Attraverso la nostra inchiesta sulla pericolosità dei vaccini, sono emerse molte informazioni su i potenziali danni causati dagli stessi, soprattutto a bambini, persone con un sistema immunitario non maturo, non pronto.
Abbiamo dato voce a tantissime persone danneggiate, ricercatori, medici, associazioni e genitori. Ma è mancata la politica, non per nostra volontà sia ben chiaro, ma per una totale assenza di risposte da parte del Governo centrale e locale: il Ministero della Salute non ha risposto alle nostre domande, raccolte con l’aiuto di genitori preoccupati, ricercatori e associazioni. E nemmeno Caldoro, Presidente della Regione Campania, figura politica che potrebbe in autonomia legiferare circa la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale, lo ha fatto.
Attualmente, l’unica Regione italiana dove è stata sospesa l’obbligatorietà vaccinale è il Veneto, grazie all’opera politica dell’allora Assessore alla Sanità Flavio Tosi (Lega Nord), attuale Sindaco di Verona. Ma anche altre regioni si sono mosse più o meno sulla stessa strada, attraverso il “dissenso informato”: Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo e Sardegna. E la Campania?
A che punto è la nostra Regione? Rosa D’Amelio, nata a Lioni (AV), laureata, insegnante. Dal 29/03/2010 Consigliere della Regione Campania (Lista di elezione: PD) e componente della quinta commissione Sanità e Sicurezza Sociale, sembra ben disposta ad approfondire l’argomento. Unico timore della Consigliera D’Amelio è che, legiferando a favore della sospensione vaccinale, “lo stato sociale più debole, quello meno abituato a informarsi, possa tralasciare definitivamente le vaccinazioni creando un potenziale problema di sicurezza sanitaria sul territorio campano”.
In realtà dalla nostra inchiesta è emerso, in riferimento al discusso e pericoloso vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia), “fortemente consigliato” dai medici, ma non obbligatorio, che alcune Regioni d’Italia come la Basilicata, la Sicilia, la Puglia e il Veneto (in questo caso nonostante la sospensione dell’obbligatorietà vaccinale) risultano avere una copertura vaccinale dell’80% della popolazione, mentre in Campania già si supera appena il 50%.
Insomma, se quasi tutta l’Italia si muove nella direzione del dissenso informato o della sospensione dell’obbligatorietà vaccinale, non sarà certamente la Campania, mantenendo l’obbligatorietà, a trattenere l’espansione di eventuali epidemie sul territorio, sempre che si riesca a dimostrare che ciò sia un reale pericolo. E in ogni caso, c’è sempre da chiarire ai cittadini l’anticostituzionalità di una Norma che vede i cittadini italiani trattati in maniera diversa da Regione a Regione e che obbliga gli stessi a correre un potenziale rischio per la propria salute e quella dei propri figli.
Infatti l’Art. 32 della Costituzione recita così: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” In parole povere: lo Stato, per disposizione di Legge, obbliga il popolo a vaccinarsi, ma il vaccino deve essere assolutamente sicuro e non potenzialmente pericoloso, altrimenti è anticostituzionale. E la dimostrazione palese che i vaccini sono potenzialmente dannosi, la fornisce l’emanazione di una Legge dello Stato, la 210/92, che indennizza appunto i danneggiati da vaccino.
“E’ un argomento complesso” afferma la Consigliera D’Amelio. È vero, ma deve essere affrontato dalla politica italiana, e lì dove è latitante il Governo centrale, deve farsene carico quello locale.
La Consigliera D’Amelio infine, una volta raccolte tutte le informazioni, garantisce che sarà affrontato l’argomento in Sede regionale e di essere in ogni caso “ben disposta per legiferare, almeno verso il miglioramento delle informazioni sulle controindicazioni vaccinali, ed eventualmente un metodo informativo a disposizione dei cittadini che volessero ricevere risposte più approfondite in tal senso”. Condivide infatti con noi che, in questo campo, l’informazione è inesistente, soprattutto da parte del Ministero della Salute e delle sedi vaccinali.