Diagnosi, valutazioni e controlli gratuiti offerti dall’ambulatorio nato al Cto
Apre a Napoli il primo ambulatorio pubblico integrato della Campania per le cure umanizzate delle demenze. Presso la stroke unit di neurologia del Cto, grazie alla collaborazione di un team di neurologi e di psicologhe dell’Aima (Associazione Italiana Malati di Alzheimer, ndr) sarà possibile, nei primi tre giovedì del mese, accedere a vari servizi ambulatoriali offerti dalla struttura. Vi si può accedere con la sola impegnativa del medico curante recante la dicitura “Visita neurologica specialistica per demenza”.
L’equipe di medici fornirà assistenza a 360 gradi; sarà infatti possibile effettuare gratuitamente diagnosi, controlli e day hospital per i pazienti affetti da demenza. Il percorso diagnostico assistenziale è attuato grazie alla collaborazione trasversale tra l’Aima, l’Uva (Unità di Valutazione Alzheimer dell’ospedale) l’Unità operativa complessa di Neurologia e Stroke dell’ospedale Cto e i servizi territoriali dell’Asl Napoli 1 Centro, tramite il servizio di umanizzazione dei percorsi assistenziali.
Per usufruire dei servizi ambulatoriali basta rivolgersi all’Aima, che provvederà direttamente alle prenotazioni. Il ticket potrà essere pagato lo stesso giorno della visita, durante la quale sarà presente, oltre al medico dell’ambulatorio, anche una psicologa dell’Aima per fare da tramite tra il medico e il paziente prima, tra la famiglia e il territorio poi.
Il progetto ha come obiettivo principale accompagnare i pazienti e le famiglie non solo durante la visita, ma anche nel labirinto della malattia e guidarli verso il percorso terapeutico individualizzato più adeguato, integrando, in tal modo, i servizi offerti dalla Asl. E ancora, l’Aima intende offrire sostegno domiciliare, gruppi di mutuo aiuto, Caffè Alzheimer, percorsi educativi ai carergiver, aderenza ad uno stile di vita adeguato in riferimento a patologie specifiche e laboratori di stimolazione cognitiva e di musicarteterapia.
Il centro ascolto dell’Aima, sito ad Agnano, è attivo per 12 ore al giorno, occupandosi sempre più delle complesse problematiche sociali che complicano il decorso della cura sia in fase iniziale che terminale, nonché di offrire consulenze psico-sociali e medico legali anche ai familiari, che si arricchiscono, in questo modo, di competenze specifiche nella gestione del malato, riducendo così costose cure per i disturbi comportamentali del paziente e lo stress del caregiver.