Berlusconi e Legge Severino. La Cassazione adotta una linea “morbida” per il reato di concussione

WCENTER 0XLFDBTAKH                Ruby (Karima El Mahrouk) in vestito azzurro alla festa per i 5 anni della discoteca Albikokka di Genova nella notte tra l'11 e il 12 novembre 2010. ANSA / LUCA ZENNARORoma, 25 ottobre – Ieri sera, le sezioni unite penali della Cassazione, hanno annunciato il loro no alla linea dura sul reato di concussione previsto dalla legge Severino. Di conseguenza, quando la pressione “non è irresistibile”, il reato deve essere punito con pene più lievi e senza pena accessoria, distinguendo quindi l’induzione indebita dalla concussione per costrizione.

Questo potrebbe tradursi in una pena più lieve per il Cavaliere, non nel processo Mediaset di cui abbiamo parlato più volte e nemmeno in quello per corruzione ai danni di De Gregorio, ma nel processo Ruby. Berlusconi infatti in quest’ultimo processo è accusato oltre che di induzione alla prostituzione minorile, anche di concussione. Per quest’ultimo reato, i suoi legali, avvantaggiandosi di questa pronuncia della Corte, potrebbero richiedere una pena più mite.

La Severino commenta così l’interpretazione della Corte: “Per quel che si può comprendere da una massima così stringata, la Cassazione ha ribadito la continuità tra vecchia e nuova fattispecie del reato di concussione”.

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