Pazienti in attesa di essere operati mandati a casa dal responsabile di reparto: un chirurgo è ammalato
Napoli, 24 settembre – Capita che ti chiamino per un intervento alla cataratta in day hospital presso l’Ospedale San Paolo di via Terracina a Napoli. Unità di oculistica, responsabile dottor Alfonzo Porciello. Personale gentile e disponibile a dare informazioni ai pazienti. Dopo aver atteso lunghi mesi perchè venisse il tuo turno, un primo appuntamento per le prescritte analisi di rito una settimana prima.
Stamane l’informazione che nessuno avrebbe voluto sentire: oggi non si opera perchè un chirurgo è malato. La comunicazione direttamente dal responsabile di reparto. Il dottor Porciello avvisa l’utenza che oggi non si potrà procedere ad effettuare gli interventi programmati dopo un’attesa media di nove mesi. E’ sensibilmente teso, voce leggermente rotta da un pizzico di imbarazzo per dover dire ai tanti anziani presenti che il suo collega chirurgo è ammalato e non potrà affiancarlo in sala operatoria. La legge non consente la presenza di un solo chirurgo in sala operatoria, ergo non si opera. Tutti a casa!
3 infermieri, 2 chirurghi e due specialisti ambulatoriali di cui uno espleta il servizio per sole due ore a settimana, il secondo impegnato per cinque ore giornaliere. Cinque operatori e due medici in tutto per i seguenti servizi: Eco-biometria corneale, OCT, Tachimetria corneale, Argon laser, Iag laser, Ecografie corneale (unico per ASL NA1), Campi visivi e consulenze ospedaliere. Per un territorio servito che spazia da Fuorigrotta a Pozzuoli passando per Bagnoli, Soccavo e Pianura, come bacino di utenza. Equipe medica trasferita a via Terracina dal CTO di viale Colli Aminei dal gennaio 2011. Da un numero di dieci chirurghi, ci dicono, otto sono stati pensionati quindi risultano all’attivo solo due medici chirurghi per un’utenza ambulatoriali di circa 15 pazienti giornalieri.
Dopo le spiegazioni di rito all’utenza il dipartimento si svuota. Nessuno sa quanto tempo dovrà attendere per essere richiamato. Alcuni pazienti erano stati pretrattati per l’intervento di questa mattina.
Se l’Ospedale San Paolo deve essere il polo sanitario dell’area ovest di Napoli, facciamo in modo che funzioni, è questo l’appello di chi nel dipartimento di oculistica si trova quotidianamente ad operare tra mille emergenze. Doveva essere il centro di riferimento per i il territorio dei Campi Flegrei, è ora una struttura allo sbando. E a rimetterci sono solo i pazienti che hanno tutti i diritti di essere impazienti, al limite della comprensibile rabbia. Tutto questo grazie ai tagli indiscriminati alla Sanità in Campania.