Uno studio dell’Iss, dimostra tramite test in vitro che l’estratto dell’arbusto è in grado di uccidere fino al 78% delle cellule maligne. Per questo verrà somministrato a breve come integratore a supporto delle terapie chemioterapiche
Di Prunus ne è ricco il Sud, soprattutto la regione Molise. Questa pianta oltre ad essere bella alla vista, secondo uno studio dell’Istituto superiore di sanità (Iss), potrebbe essere efficace anche nella lotta contro i tumori. Appartenente alla famiglia delle Rosacee, unico genere della sottofamiglia delle Prunoidee, le foglie della pianta sono ricche di antiossidanti e per questo dotate di straordinarie proprietà anti-tumorali.
È la ricercatrice Iss Stefania Meschini, autrice dello studio in via di pubblicazione su riviste scientifiche, ad illustrarne le potenzialità in occasione del IV Crongresso internazionale di Medicina biointegrata: “Il pronus – spiega – è ricco di antiossidanti e può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali. Nella sperimentazione in laboratorio, abbiamo trattato con l’estratto della pianta cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina. Abbiamo quindi osservato che, da solo, l’estratto non aveva effetti, ma addizionato ad un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can, è stato in grado di ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali ed ha portato a distruzione tra il 70 e il 78% delle cellule cancerose nell’arco di 24 ore”. Il prossimo passo, come sottolinea la ricercatrice, “sarà passare alla fase dei test su animali, con l’obiettivo di arrivare, nell’arco di qualche anno, alla produzione di un nuovo farmaco antitumorale”.
Franco Mastrodonato, presidente della Società italiana di medicina biointegrata (Simeb), è fiducioso circa le potenzialità terapeutiche dell’arbusto: “Non è tossico. Il composto è già stato registrato al ministero della Salute e il prezzo sarà contenuto”. Il Prunus, questo il nome del prodotto, verrà probabilmente commercializzato come integratore a partire da giugno di quest’anno e sarà acquistabile dietro prescrizione medica.
In occasione dell’Expo di Milano, poi, “lo studio sulle potenzialità del Prunus spinosa trigno – annuncia Mastrodonato – sarà presentato, il 25 giugno, alla comunità scientifica internazionale, nell’ambito di un convegno sulle terapie oncologiche integrate.