Il 13 dicembre la FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), ha divulgato l’indagine condotta sui risultati ottenuti dalle Aziende sanitarie e ospedaliere nella ricontrattazione della fornitura di beni e servizi; il resoconto porta ad una deduzione ovvia: i tagli alla sanità imposti con la spending review sono irrealizzabili.
La spending review prevede un taglio del 5% per i contratti di fornitura, come mensa, servizi di lavanderia, dispositivi medici e tecnologici;nei giorni prossimi è prevista l’approvazione della revisione della legge di stabilità e i tagli imposti passeranno dal 5% al 10%.
Nella realtà, le ASL e gli Ospedali, non riusciranno a raggiungere l’obbiettivo imposto; il risparmio realizzato al momento è di appena il 2% nonostante la ricontrattazione di tutte le forniture.
Il punto: per un minor finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale, a fronte del rientro della spesa su forniture sanitarie, si prevedono tagli nel 95% dei casi per i servizi offerti ai cittadini.
Il presidente della FIASO Giovanni Monchiero, evidenzia che “purtroppo i primi segnali non sono positivi”, commentando i risultati dell’indagine svolta sul 20% tra ASL e Ospedali: “Molte Aziende si vedono già costrette a tagliare su altri fattori produttivi, come ad esempio il personale, oltre a quei servizi territoriali dove è più facile intervenire, come l’assistenza domiciliare o quella agli anziani nelle case di riposo”.
La FIASO pone l’accento sul dato che i fornitori quest’anno hanno concesso sconti per solo il 2% e nel 2013 si preannuncia uno sconto pari solo al 2,6%, ben lontano dall’obbligo previsto dalla legge di stabilità in fase di approvazione per il 10%, un vero “flop”.
Il presidente della FIASO Monchiero, spiega che “un po’ da tutta Italia arrivano segnali inquietanti, regioni virtuose incluse”.
Alcuni casi noti in Italia “di un sistema che inizia un po’ ovunque a scricchiolare”:
– Ospedale Molinetti di Torino, nel quale i farmaci sono concessi con il contagocce;
– Ospedale di Tivoli, in cui è stata ridotta la distribuzione di latte e acqua ai ricoverati;
– all’Ospedale di Rimini è stato sospeso il servizio di dialisi notturno, terapia utilizzata dai nefropatici che di giorno svolgono una vita normale, compreso lavorare;
– alcune ASL del Lazio hanno comunicato che le soluzioni nutrizionali per i pazienti nutriti artificialmente a domicilio non potranno più essere fornite in numero sufficiente;
– nella virtuosa ASL toscana di Firenze, dal 10 dicembre sono garantiti solo interventi chirurgici urgenti e quelli oncologici.
Il presidente Monchiero, propone di utilizzare “tecniche – per la spending review – sostenibile e realizzabile”; per la FIASO è palese che “l’attuale criterio basato sul prezzo più basso, rischia di sacrificare la qualità alla logica del risparmio a tutti i costi”.