L’informazione come unica vera medicina preventiva per i più piccoli
Napoli – Si è tenuto sabato 18 aprile, presso l’Auditorium S. Luisa il convegno “Vaccinazioni Pediatriche” organizzato dall’Associazione COMILVA Onlus. Vi hanno preso parte decine e decine di mamme con i loro bambini ansiose di ricevere risposte. Le vaccinazioni sono “la più grande conquista della medicina moderna” o costituiscono un pericolo per i nostri bambini? Fare luce su un tema che da anni divide la comunità scientifica è stato l’obiettivo del convegno.
Pioniere in questa ardua missione il dottor Dario Miedico, specialista in medicina preventiva e da anni consulente di COMILVA. Vaccinare i bambini nei primi mesi di vita costituisce, per Miedico, un grande rischio. “La barriera ematoencefalica (che impedisce il passaggio di sostanze chimiche nel sistema nervoso) nei bambini nel primo anno di vita non è ancora pienamente sviluppata”, spiega l’esperto. Questo vuol dire che in un bambino rispetto ad un adulto i rischi e i danni provocati dal vaccino aumentano ancora di più.
Rischi e danni su cui il più delle volte le mamme non sono abbastanza informate. Da questo punto di vista l’obiettivo del COMILVA più che una spietata lotta contro i vaccini è una battaglia contro la disinformazione. Conoscere i pro e i contro, i rischi e i benefici dei vaccini è l’unica strada per permettere ai genitori di fare scelte consapevoli.
Molto spesso si va dal proprio pediatra di fiducia, si chiede quali vaccinazioni è necessario fare e si porta il bambino all’Asl. Senza porsi alcuna domanda, senza avere nessun dubbio. Ma effettivamente sappiamo cosa iniettiamo nel sangue dei nostri figli? Conosciamo le malattie per cui effettuiamo il vaccino? E, soprattutto, conosciamo gli effetti collaterali che comporta?
Un primo tema su cui urge fare chiarezza sono le vaccinazioni obbligatorie. Al contrario di quanto si creda “i vaccini obbligatori sono solo 4, difterite, tetano, poliomielite ed epatite B”, ha spiegato il dottor Miedico. La cosiddetta esavalente, quindi contiene anche due vaccini assolutamente facoltativi: quello per la pertosse e quello per l’Hib.
Anche il concetto di vaccinazione obbligatoria deve in un certo modo essere rivisto. L’avvocato Luca Ventaloro, specialista in diritto sanitario, ha infatti spiegato che non possono esistere vaccinazioni coatte. E che chi si rifiuta di effettuare le vaccinazioni obbligatorie ai propri figli, facendo obiezione attiva, non è perseguibile penalmente. È vero che in alcune regioni, tra cui compare tristemente anche la Campania, per chi sceglie questa strada sono previste sanzioni amministrative. Ma è anche vero che nei fatti in casi molto rari si applica realmente questa norma.
Fare o non fare al proprio bambino le vaccinazioni resta, quindi, una scelta del tutto libera. Il dottor Miedico a questo punto lancia l’allarme: scegliete in modo consapevole considerando i rischi. “Le vaccinazioni”, ha detto infatti, “sono un atto sanitario importante per i soggetti a rischio, ma come tutti gli atti sanitari comportano dei rischi”. La lunga esperienza di Miedico lo ha posto più di una volta dinnanzi a casi di complicazioni da vaccino, che da una semplice febbre arrivano anche a seri danni al sistema nervoso, all’autismo e non per ultimo alla morte. Come il caso del piccolo Emiliano di Padova, seguito da Miedico in persona, morto a soli 9 giorni dal vaccino trivalente.
Miedico ha spiegato come bombardare fin dai primi mesi di vita i bambini fino alla maggiore età con ben 49 dosi di vaccino (compreso i richiami) costituisca un alto rischio. Oltre al virus della malattia, debitamente ucciso per essere innocuo, tra i componenti dei vaccini compaiono altre sostanze come l’alluminio e il mercurio, come giustamente rivelato dal dottore.
È giusto però dire per fare chiarezza, il che resta il nostro obiettivo primario, che da una ricerca più attenta risulta che la quantità di mercurio (sempre sotto soglia) presente nei vaccini, e chiamata Thimerosol, è sotto forma di etilmercurio (un potente antisettico) e non di metilmercurio (una sostanza fortemente tossica).
Il quadro sui vaccini risulta complicarsi ancora di più se si considerano i pareri opposti di numerosi medici, come lo stesso professore Umberto Veronesi. Secondo una ricerca dell’Istitute of Medicine statunitense non vi è nesso tra i vaccini e patologie come l’autismo o il diabete di tipo 1. Risultati che oltre a far aumentare i dubbi dovrebbero spingere le mamme ad avere una visione critica. Fidarsi ciecamente delle parole del proprio medico senza considerare gli interessi economici che ci sono dietro i vaccini e sposare l’una o l’altra opinione senza informarsi resta l’unica vera via per fare del male al proprio bambino.
credo nei vaccini ma, ho tanta paura anche perchè mio figlio è deceduto all’età di 33 anni per il vaccino antipolio. NapoliTime si è già interessato al mio caso e li ringrazio di vero cuore