Con Ana Rossetti, poetessa del periodo post-franchista, si parlerà dello stretto rapporto tra Rubén Darío e la lirica spagnola
In occasione del centenario della morte del grande poeta, giornalista e diplomatico nicaraguense Rubén Darío (Metapa, 18 gennaio 1867 – León, 6 febbraio 1916), l’Instituto Cervantes di Napoli ospita, martedì 22 marzo alle 17, la scrittrice spagnola Ana Rossetti. Intervistata dall’ispanista Maria Rosaria Alfani, la poetessa classe 1950 originaria di San Fernando oltre a leggere brani tratti dal suo ultimo libro “Deudas contraídas”, parlerà anche dello stretto rapporto tra Rubén Darío e la lirica spagnola. Del legame profondo tra lo scrittore sudamericano e la Spagna di fine 800, della sua influenza su intere generazioni di autori spagnoli e del rinnovamento della poesia latino-americana.
Ana Bueno de la Peña, meglio conosciuta come Ana Rossetti, è considerata una delle più interessanti poetesse del periodo post-franchista. Un’autrice capace di rivoluzionari gli schemi della lirica erotica facendo del corpo maschile un oggetto poetico, denso e vibrante di risonanze colte, con grande eleganza. Ed è proprio in questa ricerca erotica, che in realtà è una mistica del verso, del metro e del senso, il filo che la unisce allo scrittore più rappresentativo e influente del movimento Modernista. Nei suoi versi l’erotismo, l’estetismo ed il culturalismo si mischiano perfettamente in un mondo poetico aperto. Dove ogni immagine creata ha un’immediata interpretazione.
L’omaggio dell’Instituto Cervantes di Napoli intende ricordare anche la pubblicazione di “Azzurro”, libro d’esordio del grande poeta nicaraguense realizzata dall’Editore Liguori nel 1990.
Ana Rossetti è considerata uno degli autori principali della Spagna contemporanea. Tra le raccolte di poesia si segnalano i titoli “Los devaneos de Erato” (Premio Gules; Prometeo, 1980), “Dióscuros” (Jarazmín, 1982), “Indicios vehementes” (Hiperión, 1985), “Devocionario” (Premio Internacional de Poesía Rey Juan Carlos I; Visor, 1986), “Yesterday” (Torremozas, 1988) e “Punto Umbrío” (Hiperión, 1996). Nel 2004 ha raccolto le sue poesie in “La Ordenación” (Fundación José Manuel Lara, 2004), edito da Paul Viejo. Successivamente ha pubblicato “Llenar tu nombr”e (Bartleby, 2008), al quale ora si è unito “Deudas contraídas” (La Bella Varsovia, 2015). Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue. Nella sua fortunata carriera ha continuato ad esplorare una varietà di generi come l’opera, sceneggiature per la televisione, musica rock, brevi racconti e giornalismo. È anche autrice di racconti, saggi e romanzi, opere di letteratura infantile e per ragazzi.
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