L’accorato appello di Padre Maurizio Patriciello per fermare la devastazione di un territorio che sta mietendo tante vittime innocenti

Maurizio Patriciello28 agosto – Tonia De Sena, sei anni, è l’ultima vittima, in ordine di tempo, dell’avvelenamento dei nostri territori perpetrati dalla camorra, nella cosiddetta Terra dei Fuochi, tra Giugliano, Caivano, Villaricca ed Acerra.

Sono anni che il parroco si batte in difesa dei territori a Nord di Napoli, dove si registrano livelli altissimi di avvelenamento dei campi di coltura per lo sversamento illegale di rifiuti tossici che nottetempo sono dati alle fiamme. Parallelamente in queste terre si registra un aumento esponenziale di morti per tumori e leucemia. E’ una strage silenziosa.

Tonia è morta di cancro ad Acerra. Una vittima innocente del disastro ambientale al quale sino ad oggi lo Stato non è riuscito a porre un freno, spesso negando anche la correlazione tra morti per cancro ed avvelenamento dei suoli. L’ennesima vittima, che però non deve passare sotto silenzio.

Ed è il parroco a levare, anche tramite i social network, alto il suo grido di dolore con un accorato appello.

Rivolgendosi a tutte le mamme, scrive: “Voi che sentite per i figli un amore senza limiti; voi che vi trasformate in leonesse per difenderli da chi gli vuole male; voi che con loro vi fondete fino a diventare una cosa sola; voi che conoscete che cos’è la solidarietà, fatevi accanto a Pina e a Rino, i genitori di Tonia, la bimba di sei anni morta ad Acerra di tumore. Dite loro che Tonia è anche vostra figlia. Tonia si aggiunge alla lunga lista dei bambini morti di cancro in questa nostra terra che Dio ha benedetto e i criminali hanno voluto maledire. Vogliamo ricordare qualche nome: Mesia, 4 anni, Francesco, 9 anni, Domenico, 8 anni, Riccardo 2 anni… Mamme, scendete in campo. Il futuro dipende anche da voi. Dalle vostre lotte. Dalla vostra indignazione. Dal vostro diritto di vivere felici. Per il bene di coloro cui volete bene, occorre coinvolgere tutti. Medici e politici. Industriali e contadini. Polizia e giornalisti. Preti e non credenti. Ignavi e coraggiosi. Delinquenti e persone oneste. Stiamo tutti su una barca fatiscente in mezzo a un mare tempestoso, ma ancora c’è chi continua a dire che abbiamo il vento in poppa e si procede a gonfie vele… Bugiardi!”

Il 20 agosto scorso Don Maurizio scrive: “È una vera ecatombe. E chi lo nega lo fa in cattiva fede. Non ci è amico. Non ci vuole bene. A Cardito, ieri,  è morta Mariella. Aveva solo 28 anni. La leucemia se l’è portata via. A Caivano, questa sera, martedì 20 agosto,  ho benedetto la salma di una mamma cinquantenne. Aveva sette figli. Il tumore l’ ha letteralmente rapita nel giro di poche settimane. È una vera ecatombe. Nelle province di Napoli e Caserta il cancro ci sta distruggendo. I rifiuti industriali, altamente tossici, interrati o dati alle fiamme nelle nostre campagne, stanno distruggendo un popolo. Non capisco come facciano tanti genitori a non alzare alta la loro voce. Non capisco come facciano i nostri politici a continuare a fare i finti tonti. Lo Stato italiano, verso di noi, si sta dimostrando non padre ma patrigno arcigno. Ci ha abbandonati nelle mani di delinquenti senza scrupoli. Camorra, industriali criminali e politici corrotti, collusi o ignavi hanno fatto un patto scellerato. Sulla pelle delle povera gente. Occorre svegliarsi. Immediatamente. Prima che sia troppo tardi. Occorre inventare nuove strategie. Occorre che tutti si diano da fare. Tutti. Per amore di se stessi. Dei loro figli. Della povera gente. Per amore di questa nostra terra maltrattata. Inquinata. Avvelenata”.

Ed ancora, lancia la campagna “CARTOLINE DA TERRA DEI FUOCHI E DEI VELENI”. Una cartolina che fotografi la situazione, da mandare a tutti i potenti del mondo.

“Tante persone, anche da lontano, mi hanno detto di voler dare un contributo per le tante spese che sosteniamo”. – Scrive su Facebook Don Maurizio – “Ringrazio tutti. Chiedo a chi volesse dare un aiuto di scrivermi in privato per avere delucidazioni a riguardo. Ancora grazie. Di tutto rispondo io personalmente”.

Diamo voce a quella che è una battaglia per la vita, questa è una battaglia di tutti.

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