Aperta straordinaria del Pan per la mostra “Steve McCurry senza confini”

La mostra è promossa dal Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo e dal PAN | Palazzo delle Arti Napoli

stevemccurry

Apertura straordinaria del Pan martedì 1° novembre per la mostra fotografica di Steve McCurry, dalle 9,30 alle 19,30 il Pan rimarrà aperto per offrire un’ulteriore opportunità ai napoletani e ai numerosi turisti che hanno scelto la città di Napoli per le imminenti festività.

Dopo che oltre 500 giovani hanno invaso la sala dei Baroni al Maschio Angioino per incontrarlo, nei primi due giorni di apertura la mostra di Steve McCurry allestita nel Palazzo delle Arti di Napoli ha già avuto più di mille visitatori, colpiti dall’emozione di entrare essi stessi nelle ambientazioni del fotografo-artista, capace di cogliere l’umanità in ogni suo scatto.

Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per molti, soprattutto giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo. In ogni suo scatto è racchiuso un complesso universo di esperienze e di emozioni e molte delle sue immagini sono conosciute in tutto il mondo.

Fin dal 2009, mettendo ogni volta in evidenza un aspetto peculiare della sua produzione fotografica, Civita e SudEst57 hanno dedicato varie mostre al grande fotografo americano, che hanno visto la presenza di oltre 800.000 visitatori.

La rassegna allestita nel Palazzo delle Arti di Napoli, oltre a presentare il nucleo essenziale delle sue fotografie più famose insieme ad alcuni lavori più recenti e ad altre foto non ancora pubblicate nei suoi numerosi libri, mette in particolare evidenza la sua attività di fotografo, impegnato “senza confini” nei luoghi del mondo dove si accendono i conflitti e si concentra la sofferenza di popolazioni costrette a fuggire dalle proprie terre. Il tema è purtroppo di grande attualità e Steve McCurry lo ha documentato fin dalla fine degli anni ’70.

Il progetto espositivo curato da Biba Giacchetti propone quindi un viaggio nel mondo di McCurry, dall’Afghanistan all’India, dal Medio Oriente al Sudest asiatico, dall’Africa a Cuba, dagli Stati Uniti all’Italia, attraverso il suo vasto e affascinante repertorio di immagini, in cui la presenza umana è sempre protagonista, anche se solo evocata. Nel suggestivo allestimento di Peter Bottazzi questa umanità ci viene incontro con i suoi sguardi in una sorta di girotondo dove si mescolano età, culture, etnie, che McCurry ha saputo cogliere con straordinaria intensità. 

La mostra propone infine a tutti i visitatori una audioguida in cui McCurry racconta i suoi scatti in prima persona, con appassionanti testimonianze e alcuni filmati dedicati ai suoi viaggi, all’avventura della sua vita e della sua professione. Per conoscere meglio il suo modo di fotografare, ma soprattutto la sua voglia di condividere la prossimità con la sofferenza, con la gioia e con la sorpresa.

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