Empoli-Napoli 2-3. Gli Azzurri si complicano la vita da soli, ma portano a casa i tre punti

I gol del Napoli portano la firma di Mertens e Insigne (uno su rigore). L’Empoli accorcia le distanze con El Kaddouri e Maccarone

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic, Diousse, Croce (Dimarco 40’st); El Kaddouri; Thiam; Pucciarelli (Maccarone 21’st). All. Giovanni Martusciello

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj,  Albiol, Chiriches; Ghoulam; Allan; Jorginho (Diawara 17’pt); Hamsik;  Callejon, Mertens (Milik 38’st);  Insigne (Giaccherini 31’st). All. Maurizio Sarri

MARCATORI: al 19′ Insigne (N), al 23’Mertens (N), al 37’pt Insigne (N)(rig), al 24’st El Kaddouri (E), al 36′ st Maccarone (E)

ARBITRO: Antonio Damato di Barletta

Al Castellani il Napoli batte 3-2 l’Empoli nel lunch match della ventinovesima giornata. Tre punti conquistati a fatica al termine di una gara che la banda Sarri è riuscita a complicarsi da sola, dopo essere andata a riposo sul 3-0 al termine del primo tempo. Nella ripresa l’Empoli, nonostante il risultato sfavorevole, non si è demoralizzato e ha continuato ad attaccare come chiedeva il tecnico dei toscani Martusciello. Dall’altra parte Sarri ha cercato di correre ai ripari, avendo intuito subito i pericoli all’orizzonte, che si sono materializzati a partire dal 69′ con il gol di El Kaddouri. Da allora in poi il Napoli non ha fatto vedere più nulla degno di nota ed è stato costretto, man mano che passavano i minuti, a difendersi. È il solito Napoli sprecone, con una difesa che fa acqua da tutte le parti. Una squadra che torna a commettere sempre i soliti errori e che sembra quindi incapace di imparare. L’Empoli quest’oggi è andato vicinissimo al pareggio e c’è mancato davvero pochissimo che non lo trovasse: sarebbe stata una grande beffa.

Sarri opta per un turnover blando, scegliendo di schierare Jorginho al posto di Diawara, Allan al posto di Zielinski e Chiriches per Koulibaly. L’Empoli, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, sceglie di non difendersi: nessun catenaccio, i toscani giocano a viso aperto, pressando alto in fase di non possesso. Al 6′ Mertens viene atterrato al limite dell’area ma l’arbitro concede il penalty invece di accordare la punizione. Sul dischetto va lo stesso Mertens, con un tiro ciabattato sul quale Skorupski riesce ad arrivare con il piede sinistro e a evitare il gol. Poco più di 10 minuti e il Napoli va in vantaggio con Insigne, che al 18′ approfitta di un errato rinvio della difesa dell’Empoli.

Il raddoppio dalla banda Sarri arriva al 24′, proprio con Mertens, che a inizio gara aveva sbagliato il rigore: tiro perfetto su punizione dai 25 metri e stavolta Skorupski, che pure aveva intuito, è battuto. Napoli avanti per 2-0. L’Empoli non demorde e riesce a costringere gli uomini di Sarri a difendersi nei minuti successivi. Al 36′ però al Napoli viene concesso un altro rigore, stavolta per un fallo netto su Callejon. Sul dischetto va Insigne, che la piazza nell’angolino con un tiro di potenza sul quale Skorupski non può arrivare.

Nel secondo tempo l’Empoli non è per niente scoraggiato dal fatto di perdere 3-0, ma ha uno spirito propositivo e al 57′ va vicino al gol con Thiam. La rete dei toscani arriva al 70′ su punizione e la mette a segno l’ex della partita, El Kaddouri, al suo primo gol con la maglia dell’Empoli. Il Napoli dopo aver preso il gol continua a sbandare. Sarri cerca di rimediare con qualche cambio. Inutilmente, perché l’Empoli conquista un rigore siglato da Maccarone. Gli azzurri soffrono fino al triplice fischio, conquistando i tre punti in una partita che si era davvero complicata.

Al termine della gara Sarri ha provato a spiegarsi il calo avuto dalla sua squadra, affermando: “Abbiamo visto anche oggi i nostri soliti errori, quelli che commettiamo nel gestire la partita quando diventiamo passivi e mettiamo a rischio anche risultati acquisiti. Questo è un nostro problema di cui stiamo discutendo, ma facciamo fatica a vedere miglioramenti”.

“Nella nostra testa – ha evidenziato il tecnico del Napoli –, gestire una partita significa smettere di giocare. Ma non è così. Gestire una gara significa fare una corsa offensiva in meno e una corsa difensiva in più. Al di là di questi discorsi, sapevo che oggi a Empoli sarebbe stato difficile per tutti e che loro avrebbero avuto una reazione forte dopo gli ultimi risultati negativi”.

FOTO: tratta da corrieredellosport.it

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