Pancia gonfia? Impariamo a limitare i cibi che fermentano, ecco quali evitare

Con l’aiuto degli esperti, il gonfiore e i dolori addominali si ridurranno in un mese

pancia piattaPancia piatta per l’estate? Una dieta sottoposta a verifica scientifica ha indicato quali sono i cibi che aiutano a diminuire il gonfiore addominale e quali, invece, a causa della troppa fermentazione lo fanno aumentare. Anche durante i periodi non estivi, la pancia gonfia continua ad essere un problema per il 20% degli italiani: circa 12 milioni di persone. Le cause più frequenti sono un disturbo funzionale, come una minore motilità a livello intestinale, tanto che per il 12% della popolazione italiana che lamenta gonfiore, a questo  si accompagna il dolore (intestino irritabile).

“Per oltre due anni abbiamo sottoposto a una dieta personalizzata quasi un centinaio di persone, che hanno evitato di mangiare determinati alimenti ad alta capacità fermentativa (Fodmap), come legumi e lattosio” chiarisce ad Adnkronos Salute Enrico Stefano Corazziari, dell’unità di Gastroenterologia A dell’Università Sapienza di Roma. Lo studio, chiarisce Corazziari “è stato condotto su persone con intestino irritabile ma la dieta è consigliabile a tutti coloro che hanno problemi di pancia gonfia”. Dagli esiti è emerso che in un mese di dieta ha diminuito del 40% i giorni di pancia gonfia. Si evidenzia, in seguito, una riduzione del gonfiore del 50% che, dopo 16 mesi, raggiunge il 66%. Inoltre, i dolori addominali si riducono del 40% dopo un mese dalla dieta e col tempo continuano a diminuire (-56,6%, contro il -10% della dieta dei controlli).

Al di là di ridurre il gonfiore, la dieta ottimizza la salute generale se si evitano prodotti che non contengono un’alta capacità fermentativa. I cibi da evitare sono quelli che contengono oligosaccaridi, come i legumi, alcune verdure (carciofi, broccoli, aglio), frutti (cachi e anguria) e cereali (frumento e segale), e poi fruttosio (come mela, pere, pesche, mango), lattosio (latte e formaggi morbidi e freschi), e infine polioli (carboidrati idrogenati), che si trovano in frutta (come ciliegie, susine), verdura (cavolfiori, funghi) e dolcificanti (mannitolo, sorbitolo e xilitolo). La fermentazione di questi cibi determina l’accumulo di gas che con l’apporto di acqua determina una distensione del lume intestinale (lo spazio cavo all’interno dell’intestino tenue) che genera dolore addominale. Lo studio è stato presentato recentemente all’Expo di Milano.

Ecco i suggerimenti dell’esperto per l’estate, precisando che occorre rivolgersi comunque all’esperienza di un medico competente in materia:

1) Scegliere tra i cereali, il farro e i prodotti senza glutine

2) Preferire i formaggi duri e stagionati, e il latte delattosato, di soia o di riso

3) Mettere nel piatto sempre la frutta e in particolare la banana, il mirtillo, il pompelmo, il kiwi, il mandarino, il limone, l’arancia, l’uva, il lampone, la fragola

4) Spazio alla verdura in particolare il sedano, i peperoni, le melanzane, la lattuga, i fagiolini e la zucca

5) Mangiare il pomodoro ricco di licopene

6) Come dolcificanti preferire saccarosio, glucosio, sciroppo d’acero e dolcificanti che non terminano in ‘olo’.

Da evitare o limitare, invece, perché ad alto potere fermentante:

1) Frumento e segale (pane, pasta, couscous, crackers, biscotti)

2) Mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche, mango, anguria, cachi, susine, prugna

3) Miele, fruttosio e sciroppo di mais, sorbitolo, mannitolo, xilitolo

4) Latte e formaggi morbidi e freschi (come la ricotta)

5) Carciofi, asparagi, barbabietole, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo, cavolfiore, finocchio, aglio, scalogno, funghi, piselli

6) Ceci, lenticchie, fagioli, fave.

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