Queste le città che hanno oltrepassato ripetutamente il limite di pm10
Anche il 2015 si concluderà all’insegna dello smog con Milano, Torino, Napoli e Roma in assoluta emergenza. Queste città, dal 1 gennaio 2015, hanno segnato il maggior numero per superamenti del limite stabilito dalla legge (Dlgs 155/2010) dei 35 giorni all’anno con concentrazioni di Pm10 superiori a 50 microgrammi per metro cubo.
Secondo i dati della campagna di monitoraggio di Legambiente “Pm10 ti tengo d’occhio”, sul podio c’è Milano con 86 superamenti, seguita da Torino con 73, Napoli (59) e Roma (49), le stesse città che proprio in questi giorni soffrono di più per le elevate concentrazioni di Pm10.
“È stato scelto questo criterio per il confronto tra le città perché le Regioni scelgono modalità diverse nella comunicazione dei dati e nel conteggio dei superamenti – fa sapere Legambiente – La centralina peggiore sicuramente non è indicativa della qualità media dell’aria di tutto il perimetro urbano, ma riporta la situazione più critica di cui gli amministratori locali e gli abitanti devono essere a conoscenza e di cui devono tenere conto”.
Il particolato atmosferico è da anni valutato tra gli inquinanti di maggior impatto sulla nostra salute, per le sue “capacità” di essere inspirato con molta facilità e per le alte concentrazioni che si registrano specialmente in ambiente urbano. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Iarc) risulta spesso correlato ad una maggior incidenza del cancro.
Le particelle fini (Pm10 e Pm2,5) possono generarsi per cause antropiche (come l’usura dell’asfalto, dei pneumatici e delle pastiglie dei freni delle vetture). Il Pm10 comprende tutte le particelle che hanno un diametro uguale o inferiore a 10 micron (1 millesimo di millimetro).
Anche i livelli di ozono continuano ad altalenarsi di anno in anno, specialmente nella stagione estiva, restando superando il limite standard nella gran parte delle città. I limiti di legge di benzene, arsenico, cadmio e nichel (riferiti alla media annuale) sono rispettati in tutti i casi, come accade ormai da alcuni anni.
Su questa tematica è intervenuto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che, a Sky tg24, parla di iniziative come le targhe alterne e gli sconti sui mezzi pubblici, ha detto: “sono misure che servono ad ‘abbassare la febbre’, ma non a eliminare il male che si cura, invece, con le ‘medicine’ che abbiamo deciso di adottare a Parigi per tutto il globo”.
Per il ministro “la situazione più preoccupante la rileviamo al Nord, in particolare nella Pianura Padana, che è una delle zone più industrializzate d’Italia e morfologicamente adatta a mantenere le polveri, ma anche in altre zone del Paese a causa di un tempo ‘fuori stagione'”. Il ministro ha anche ricordato che “il Consiglio europeo ha votato la direttiva che rende più stringenti inquinanti come il Pm10”. Il rischio quindi è anche di incorrere in un’infrazione Ue.
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