Presa Diretta boccia Stamina, ma anche per condannare occorre un metodo scientifico

metodo stamina presa direttaQuesta sera a Presa Diretta, sui Rai 3, tante sono state le video-interviste trasmesse per cercare di fare chiarezza sul Metodo Stamina. Tanti i testimoni, a partire dalle persone che si sono sottoposte al trattamento di Davide Vannoni fino ai più noti esperti e rappresentanti del mondo scientifico.

Inquietanti le immagini mandate in onda relative al gesto dei fratelli Biviano, tra i principali sostenitori del metodo, che in occasione di una manifestazione pro-Stamina hanno versato il loro sangue su delle foto del Ministro alla Salute Lorenzin, il premier Enrico Letta e il Presidente della Repubblica Napolitano. I due fratelli, hanno affermato di aver visto con i loro occhi i miglioramenti riscontrati in alcuni bambini, in seguito al loro trattamento con le cellule staminali mesenchimali.

Carmine Vola, in cura con il metodo stamina a seguito di un ictusha invece denunciato Davide Vannoni, perché dopo essersi sottoposto al trattamento, la cui infusione era stata eseguita all’interno di un centro estetico, si è addirittura sentito male. La cifra che gli è stata chiesta è pari a circa 22.000 euro, gli era stata garantita la guarigione al 100%. A queste accuse, Vannoni ha risposto di non aver preso soldi e che il paziente ha avuto una semplice crisi epilettica.

Scandalose sono le rivelazioni di Marino Andolina, vice-presidente di Stamina Foundation, che ha dichiarato che gli Spedali di Brescia hanno aperto le porte al metodo per l’interesse di alcuni personaggi noti, come il dirigente della Sanità della Lombardia, affetto da una malattia neuro-degenerativa. “Abbiamo curato prima i raccomandati, per fare in modo che poi i bambini e gli altri pazienti potessero avere accesso al trattamento”.

Finora la miscela iniettata ai pazienti da Stamina risulta essere ancora sconosciuta. I membri di Stamina Foundation dichiarano che il metodo è coperto da brevetto, ma secondo le indagini svolte dagli ispettori questo brevetto non esiste. Elena Cattaneo, ricercatrice e senatrice della Repubblica, ritiene che il metodo di Vannoni non ha alcun fondamento scientifico e le conseguenze del trattamento potrebbero essere dannose e in alcuni casi letali. Più che rigenerativa questa potrebbe essere una vera e propria medicina distruttiva.

Testimonianze discordanti e contrastanti, che, anziché fare chiarezza, fanno emergere ancora una volta con prepotenza i gravi dubbi cui si dovrà dare risposta al più presto possibile. Risposte, che secondo il ministro Lorenzin verranno fornite in tempi brevissimi dal nuovo comitato scientifico, presieduto da Mauro Ferrari.

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