Cinema: i Golden Globe Awards, questi i vincitori della 72esima edizione

Tra glamour e passerelle questa notte a Beverly Hills la cerimonia di assegnazione degli Awards, anticamera dell’Oscar

Golden GolbeSi è tenuta, al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, la cerimonia di assegnazione dei Golden Globe Awards, giunta ormai alla 72esima edizione. Si tratta di un appuntamento annuale in cui l’Hollywood Foreign Press Association, organizzazione formata da corrispondenti esteri dell’industria dello spettacolo statunitense, premia i migliori prodotti cinematografici e televisivi che hanno visto la luce nell’anno appena trascorso. A condurre la serata Tina Fey e Amy Poehler.

I Golden Globe rappresentano un evento imperdibile per gli amanti di cinema, poiché vengono considerati “l’anticamera” degli Oscar e si ritiene offrano utili indicazioni su chi saranno i vincitori della statuetta più ambita. Ciononostante va sottolineato che non vi è nessuna connessione effettiva tra i due premi: gli Oscar sono assegnati dall’Academy, un’organizzazione del tutto distinta dall’Hollywood Foreign Press Association.

Per quanto riguarda il cinema, hanno trionfato, rispettivamente come miglior film drammatico e come miglior commedia, Boyhood e Grand Budapest Hotel. Vedremo poi se queste vittorie avranno un seguito sul fronte degli Oscar. Boyhood, film la cui lavorazione è durata dodici anni e in cui si assiste alla effettiva crescita di due bambini fino all’età da college, ha ricevuto in questi mesi il quasi unanime plauso della critica e si è aggiudicato anche il premio per il miglior regista (Richard Linklater) e per la migliore attrice non protagonista (Patrice Arquette). La vittoria di Grand Budapest Hotel, meno scontata alla vigilia, è la consacrazione del talento visionario del regista Wes Anderson.

Tra gli interpreti, da segnalare la vittoria come migliore attrice drammatica della grande Julianne Moore, che in Still Alice interpreta un’insegnante affetta da Alzheimer. Miglior attore protagonista di film drammatico è Eddie Redmayne, per la sua interpretazione dell’astrofisico Stephen Hawking ne La Teoria del Tutto, mentre il premio per il miglior attore di commedia è andato a Michael Keaton, star in declino in Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu. Amy Adams, protagonista di Big Eyes di Tim Burton, ha vinto invece come migliore attrice di commedia.

In particolare Birdman, che deteneva il record di candidature in questa edizione, è riuscito a prevalere solamente, oltre a quella dell’interprete, nella categoria della sceneggiatura.

Sul fronte della televisione, vincono le serie Transparent, The Affair e Fargo.

Resta da vedere che risonanza avranno queste vittorie in vista degli Oscar, benché vada precisato che le votazioni dell’Academy si sono chiuse già da un po’. Diversi i momenti glamour e anche divertenti che si sono succeduti sul tappeto rosso, ma anche molte manifestazioni di vicinanza e partecipazione per la strage di Parigi.

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