La paura di vivere come in un racconto di un libro Harmony

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Passion Time, lettera alla redazione

Vi seguo e visto che parlate di tutto non c’ho pensato più e l’ho fatto, vi ho scritto anche io evitando di finire in un bar a mangiare tramezzini, almeno per una volta. C’è un Lui, il postino. E ci sono io, segretaria di un commercialista che ogni giorno lo aspetta sognante. E si vede. Poi capita l’inimmaginabile, anche per me che sono una che vive di libri Harmony. Consegnando la posta, Lui, mi lascia per sbaglio due cartoline del vicino così, appena me ne accorgo, lo rincorro per le scale del palazzo, lo chiamo, lui mi aspetta ed appena gli sono abbastanza vicino mi afferra e mi bacia. Un bacio appassionato che contraccambio sentendomi una delle protagoniste dei miei libri preferiti.

La nostra storia è iniziata così ed a suon di baci rubati sul pianerottolo, non siamo mai andati oltre, non siamo neanche mai usciti insieme, ho iniziato ad aspettarlo, a desiderarlo, e credo di essermi innamorata.

Poco tempo fa ho scoperto che è sposato con due figli, mentre a me aveva detto di essere single.

Una storia come mille mi direte, ma c’è un seguito e quando lo affronto chiedendo perché mi aveva mentito sul suo stato, Lui, con un candore disarmante mi risponde: “Che importa ormai, io voglio lasciare mia moglie e stare con te”.

Sentendo queste parole sono scappata e sto vivendo malissimo. Da 20 giorni non vado in ufficio fingendo di essere malata, la bulimia è di nuovo padrona della mia esistenza, ho anche interrotto le cure a base di psicofarmaci che mi avevano dato per questo disturbo e la dieta, che con tanti sacrifici ho fatto per 6 mesi; ero dimagrita 4 chili ed ora ne ho ripresi 9. Ho ricominciato a fumare e smesso di andare in palestra. Ecco, ho rovinato tutto ed ora sono qui, in fuga dalla mia vita e da un amore neanche mai vissuto e sto in bilico tra i dubbi. Ma cosa posso fare? E se non fosse amore, ma solo un’infatuazione? Ma poi, un uomo che dopo un mese vuole lasciare la famiglia per una che a malapena conosce, ma che persona è? Io non mi fido e di nuovo, come tante volte ho fatto nella vita, mi distruggo senza neanche aver goduto di un attimo di gioia.

Ciao appassionata di libri Harmony,

questo che stai vivendo è il tuo romanzo d’amore, con tutti i retroscena gli intrighi e i desideri nascosti e inespressi come raccontato in ogni storia love che tanto ami leggere. Quando inizio un libro che tanto mi appassiona, sono capace di leggerlo tutto d’un fiato, con la testa sotto le coperte e la lucina del telefono per illuminare le pagine fino a notte fonda, ma proprio non so staccarmi e sai perché? Voglio arrivare alla fine del libro, voglio scoprire il finale e cercare quel lieto fine che ti rassicura dopo ore di lettura col cuore in gola, tanta è la sensazione di essere lì vicino a quei personaggi che prendono vita e colore nella mia mente. Ma non tutti i libri hanno un lieto fine, o almeno quello sperato, avvolte il finale è quello meno atteso, quello che fa piangere e pensare, ma perché?

Eppure quella storia ti riempe di una emozione viva, per tutto il trascorso delle vite di quei pseudo attori fantastici, che vivono tra le righe dei fogli di carta di un libro. Non si può scappare da se stesse, per quanto sia difficile affrontare la vita, le paure e le conseguenze delle proprie azioni, siamo noi che scriviamo il nostro romanzo e il nostro destino e per quante persone si possono incrociare sulla nostra strada, la scelta di interagire con esse è sempre e solo nostra. La nostra vita dipende solo da come scegliamo di essere, come persone, come individui nella società, quali valori vogliamo rappresentare, se di integrità morale e rispetto per il prossimo e se stessi, oppure vivere giorno per giorno indifferenti e menefreghisti del mondo e delle persone che lo compongono.

Credo anche che in ogni gesto il giusto sia nel mezzo, che non tutto sia o bianco o nero, perché è nei colori dell’arcobaleno che si scopre che molte cose che ci sembrano giuste in realtà ci fanno soffrire e che anche ciò che per principio sembra sbagliato può rivelarsi la cosa più bella che ci sia mai capitata. Devi assolutamente leggere il tuo libro senza più chiuderlo e nasconderlo sotto la montagna di libri che già hai letto e di cui conosci il lieto fine. Devi scoprire il tuo, forse non sarà come credi, non lo è mai in fondo, la vita non ti avvisa mai, non dice quali progetti o sofferenze o gioie ha in serbo per te, ma sa che la vivrai e farai tesoro anche di tutte le lacrime, delle delusioni e di quei sorrisi che inaspettatamente ti hanno illuminato il volto. Ogni donna ha nell’animo una vena romantica che fa desiderare di vivere una favola d’amore, con la musica dei violini che risuonano nelle orecchie, parole dolci sussurrate al chiaror di luna e fiori regalati come simbolo di fedeltà.

Spesso è questo desiderio che ci fa innamorare dell’amore, idealizzando chi invece è solo un uomo. Ma non vuol dire che quest’uomo sia sbagliato, perché nessuna persona è mai veramente buona o cattiva, o si comporta in modo giusto o scorretto sempre in ogni momento della vita. La vita ci cambia e ci modella a seconda delle situazioni in cui ci troviamo, fa commettere errori a chi ha sempre dimostrato correttezza e rispetto e ci sorprende quando i “cattivi” si dimostrano compassionevoli e di animo nobile. Insomma il tuo postino non sarà perfetto, ma non potrai mai scoprirlo se non lo vivi perché l’amore implica innamorarsi non della persona giusta, ma di chi è quello che è, nel bene e nel male, ma che ci attrae con tutta la forza della mente del corpo e dell’anima e ci fa desiderare di morire quando non si può tenere tra le braccia.

Vivi la vita, non temere di soffrire, anche lo strazio fa bene, se ben metabolizzato può renderci persone più sensibili alle sofferenze altrui e più disponibili ad aiutare il prossimo e poi ci rende persone che hanno qualcosa da raccontare. Il mio consiglio per la bulimia è quella di rivolgerti ad un medico di cui ti fidi, senza vergognarti di raccontare il regresso che stai affrontando, ma anche quello di iscriverti in un gruppo di volontari, magari in ospedale. Sotto il nostro naso c’è sempre chi sta peggio e ha bisogno del nostro aiuto, ma senza saperlo può essere questa persona ad aiutare noi.

 

 

 

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