramente ci sono tanti esperti di vaccini che hanno teorie sia pro che contro, perche’ non consultarli? …)
A proposito di articoli secondo me ben strutturati, ho letto il vostro http://www.napolitime.it/2012/11/inchiesta-vaccini-ed-obiezione-di-coscienza-una-guida-sicura-offerta-dal-comilva/
che risulta chiaro e ben documentato in quanto seguendo il link COMILVA si possono leggere dati statistici che mi sembrano ben fondati e dettagliati sia per i farmaci in generale che per i vaccini.
Riguardo i farmaci in generale andrebbe anche detto che non costituiscono solo un problema per chi li assume ma per tutti in quanto, forse non e’ cosi’ divulgato, i principi attivi ed i loro metaboliti sono “inquinanti ambientali” rilasciati non solo dalle industrie che li producono ma anche da chi li assume e poi li rilascia nelle fogne (e di conseguenza in acque superficiali e falde acquifere) attraverso feci e urine http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0026265X07001476. Non credo che le analisi di routine prevedano la ricerca di tutti i principi attivi farmacologici e dei relativi metaboliti! Quindi c’e’ la probabilita’ che noi tutti assumiamo nanoquantita’ di farmaci pur non avendone bisogno, vogliamo alzare un polverone anche su questo o l’unica analisi importante non prevista riguarda la ricerca di ?nano?particelle?
Altro caso quello dei coloranti; siete sicuri che le analisi che si effettuano garantiscano la non tossicita’ dei reflui industriali (per non parlare del colore perso durante il lavaggio degli indumenti); una volta decolorato il refluo e’ scaricabile?
Come vede di problemi ambientali ce ne sono tanti, tutte le industrie producono inquinamento diretto e indiretto; ci fidiamo? Chiudiamo tutto e torniamo alla vita pastorale? Chiedere piu’ controlli e’ non solo lecito ma indispensabile; bisogna comunque e purtroppo scendere a compromessi (anche il dr Montanari dice che non si puo’ chiudere tutto) e perlomeno assicurarsi che le richieste abbiano basi scientifiche serie.
“Ci fidiamo illimitatamente del lavoro della Magistratura.”
Sono contenta che esista qualcosa di pubblico nel quale ha fiducia illimitata; sulla base di tale fiducia dovrebbe quindi considerare giusta l’archiviazione del processo contro l’ENEL (N.1338/2005 R.G.N.R.) ottenuta per inconsistenza scientifica delle analisi effettuate dalla dr.ssa Gatti che ovviamente ha lavorato insieme al marito.
“Se ha dubbi e domande sulla moralità o la sincerità del Dott. Montanari, non utilizzi questo forum per screditare, ma si rivolga direttamente a lui, se non le risponderà se ne faccia una ragione o segua le vie che meglio crede.”
Trovo insolito che il gestore di un sito dove si fa informazione non abbia interesse a capire se le fonti di informazione siano corrette o meno. Si sbraita contro Grillo, contro la Novartis, l’AIFA … che non rispondono ma al dr Montanari e’ concesso non rispondere anzi le domande vengono considerate come “mezzo per screditare”. Ma lei ha controllato le fonti che io cito e le ha per caso trovate fasulle? E’ necessario credere per “atti di fede”?
“Per quanto riguarda le sostanze cancerogene riscontrate nei vaccini, è già noto da tempo. Una ricercatrice americana ha pubblicato recentemente una “confessione”. Il link in Italia è attualmente disponibile solo su internet, tradotta, negli altri paesi è stata diffusa e pubblicata.”
Ovviamente il mio era un esempio di quanto su detto circa gli “atti di fede” verso XX e completa sfiducia verso YY. Io non ho analizzato alcun vaccino ma se lo dovessi fare seriamente non userei il SEM/EDS o ESEM/EDS in quanto la tecnica e’ del tutto inadeguata.
Tanto per continuare il mio tentativo di screditare, le pongo ancora una domanda (anche lei a quanto pare si puo’ avvalere del diritto di non rispondere e lo fa)
Lei e’ sicuro che in questa guerra alle nanoparticelle del dr Montanari non ci sia un conflitto di interessi?
Il dott insieme dichiara che solo lui e la consorte sono in grado trovare nanoparticelle in qualsiasi cosa, prova ne e’ il citato brevetto ParticleFree n. IT 1361674; ove si imponesse per legge di cercarle ovunque (alimenti, vaccini, acqua, aria …) quanto costerebbe lo scherzetto? L’ultima quotazione per l’analisi di un campione di farina (dichiarata dal dr non significativa), ottenuta qualche anno fa da una poveraccia preoccupata per la nipotina era di 1500 Euro + IVA scontata a 1200 +IVA (ovviamente ho le prove, notizia importante per il dottore che cerca di sfilarmi notizie in modo subdolo quando le puo’ avere direttamente). Ho ben capito che il dott non e’ tenuto a rispondere ma tempo fa gli posi la stessa domanda ottenendo la solita non risposta. La quotazione per l’analisi di biopsie per i reduci dai Balcani, in data precedente, era molto piu’ bassa (600 Euro) sempre scontata ma solo per chi veniva mandato dall’Osservatorio Militare che dal nome sembra un Ente Pubblico ma non lo e’.
Mi spiace continuare ad infastidirla ma finche’ mi dara’ spazio, e di questo continuo a ringraziare, io continuero’ nella mia azione che lei considera denigratoria perche’ anche questa e’ informazione; chi legge puo’ controllare se quanto dico corrisponde al vero o no mentre non mi pare che ci siano le stesse condizioni per le affermazioni del dottore che ribadisco, con la sua approvazione, puo’ pretendere “atti di fede”
Carissima dottoressa, saremo sempre lieti di ospitare i suoi commenti. Come già le ho detto, noi non censuriamo ed amiamo il contraddittorio. Le informazioni raccolte dalla testimonianza del dottor Montanari sono state da noi pubblicate, la sua versione dei fatti è chiara e messa nero su bianco sulle pagine di NapoliTime. Altra cosa è pensare che attraverso noi ci possa essere un confronto tra lei e il dottor Montanari. A dire il vero ci piacerebbe e ci interesserebbe, dal punto di vista giornalistico, ovviamente. Per ora noi ci limitiamo a registrare e rendere pubbliche le sue osservazioni. Il nostro obiettivo, non è sposare una tesi ma di sollevare una questione o tante domande: siamo tutti correttamente informati sulla questione Vaccini? è disponibile all’utenza una informazione completa? come può un cittadino decidere volontariamente, se può, di non vaccinarsi? Si informa l’utenza del rischio connesso all’uso dei vaccini? e tante altre domande che nascono spontanee da una lettura della nostra inchiesta. Questo perchè non facciamo alcun atto di fede. Nemmeno nei confronti di quanto il Ministero della Salute comunica ai cittadini.
Cordialità
Grazie, lei mi sembra un bel po’ piu’ neutrale (come e’ giusto che sia per un giornalista) del suo collega.
A prescindere dalla valenza scientifica dell’intervistato, trovo comunque non proprio corretto affrontare la tematica
“siamo tutti correttamente informati sulla questione Vaccini? è disponibile all’utenza una informazione completa? come può un cittadino decidere volontariamente, se può, di non vaccinarsi? Si informa l’utenza del rischio connesso all’uso dei vaccini?”
con 2 articoli in cui si afferma che le nanoparticelle sono responsabili dei danni da vaccino. Ribadisco che non ho alcuna esperienza sui vaccini ma non credo che possa essere cosi’; ad esempio il suo collega parla di una “confessione” da parte di una ricercatrice americana circa la presenza di sostanze cancerogene nei vaccini, sarebbe opportuno mettere il link citato; sicuramente ci sono tanti esperti di vaccini che hanno teorie sia pro che contro, perche’ non consultarli?
Sposando la tesi del dottor Montanari ossia che tutte le malattie dipendono dalle nanoparticelle vogliamo sostituire a “piove governo ladro” “piove nanoparticelle assassine”?
Grazie ancora
Quello che si scrive nei commenti agli articoli non lo possiamo considerare informazione, ma scambio di idee e contraddittorio che segue uno sviluppo dettato dal botta e risposta. Bene. A non avere esperienza sui vaccini siamo in due, e i due articoli cui lei fa riferimento non affermano nulla, bensì sono le persone intervistate da NT ad affermare qualcosa. Se avessimo voluto fornire ai nostri lettori la visione del mondo che i vaccini sono sempre efficaci e soprattutto sicuri, quale sarebbe stata la novità nella informazione data? Abbiamo, e lo ribadisco, dato voce a chi ha dati scientifici, fino a prova contraria -ma non spetta ad un giornale verificare tecnicamente l’affidabilità della ricerca ne dare bollini blu- e l’intervistato afferma che i vaccini non sono sicuri visto che risultano contaminati in 21 casi su 2. Ed ecco, è qui che si inserisce il commento del mio collega. Non saremo noi a verificare se i dati sono corretti, si è aperta un’indagine della magistratura. Non possiamo far altro che confidare nell’azione di chi è preposto a verificare che non vi siano state “leggerezze” nella produzione dei vaccini. Quindi mi ripeto, non abbiamo “sposato” nessuno, ne idee ne persone.
Cordialità
“Se avessimo voluto fornire ai nostri lettori la visione del mondo che i vaccini sono sempre efficaci e soprattutto sicuri, quale sarebbe stata la novità nella informazione data?”
non corrisponde a quello che ho scritto; se controlla, nel commento precedente proponevo un confronto tra esperti “pro e contro” e un link alla confessione della ricercatrice americana (… il suo collega parla di una “confessione” da parte di una ricercatrice americana circa la presenza di sostanze cancerogene nei vaccini, sarebbe opportuno mettere il link citato; sicuramente ci sono tanti esperti di vaccini che hanno teorie sia pro che contro, perche’ non consultarli? …)
A proposito di articoli secondo me ben strutturati, ho letto il vostro http://www.napolitime.it/2012/11/inchiesta-vaccini-ed-obiezione-di-coscienza-una-guida-sicura-offerta-dal-comilva/
che risulta chiaro e ben documentato in quanto seguendo il link COMILVA si possono leggere dati statistici che mi sembrano ben fondati e dettagliati sia per i farmaci in generale che per i vaccini.
Riguardo i farmaci in generale andrebbe anche detto che non costituiscono solo un problema per chi li assume ma per tutti in quanto, forse non e’ cosi’ divulgato, i principi attivi ed i loro metaboliti sono “inquinanti ambientali” rilasciati non solo dalle industrie che li producono ma anche da chi li assume e poi li rilascia nelle fogne (e di conseguenza in acque superficiali e falde acquifere) attraverso feci e urine http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0026265X07001476. Non credo che le analisi di routine prevedano la ricerca di tutti i principi attivi farmacologici e dei relativi metaboliti! Quindi c’e’ la probabilita’ che noi tutti assumiamo nanoquantita’ di farmaci pur non avendone bisogno, vogliamo alzare un polverone anche su questo o l’unica analisi importante non prevista riguarda la ricerca di ?nano?particelle?
Altro caso quello dei coloranti; siete sicuri che le analisi che si effettuano garantiscano la non tossicita’ dei reflui industriali (per non parlare del colore perso durante il lavaggio degli indumenti); una volta decolorato il refluo e’ scaricabile?
Come vede di problemi ambientali ce ne sono tanti, tutte le industrie producono inquinamento diretto e indiretto; ci fidiamo? Chiudiamo tutto e torniamo alla vita pastorale? Chiedere piu’ controlli e’ non solo lecito ma indispensabile; bisogna comunque e purtroppo scendere a compromessi (anche il dr Montanari dice che non si puo’ chiudere tutto) e perlomeno assicurarsi che le richieste abbiano basi scientifiche serie.