Cercare refrigerio in un negozio o nel proprio ufficio non è salutare per il nostro organismo, conseguenze spiacevoli per il nostro organismo
Il caldo è il vero protagonista di queste giornate di luglio. Spesso si cerca ristoro nel proprio ufficio o nei negozi dove a rinfrescarci si trovano ambienti climatizzati con condizionatori spesso regolati a temperature “glaciali” ed il continuo sbalzo di temperatura tra dentro e fuori non è certo positivo per il nostro organismo.
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, chiarisce che questo tipo di sbalzo termico è causa di numerosi casi di laringiti, faringiti e crampi da aria condizionata. Queste infatti le conseguenze più frequenti che si verificano in estate per l’uso dell’aria condizionata, non escludendo però febbre, raffreddore e mal di gola.
A scatenare i malanni che sembrerebbero propri della stagione fredda è la reazione del nostro organismo, per l’abbassamento delle difese immunitarie, provocato dall’alterazione della peristalsi intestinale. Il risultato? Virus e batteri si introducono nel nostro organismo molto più facilmente.
L’esperto consiglia di attenuare questo mutamento calorifico, evitando di abbassare la temperatura del condizionatore a valori troppo bassi, sia in casa che in ufficio, e di spegnere l’aria climatizzata in macchina qualche minuto prima di scendere, affinché il nostro corpo possa ambientarsi e, sicuramente, armarsi di maglie o scialle per entrare nei negozi, per evitare sorprese spiacevoli, soprattutto in vista delle tante agognate vacanze.