L’ex ministro delle finanze della Grecia, fondatore del movimento pan-europeo DiEM25, ha incontrato il sindaco di Napoli per parlare della situazione europea
Napoli, 24 giugno – Proprio mentre era in corso il referendum sulla Brexit in Gran Bretagna, che ha visto poi al termine dello spoglio la vittoria del Leave, nel tardo pomeriggio di giovedì il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha incontrato l’ex ministro delle finanze della Grecia, Yanis Varoufakis, per parlare della situazione dell’Europa. L’incontro dal titolo L’esperienza delle città contro l’Europa dell’austerità si è tenuto al centro culturale Baobab di Roma.
“L’anima dell’Europa – ha detto il fondatore del movimento pan-europeo DiEM25, Varoufakis – è minacciata da questa grave crisi. Il Vecchio Continente si sta disintegrando ed il peso più grande della crisi grava sulle spalle dei più deboli. Le città ribelli come Napoli, però, stanno rinvigorendo le politiche democratiche in Europa. Stiamo dimostrando che c’è un’alternativa. Il futuro del continente dipende da ognuno di noi. Non dobbiamo innamorarci di noi stessi, ma non dobbiamo perderci d’animo. Ci vorrà tempo, siamo solo all’inizio”.
Dopo Varoufakis ha preso la parola de Magistris. “Ho vinto le elezioni quando mi tolsero le funzioni di sindaco. Mi chiesero cosa avrei fatto dal quel giorno e risposi ‘il sindaco di strada’. Sono andato per strada e la gente, i napoletani, mi hanno detto di non mollare. E da precario sono tornato a fare il sindaco della città più instabile d’Italia. La città più in movimento, talmente in movimento che non ci prendono mai. Noi siamo un punto di riferimento per certi aspetti, perché tantissimi cittadini si sono riappropriati di spazi della città per fare cultura, associazionismo, politica, economia. Siamo una città ribelle, una città che accoglie. Sono contento di chiacchierare con Yanis Varoufakis, perché quando c’è stata la crisi greca Napoli si è schierata con loro. L’Europa per 70 anni ha pensato solamente alle oligarchie, alla moneta unica, alle transizioni economiche, dimenticando le persone e i diritti dei popoli”.
“Napoli – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo partenopeo – non è città del pensiero unico. Noi crediamo moltissimo in quello che sta accadendo sui territori. Nei prossimi cinque anni daremo potere alle assemblee popolari, per aprire una nuova pagina. Che cosa bisogna fare di alcuni luoghi della città dovrà deciderlo la gente, non solo il Comune. La sovranità appartiene al popolo e a Napoli il popolo ha dimostrato di essere il vero potere forte. A noi interessa costruire movimenti che non ci sono mai stati e lo faremo insieme al popolo. Non ci faremo fermare da nessuna oligarchia. È nata Napoli autonoma, venitela a visitare e rendetevi conto”.
FOTO: tratta da facebook.com
E non venite a dirmi che è solo utopia. Questa è una scintilla che infiammerà parecchie altre città. Il popolo napoletano intende avere rispetto e dignità. Jamme nnanze!
giulio