“Totò Memories – Vent’anni di inutili attese”, un libro su Totò e sul museo a lui dedicato e mai aperto

Presentazione ufficiale del libro+dvd “Totò Memories – Vent’anni di inutili attese”, curato da Carlo Maria Alfarano, Annalisa d’Inverno e Daniela Giordano ed edito dalla Marotta&Cafiero editori

totòOggi 24 giugno alle ore 18,00 nella splendida cornice del Teatro Bellini di Napoli, la libreria Marotta&Cafiero Store organizza la presentazione di Totò Memories – Vent’anni di inutili attese. Quello raccontato è un viaggio alla scoperta dei mancati ricordi di Antonio de Curtis, da tutti conosciuto come Totò: la travagliata vicenda del museo mai aperto al pubblico, la casa natale svenduta all’asta e le sculture mai realizzate. Un’ampia e puntigliosa inchiesta che ricostruisce, tassello dopo tassello, la ventennale assenza di un omaggio concreto al più importante comico napoletano, ricordato invece con devozione dai fan e dai suoi concittadini, invitando il lettore all’analisi diretta di fatti e documenti senza offrire una visione distorta e parziale degli eventi. Un focus su vent’anni di inutili promesse e false speranze: che fine hanno fatto i milioni di euro pubblici spesi per ristrutturare i locali al terzo e quarto piano di Palazzo dello Spagnolo? Quali cimeli andranno nelle teche ancora vuote delle sale danneggiate da infiltrazioni d’acqua? Potranno costruire un ascensore in un palazzo storico, altamente vincolato e abitato da privati? Saranno risarciti i danni provocati alle adiacenti abitazioni di Palazzo Moles? E ancora, che fine farà il contributo di 30 mila euro promesso dal Fai?

L’inchiesta tenta di fornire risposte a queste domande finora cadute nel vuoto, attraverso il documentario – che ha raccolto più di 30 interviste dei personaggi coinvolti – inserito nel dvd, insieme a 6 contenuti extra di approfondimento, e questo libro che, oltre a fornire per la prima volta un’antologia di documenti e atti ufficiali, concentra lo sguardo anche sul Rione Sanità: un doveroso omaggio al quartiere natale di Totò, troppo spesso citato per i gravi fatti di cronaca nera, ma diventato oggi fucina di eccellenti iniziative culturali, economiche e sociali, ponendosi a modello di un vero e proprio risveglio culturale per la città di Napoli. Dove le istituzioni hanno mancato per vent’anni, è partita dal basso la spinta al cambiamento.

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