Dal 19 al 30 aprile. A dieci anni da Gomorra, il direttore artistico del Nuovo Teatro Sanità Mario Gelardi e lo scrittore Roberto Saviano ritornano a lavorare insieme ad un nuovo progetto, lo spettacolo La paranza dei bambini, tratto dal romanzo omonimo di Saviano presentato lo scorso novembre proprio sul palco del Sanità
Il lavoro teatrale di Gelardi e Saviano è in scena, in anteprima (in attesa del debutto nazionale a Spoleto Festival dei Due Mondi il 1 e 2 luglio), dal 19 al 30 aprile sul palco di piazzetta San Vincenzo. In scena, insieme a Carlo Caracciolo – che firma la regia con Gelardi -, Luigi Bignone, Antimo Casertano, Riccardo Ciccarelli e un nutrito gruppo di attori della compagnia giovane ntS’, Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Giampiero de Concilio, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude ed Enrico Maria Pacini. Lo spettacolo è prodotto dal Nuovo Teatro Sanità e da Mismaonda in collaborazione con Marche Teatro.
Nel gergo camorristico “paranza” significa gruppo criminale. Ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni per la pesca che, in coppia, tirano le reti nei fondali bassi, dove si tirano su pesci piccoli, quelli buoni per la frittura di paranza. L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti. Cotti e mangiati all’stante: proprio come questi ragazzini.
“Il Nuovo Teatro Sanità e Mario Gelardi – racconta Saviano – non sono solo resistenza e non sono semplicemente teatro. Loro sono il nucleo intorno al quale alla Sanità, a Napoli, si cotruisce un presente reale, che si può toccare e ascoltare. Un futuro che si può immaginare. Loro sono voci che sovrastano urla, sono mani tese. Con loro, con Mario Gelardi, lavoro per portare in scena La paranza dei bambini. Solo loro possono trasformare in corpi, volti e voci le mie parole”.