Al via la rassegna cinematografica, per ricordare il grande artista scomparso il 10 gennaio 2015 all’età di 92 anni
A due mesi dalla scomparsa del regista napoletano Francesco Rosi, capostipite del genere film d’inchiesta, che quest’ultimo inaugurò con pellicole quali Salvatore Giuliano, dove racconta la vita di un malavitoso siciliano e il ben più famoso Le mani sulla città, in cui denunciava lo sfruttamento edilizio a Napoli, l’ex Asilo Filangieri con una corposa rassegna ne ricorda l’impegno sociale ed il suo cinema, giudicato universalmente “grande esercizio di verità personale e collettivo”.
L’iniziativa, che avrà inizio dal 19 marzo al 9 aprile 2015, proporrà quattro appuntamenti ciascuno dedicato a un capolavoro della cinematografia del regista. Nello specifico, i film proposti saranno: I magliari (1959), Il caso Mattei (1972), Salvatore Giuliano (1961), Uomini contro (1971). Ogni titolo sarà accompagnato da brevi estratti del documentario Diario napoletano (1992), concepito e realizzato da Rosi come un’auto-retrospettiva sulla sua carriera.
Rosi, da sempre personaggio dotato di arguta capacità nel raccontare il potere in maniera lucida e coerente, nell’Italia post-neorealista iniziò la carriera con il film La sfida, dove mette in mostra quell’inchiesta politica e sociologica, che lo accompagnerà anche negli anni ’60, quando firmerà la regia di numerosi pellicole più conosciute, inaugurando di fatto il filone del film-inchiesta, il quale consiste nell’offrire la ricostruzione di un fatto reale sotto forma di spettacolo cinematografico di finzione. Parlando del suo cinema, Rosi disse: “Nei miei film ho sempre preso alcuni personaggi dalla vita vera e li ho fatti diventare attori. Pretendevo solo che parlassero, che adattassero il dialogo con la loro lingua. Io dovevo fare in modo che a loro, quel dialogo, sembrasse vero, che lo sentissero dentro”. Giuseppe Tornatore, suo grande amico, che aveva voluto dedicargli il libro scritto a quattro mani Io lo chiamo cinematografo (Mondadori 2012), costruito come una chiacchierata tra i due registi, lo incitava a tornare sul set ma lui rispondeva: “Sono stanco. Il mestiere del regista richiede grande energia fisica e non so se l’avrei più. So invece che in quest’Italia, la realtà si degrada così in fretta che il suo passo è troppo più frettoloso di quello del cinema. Rischierei di raccontare un paese che già non c’è più”.
Nel corso della sua carriera, numerosi sono stati i premi ricevuti. Leone d’oro per Le mani sulla città, la Palma di Cannes per Il caso Mattei, la Legion d’onore, i tributi alla carriera di Locarno e Berlino. Nel 2012 ricevette al Festival di Venezia, il Leone d’oro alla carriera e nel 2013, per mano dell’ex Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, divenne cittadino onorario di Matera, ove aveva girato ben tre film.
Quando: dal 19 marzo al 9 aprile 2015
Dove: Ex Asilo Filangieri, vico Giuseppe Maffei 4
Orario: ore 21.00
Prezzo biglietto: gratuito, è gradito un contributo libero
Il programma completo è disponibile all’indirizzo http://www.exasilofilangieri.it/il-cinema-di-francesco-rosi/