Venti nuovi top manager per i musei italiani, dalla prossima estate inizia il restyling nella gestione dell’arte

Quattro su venti sono i musei in Campania: Museo di Capodimonte a Napoli, Reggia di Caserta, Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Parco archeologico di Paestum

Reggia-CasertaVenti super manager per ridare slancio all’arte e alla cultura in Italia, è questa la nuova strategia che il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini mette in campo. Entro il 1 giugno i nuovi direttori saranno assunti per gestire e riqualificare 20 musei tra i più importanti in Italia. Il bando internazionale, on line sul sito del ministero e pubblicato dall’Economist, vuole essere anche un incentivo per il ritorno dei “cervelli in fuga.

I Musei interessati da questa ristrutturazione gestionale sono quelli a cui il decreto Art Bonus e la riforma del Mibact hanno concesso l’autonomia fiscale, amministrativa e gestionale. Si volta pagina quindi per musei come la Gallerie degli Uffizi a Firenze, il Polo Reale di Torino, la Galleria Borghese a Roma.

Quattro su venti sono i musei in Campania in cui si spera che i nuovi direttori portino una ventata di freschezza e ottengano i risultati per cui saranno assunti. In Campania i nuovi manager saranno impiegati al Museo di Capodimonte a Napoli, alla Reggia di Caserta, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e al Parco archeologico di Paestum.

Gli stipendi per i neo assunti, che resteranno in carica per quattro anni, partono dai 145 mila euro lordi, per i direttori di 7 dei musei più importanti, come gli Uffizi e la Reggia di Caserta, ai 78 mila degli altri 13 musei. Cifre importanti, ma che restano ben lontano dai parametri di retribuzione dei direttori di musei prestigiosi esteri come il Louvre, così come sottolineato dalla stampa estera durante la conferenza stampa di ieri con il ministro Franceschini.

Il bando, che scade il 15 febbraio, consentirà quindi di poter assumere  anche direttori di museo stranieri, a condizione che abbiano le capacità manageriali richieste. L’auspicio del ministro è che questa sia l’occasione per riportare in Italia alcuni dei “cervelli in fuga”, talentuosi a cui quella “comprovata qualificazione professionale” che occorre per vincere il bando non manca affatto.  A concorrere sono anche gli attuali direttori dei 20 musei, che possono sì ricandidarsi, ma che dovranno dimostrare di essere in grado di assumere l’incarico in una nuova veste e con ben nuove responsabilità. Il restyling amministrativo dei musei prevede infatti che al direttore sia affidata la “programmazione, l’indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio di tutte le attività di gestione del museo, compresa l’organizzazione di mostre, nonché di studio, valorizzazione, comunicazione e promozione del patrimonio museale”. Al direttore anche la responsabilità per la gestione del personale, gli orari, il prezzo dei biglietti, l’autorizzazione dei prestiti, l’affidamento delle attività e dei servizi pubblici di valorizzazione del museo.

Partono da oggi anche le procedure d’interpello per l’assunzione dei responsabili dei 17 Poli Regionali, così come previsto dalla riforma. Resta in sospeso solo la riassegnazione della carica di responsabilità per gli Scavi Archeologici di Pompei già interessata dal “Grande Progetto” ma al termine del quale sarà messo in atto un cambio radicale.

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