Era dal 1989 con Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore, che la Hollywood Foreing Press Association non consegnava un premio all’Italia.
Un emozionatissimo Paolo Sorrentino, riceve tra scrosci di applausi e ovazioni della critica, il Golden Globe per il suo film La grande bellezza, con protagonista Toni Servillo nei panni del giornalista mondano Jep Gambardella.
“Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma Bellissimo” commenta il regista. Una serata speciale, nonché storica, quella della kermesse hollywoodiana, in cui il mondo cinematografico si innamora di quegli scorci ben definiti della Roma modaiola e altezzosa, fatta di lusso e feste ma immancabilmente della decadenza umana, che contrasta inspiegabilmente con la bellezza sublime della sua arte e della sua storia, nonché delle richieste dell’anima.
La fotografia è nitida e poetica, allo stesso modo della critica sociale di fondo, che tutti hanno compreso e apprezzato, dando agli italiani l’occasione di emergere ancora in un contesto di eccellenza internazionale, preludio dei futuri Oscar del mese prossimo.
E mentre American Hustle è il film più premiato, ricevono il Globo d’Oro Alfonso Cuaron come miglior regista per Gravity, Leonardo Di Caprio, miglior attore brillante nel film The Wolf of Wall Street e Matthew McConaughey, miglior attore drammatico per Dallas Buyers Club, come anche Cate Blanchett per Blue Jasmine di Woody Allen.