Malasanità: strumenti chirurgici lasciati nei corpi dei pazienti, in Italia 3 casi su 100mila

Poca attenzione nelle sale di chirurgia, ferri o garze dimenticate nei corpi dei pazienti, ma per fortuna le statistiche mostrano che nel nostro paese le statistiche non sono “inclementi”

salaoperatoriaIn 16 Paesi del mondo capita di trascurare un piccolo dettaglio: dimenticarsi strumenti, come ferri o garze, nei corpi dei pazienti che vengono operati nei reparti di chirurgia. Per fortuna l’Italia si è posizionata sotto la media di 5 casi su 100.000 malati dimessi. La speciale classifica è stata stilata dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

Il nostro paese si stabilizza a 3,5 casi su 100.000 mentre il Regno Unito “guadagna” 5,5 , come anche la Germania. La peggior prestazione è quella della Svizzera con 11,6, a seguire la Nuova Zelanda con 10,6, l’Australia e il Canada con 8,6. Sul podio delle sale operatorie più sicure vanno il Belgio, al primo posto, con 0,5, appaiate al secondo posto la Danimarca e Israele con 1,6. In quarta posizione troviamo con grande sorpresa la Polonia 1,9.

E’ importante sottolineare che i dati sono stati raccolti in anni differenti ma servono per avere, in generale, la situazione dei reparti di chirurgia dei vari Paesi.

In Italia si è stabilita un’apposita procedura da seguire: “il conteggio sistematico dei materiali chirurgici e per il controllo della loro integrità compendiata in una serie di raccomandazioni da seguire”. Questo è quanto scrivono sul sito errorisanita.it .

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