Si è svolta Martedì 19 Febbraio l’annunciata giornata di apertura per i non vedenti della Cappella San Severo.
Un evento voluto con forza dal direttore Fabrizio Masucci, insieme alla UIC Unione Ciechi di Napoli e l’UNIVOC, i volontari pro ciechi. La visita, a cui bisognava prenotarsi, prevedeva una descrizione della Cappella e dell’originale figura del Principe di San Severo, seguita dal percorso tattile con l’esplorazione del bassorilievo della Pudicizia e del Disinganno, per giungere alla parte più emozionante, toccare, con l’aiuto di guide non vedenti, il Cristo Velato, il capolavoro di Giuseppe Sammartino.
Al termine della esperienza tattile, un attore, nei panni dello scultore, recitava un monologo, in cui i tormenti dell’artista erano rappresentati con rara efficacia. Una brochure in braille ed un CD con le descrizioni delle opere toccate, completava la visita. Immessi in questo percorso, i non vedenti, avevano l’opportunità di godere appieno la Cappella e le sue opere.
L’obiettivo dell’incontro era quello di far percepire l’emozione che il bello di quei capolavori trasmette. Le mani curiose dei giovani studenti del Colosimo, le mani tremanti dei sordo – ciechi , le mani ansiose di vedere, le mani attente a cogliere ogni sfumatura, tutte hanno percorso il volto ed il corpo abbandonato, coperto dal lenzuolo ricamato, che avvolgeva il Cristo in mille pieghe. Molti, al termine dell’esperienza erano ancora emozionati e le parole non riuscivano a descrivere le sensazioni provate.
Il clima in cui la visita si è svolta è stato eccezionale: dalla direzione agli addetti alla vigilanza, alle guide vedenti e non vedenti, agli attori, alla responsabile della comunicazione, ai visitatori, tutti si sono sentiti parte di un evento eccezionale, in cui un capolavoro si svelava a chi non poteva vederlo. L’esperienza, se pur faticosa, merita di essere riproposta, per farla diventare un appuntamento stabile, per una nuova opportunità di turismo a Napoli.